E' uscito il 18 dicembre 2015 nei negozi e negli store digitali Hell on Moon, il nuovo disco di Hellekin Mascara e Lou Moon: sonorità rock’n roll che affondano le radici nel blues d’oltreoceano e che danno vita ad un esperimento condiviso, qualcosa di più della somma delle parti dei due progetti musicali, tra attitudini roots, visioni stoner e suggestioni grunge.
Gli Hellekin Mascara sono stati, fino a questo disco (e domani chissà), un trio di rock strumentale. Formati nel 2002 (e interisti da sempre) il gruppo arriva da Crema (CR) ed è composto da Giovanni Pizzochero, Vincenzo Alghisio, Stefano Cattaneo. Chitarra, basso e batteria, tra il rock’n roll, il post rock e il math. Hanno all’attivo numerose produzioni: “Cornacchie a Sabbioni Beach”, l’opera prima, esce nel luglio 2007 ed è prodotto da Giulio Favero (Teatro degli Orrori, One Dimensional Man), nel 2008 viene pubblicato uno split – che segna l’avvio della collaborazione con l’etichetta indipendente “Il Verso del Cinghiale” – in condivisione con Angioletti Trio, ensemble di hardcore jazz, e nel febbraio 2011, per la stessa etichetta esce “Wanna be Dino”, cui seguirà un’intensa attività live condividendo palchi con Teatro degli Orrori, Ministri, Marta sui Tubi, Bugo, Giorgio Canali, Offlaga Disco Pax, Super Elastic Bubble Plastic, Bud Spencer Blues Explosion, Rosolina Mar, Rollerball (US), Ectogram (Wales), Mahones (Canada).
Negli ultimi mesi del 2013 avviene l’incontro con Lou Moon, il progetto solista dalle tinte blues/folk di Mattia Airoldi, già frontman e fondatore della band indipendente alt/folk/rock The Please, con cui, dal 2006, scrive e pubblica 4 dischi e si esibisce su importanti palchi in Italia e all’estero in apertura ad artisti del calibro di Depedro (Calexico), Matt Elliott, Murder by Death, The Fire, Bologna Violenta.
Hellekin Mascara e Lou Moon lavorano per un anno e mezzo alla stesura dei brani che compongono Hell on Moon, registrato da Fabio Intraina nella tarda estate al Trai Studio di Inzago (MI) e in uscita il 18 dicembre, un disco con sonorità decisamente rock’n roll, ma con una chiara matrice blues. Nove pezzi, in cui gli Hellekin Mascara hanno cucito un abito su misura per la voce di Lou Moon, pescando riferimenti dalla tradizione popolare americana di un passato più o meno recente e sporcandoli di distorsioni e valvole saturate.
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