TESTO
Abbi fede, amico, quando arrivo arrivo,
e quando arrivo mi presento senza invito nè preavviso e non mi sposti,
rispolvero il tocco antico, il soffio divino sul micro,
un mostro creativo, Windigo, io non scrivo, sbrano fogli
e sai, non mi frega un cazzo di creare hype,
non mi frega un cazzo di che pare c'hai, imparerai
che la qualità fa sempre rima con quello che hai dentro
e se hai banalità non torni in fila con il numeretto.
Qui sei out se fingi, nell'underground tu friggi,
ti lascio pure implorare per due shoutout su IG,
più passa il tempo, più qualcosa qua non va
se per questa musica non si fa più diggin'.
Dimmi che cosa ascolti e ti dirò chi sei,
dimmi per cosa lotti come nel D-day, vivi l'hip hop o vivi fake?
Libero il Kraken che c'è in me, lo metto in metrica
nel rap pronto al massacro, frà, come a Srebrenica -yao!-.
Credi che mi basti stare calmo e concentrato?
Assorbo tutto quanto, lo risputo potenziato,
tanto chiama tanto e faccio un tuffo carpiato
in mezzo a predicatori con il flow prefabbricato.
Sul palco flashover, Demon Power, Black Clover,
fai rap per cellulare, sono cover,
vedo masse di ignoranti in un sistema che non vuole
puntare al processo ma al decesso della prole.
Negli anni ho capito, meglio zitto che in un pianto,
meglio solo con l’impianto che solo col rimpianto,
non mi do per vinto ma per vino faccio scacco
matto in questo gioco di pedine come cyborg.
Leccaculo, Smithers, dite siete i migliori,
alzo questi speakers, schivo sti professori
Divido le porzioni, fuck a chi non ci credeva,
alzo barre e faccio leva, tu levati dai coglioni -levati, cazzo!-.
Altro rap che parla di rap?
Bè, è evidente che un motivo c’è.
Quando ascolti la top ten è come se
bevi piscio e credi sia Estathè ma piscio è.
Ascolto roba nuova, artisti nuovi e c’ho l’affanno
penso: “Bè, miglioreranno! Se son rose fioriranno,
se son folli guariranno”, ma son poser, questo è il danno,
e sanno ciò che fanno, quindi i tempi non li assolveranno.
La notte è tenebra, la furia è gelida,
scrivo barre così cariche che le misuri in Terawatt,
la musica italiana sembra a Mestre un Centro Veritas
in cui riciclo rappers come fossero di tetra pak.
-Ah!- Vedi, frà?
La differenza è tutta qua, tra chi c’ha il fuoco dentro e chi lo simula,
siete vuoti come morti che camminano in città,
fortuna che c’ho un flow becchino che vi tumula.
PLAYER
Premi play per ascoltare il brano Levati di Hot Ice:
CREDITS
Beat: Lorenzo Lambertini
Liriche: Hot Ice, Matti Ratti, Il Kele
Scratch: Dj Plaku
Registrazioni: Dema
Mix & Master: Alex Moro
VIDEO Levati
ALBUM E INFORMAZIONI
La canzone Levati si trova nell'album Levati uscito nel 2023.
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L'articolo Hot Ice - Levati testo lyric di Hot Ice è apparso su Rockit.it il 2024-12-16 11:06:52
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