Dopo l'esperienza A New Silent Corporation, nel 2017, con un looper, una drum machine, un synth e una chitarra, Filippo comincia a scrivere un pezzo. Poi un altro. Poi un'altro ancora. Tiene segreto il progetto per un po' di tempo, poi comincia a chiedere agli amici cosa ne pensano. Qualcosa bolle in pentola. Il genere è un po' post-rock, ma più anni 90, con la melodia sopra ogni ricercatezza. Sarà che mille chitarre sovrapposte in dispari le avevamo già fatte, ma per una volta, per una volta nella vita andare dritti al punto, con delle canzoni brevi e pulite, era tutto quello di cui si aveva bisogno.
Così, Filippo chiede a Marco Billo (The Oach, Mandela, Dago Red, ANSC e ora con Phill Reynolds) di registrare i bassi. Non c'è fretta né pressione, così i pezzi crescono, così i bassi. A pezzi quasi ultimati, Mattia Bardin (Radio Riot Right Now, La Piovra, ANSC, Il Buio) fa le batterie. A febbraio 2019, con l'aiuto di Nicola Cioffi (ANSC, Il Buio), riempiono la cantina di tappeti e microfoni. In due giorni le take sono belle e pronte. Do it yourself, come sempre, perché sì. Alcuni mesi dopo, per il mix/master si va in studio a La Distilleria, nelle mani di Maurizio Baggio. Filippo ancora non realizza di essere riuscito a chiudere il cerchio.
Tutto rimarrà completamente segreto segreto fino a settembre, quando esce il primo di 4 episodi, distribuiti in streaming, assieme a 4 video scritti e diretti da Marco Billo.
Così è nato I Am Invisible. Una band che non esiste. Un piccolo sogno naif.
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L'articolo Biografia I Am Invisible di I Am Invisible è apparso su Rockit.it il 2019-11-18 13:23:15