TESTO
Niente più inutili assilli
Né pianti o tormenti le notti
Solo te che mi guardi negli occhi
Infinita è la gioia che riesci a evocarmi
È solo di te che io posso fidarmi
Sei la quiete nella tempesta
La risposta a una domanda aperta
Acqua che salva da morte certa
Un eterno stato d'ebrezza
Sei tu la mia unica grande certezza
Le cose che abbiamo in comune sono 4850
Finalmente ci sei tu che parli con me
Che sai quello che provo e non lasci che pianga Riesci a dare un senso a ciò che faccio
E non mi fai sentire diverso
Non cerco niente se non il tuo affetto
E se mi inizio a dare rispetto è grazie a
Tu che dai colore alla mia vita
Il mio cuore si scioglie e scorre tra le tue dita
Che sia un danno o una bugia
Non andartene, tu non andartene via
E quando la luna cala sull'erba sarà rugiada
Anche se c'è buio, se ci sono niente ti accadrà Giacché rimani
La mia grande gioia nella vita
Colta come da un prato senza fare fatica
Senza una scusa che sia una
Sarò fiero, dono l'intero
Tu per me sei tutto e tutto il resto perde d'entità
Da quel giorno la mia vita non conosce impurità
Niente più inutili assilli
Sono piena di tutti i leziosi “mi manchi”
Son giunti alla fine quei dolci momenti
Non riesco a staccarti dai piedi
Sei come una zecca
Non devi parlarmi o dovrò calpestarti
Non serve più a nulla
L'amore che provi guardandomi in faccia
Perché la persona che sono non è più la stessa
Tu mi hai trasformato in un'altra ragazza
Ferma, sicura e di grande influenza
Ma se vieni da me
Io poi farò di te
Un contributo che
Si affezioni a me
E te lo lascio credere, credimi
Ho capito la tua prospettiva
Ora seggo sul trono sono nella tua vita
E non è certo colpa mia
Ché se mi hai messo quassù io non ci scendo più
Scelta è stata fatta, niente spazio per considerare
Le tue decisioni in corso d'opera non le cambiare Perché rimango
La tua grande e più sincera amica
Dunque ho scelto per te che marcerai senza tregua E ti ringrazio della spinta
Che mi dato mettendo dentro me la tua stima
E questo ti farà male, ma cosa mi può importare
Ciò che dico è legge ormai nessuno più mi fermerà
Come ho permesso che accada
Come ho lasciato che accada
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DESCRIZIONE
Brano apparentemente d'amore, affronta il tema della dipendenza affettiva e instaura un parallelismo con l'Italia nel periodo del fascismo. Così come una persona, per via delle proprie insicurezze e paure, si affida a qualcun altro che se ne approfitterà, il popolo italiano, negli anni '20, si affidò a Mussolini.
CREDITS
Testo di Fabio Poggiali Berlinghieri, Andrea Battiloro
Allegra Grassi - voce principale
Fabio Poggiali Berlinghieri - tastiere e voce
Andrea Battiloro - batteria e voce
Alessandro Moggi - chitarra
Lapo Galluccio - basso
VIDEO Fascino
ALBUM E INFORMAZIONI
La canzone Fascino si trova nell'album Gaia uscito nel 2024.
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L'articolo ¡dola Theatri - Fascino testo lyric di ¡dola Theatri è apparso su Rockit.it il 2024-06-16 12:14:31
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