“Il Faro la Tempesta la Quiete” è il nuovo disco della cantautrice Ilaria Pastore, successore dell'esordio “Nel mio disordine”. Sono passati alcuni anni fra i due lavori, ma questo periodo di tempo non ha visto Ilaria stare con le mani in mano. La cantautrice milanese ha infatti suonato le sue canzoni in centinaia di date nel nostro Paese e all'estero, portando le sue doti di cantante e musicista a confrontarsi con gli ambiti più disparati (teatro, musical, classica contemporanea, musica e bambini).
Così questo nuovo lavoro, prodotto da lei stessa con la collaborazione di Gipo Gurrado agli arrangiamenti, presenta un'autrice decisamente in crescita, che è tornata a incidere le proprie canzoni sulla spinta di un'esigenza molto forte e nel solco di un'evoluzione che, rispetto all'opera precedente (ben accolta dalla critica e premiata anche a Musicultura con la targa "Un certain Regard" come miglior performance con il brano "Ora"), è evidente e feconda.
Le nove canzoni de “Il Faro la Tempesta la Quiete” sono nate voce e chitarra, con una particolare attenzione ai testi, alla scelta delle melodie e all'interpretazione. Il songwriting di Ilaria Pastore è facilmente riconoscibile fin dalle prime battute, ma lungo la tracklist viene declinato in molteplici forme e atmosfere differenti, accomunate da una voce che fa rilucere le parole e da arrangiamenti per lo più acustici a base di pianoforte, chitarre, archi, batteria, fiati e cori.
E' un disco fresco “Il Faro la Tempesta la Quiete”: a volte infila d'ironia con qualche sottile provocazione, altre volte procede su quel mood chiaroscurale che è di chi attende l'alba. Ed è sempre lieve, vicino; si siede accanto a chi ascolta e gli parla, così, semplicemente, con intensità, e con una sua nudità.
Le canzoni sono orecchiabili ma anche ricche di particolari che emergono ascolto dopo ascolto. Non cercano soluzioni astruse o facili poeticherie, ma hanno una loro verità che è comprensibile da subito grazie all'utilizzo di un linguaggio spesso colloquiale e di metafore efficaci che aprono significati ulteriori, mentre a volte il cantato procede con una sua leggerezza quasi d'aforisma.
Allo stesso modo a livello musicale le melodie sono accoglienti, densamente emozionali, mentre gli arrangiamenti lavorano sui brani con quel piglio d'artigiano frutto di lunghe riflessioni sulle scelte da compiere ma anche di improvvisazioni dell'ultimo momento, che hanno dato a tutti i musicisti coinvolti un senso di grandissima appartenenza al progetto. Ed è anche un disco dove, per la prima volta, Ilaria Pastore non ha suonato la chitarra in tutte le tracce ma ha lasciato, come spiega lei, “che fosse la voce la vera protagonista, mentre le mani di altri tessevano la trama attorno a me e alle mie parole. Con fiducia, rischio consapevole e fiero”.
Ha insomma tutte le migliori caratteristiche di un disco di musica d'autore “Il Faro la Tempesta la Quiete”. Anzi: di Musica d'Autrice. Perché è in tutto e per tutto il disco di una donna. “C'è un momento – racconta Ilaria – in cui, nella vita di una ragazza, cambia qualcosa dentro. E' un clic. Un interruttore si auto posiziona su “on” e sei una donna, da quel momento. E questo ti permette di tirare fuori anche una grossa parte maschile, che secondo me è molto presente in questo lavoro”.
Sarà per tale motivo che, pur così “femminili”, una serie di tracce come queste, nel loro raccontare della necessità di lavorare sul presente, dell'illusione di poter trovare la soluzione fuori di noi, nel loro dire del buio di una relazione sul crinale e del dubbio da cui vorremmo sempre fuggire oppure dell'amore di cui non bisogna avere paura, hanno fin da subito un qualcosa di universale. Perché hanno la capacità di parlare a chiunque dicendo cose vere, “pensieri che sul serio hanno attraversato la mia testa e la mia anima”, portandoci ad essere tutti lì. A cercare un faro, fra la tempesta e la quiete.
Il Faro la Tempesta la Quiete
Ilaria Pastore
Descrizione
Credits
Parole e musica di Ilaria Pastore
Prodotto da Ilaria Pastore
Arrangiamenti Gipo Gurrado
Ilaria Pastore - Voce e Chitarra
Gipo Gurrado - Chitarre e Programming
Lucio Enrico Fasino - basso
Enrico Santangelo - Batteria
Mell Morcone - Pianoforte
Floriano Bocchino - Piano Elettrico
Saverio Gliozzi - Violoncello
Marco Fior - Tromba
Khora Quartet - Quartetto d'archi
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