All’alba di questo nostro secolo si è compiuto l’attraversamento di queste storie vicine e lontane ad opera di uno spiritello sconosciuto, e questo attraversamento ha provocato una micro-detonazione dalla quale si è generato il Baskerville. Per motivi spiegabili unicamente tramite analisi geopolitiche e teosofiche, egli è sgusciato via dalla sua conchiglia natale nel basso Adriatico per infliggersi un esilio settennale presso l’isola di Albione, ma non prima di aver percorso mezzo continente alla ricerca di qualcosa che non ha trovato, ma qualcos’altro alla fine ha trovato lui: orchestre internazionali, contratti free-lance, abbonamenti alla piscina scaduti da un paio di giorni.
Impietosito da tanto vagare, lo spiritello – chiamato Pop, come si è poi scoperto – è apparso un’ultima volta e l’ha trovato nudo e confuso nel controsoffitto del Palais Garnier chiuso per Covid. L’ha rimesso in piedi e con fare solenne l’ha rivestito di un gilet blu e un paio di pantaloni slim fit. Gli ha poi declamato i seguenti endecasillabi:
«Milano è l’ultima destinazione:
da lì, solo da lì, solo in mio nome,
cantando in un sol fiato e molto onore
sparuti accordi e semplici parole,
potrà la baskervillica tua voce
piacere a più di cinque o sei persone.
Gli ultimi due consigli per riuscire:
non disprezzar la rima cuore-amore
e sta’ lontano, cazzo, dal crossover!»
Intendeva lo spiritello con questi versi ammonire il Baskerville che il Pop non ammette compromessi, che a lui ci si dona pienamente con animo bambino e senza strane idee di contaminazione, e che per venerarlo occorre risiedere nella città che secondo Dalla “quando piange piange davvero”. Infine, dopo avergli donato le istruzioni per comporre l’album “Cornetti caldi anche di notte” incise su tavole di carta smerigliata, è scomparso emettendo un “Pop” ed è tornato per sempre ad abitare la sua dimensione.
---
L'articolo Biografia il Baskerville di il Baskerville è apparso su Rockit.it il 2024-03-25 15:48:41