"ultima necat" è l'album d'esordio del rapper e paroliere hinab.
il titolo prende spunto dalla locuzione latina "omnes feriunt, ultima necat" ovvero "tutte feriscono, l'ultima uccide". il concept alla base dei sei brani che compongono la scaletta parte da questa frase e la riadatta a diverse esperienze comuni, indaga sulle insicurezze, sulle disillusioni, sulla nostalgia o più in generale su quelle ferite non fatali che però definiscono, nel bene o nel male, il carattere di una persona.
il risultato è sincero, grezzo e mai strettamente vincolato ai dogmi della musica rap/trap/urban contemporanea. l'immagine viene messa in secondo piano, ciò che conta sono le parole accompagnate da una musica sempre al servizio del racconto, nella forma, nei timbri e nei sample.
l'album si apre e si chiude con qualche secondo di silenzio ma se nell'introduzione questo vuoto simboleggia la paura di dover dire qualcosa, nel finale è la leggerezza post-catartica che anticipa un nuovo inizio a seguito di una maturazione.
1. omnes feriunt: nonostante tutto, non ha senso rimanere in silenzio per paura di sbagliare, specie se dopo anni ciò che c'è ancora da dire è rimasto vivo;
2. ottobre: la fine improvvisa di una relazione raccontata da chi viene lasciato. il vero errore è stato credere che la primavera potesse durare per sempre;
3. la giusta distanza: l'incomunicabilità tra due persone più simili di quanto queste vogliano credere. la giusta distanza è ciò che le separa senza però dividerle definitivamente;
4. parasomnia: forse i sogni sono solo ciò che ci fa andare avanti. forse non è necessario esaudirli per davvero;
5. mamihlapinatapai: "guardarsi reciprocamente negli occhi sperando che l'altra persona faccia qualcosa che entrambi desiderano ardentemente, ma che nessuno dei due vuole fare per primo";
6. aprile: come ottobre, parla della fine di una relazione ma in questo caso la prospettiva è di chi sta per lasciare l'altra persona.
ultima necat
hinab
Descrizione
Credits
testi, rap: hinab">hinab
prod, mix, master: novecento
canto in "la giusta distanza": gioia ghezzo
artwork: Colibree
foto di copertina: giulia larepubblica
lettering: hinab">hinab
COMMENTI (1)
Commento vuoto, consideralo un mi piace!