1. la bellapresenza
2. città espansa (feat. dargen d'amico)
3. il 'figlio di papà'
4. la falla
5. i giovani
6. Francia
7. l'onanista
8. fiori di campo
9. Irpinia
10. alla mattina
testi e musiche di Ilario Rosso
orchestrazione principale a cura di:
Ilario Rosso, Matteo Bessone, Sergio Maiandi, Gabriele Montanaro
Presentazione del disco
Memore della tradizione dei primi poeti 'italiani' del '300 recupera la poetica del 'canzonare' per presentare personaggi e situazioni di vario tipo, contemporanei o senza età; il 'perbenista' in varie forme, con le sue contraddizioni, la realtà della periferia, il 'figlio di papà' che segue canoni estetici senza condividerne le istanze, il giovane che si deve divertire a tutti i costi, il benpensante che spara a zero su tutto e poi si rifugia in attività onanistiche. Personaggi e situazioni come simulacri a cui guardare per cercare ancora, nell'epoca dell'apparenza, di coltivare il gusto per la sostanza. Ritrae l'italianismo tipico, l'esterofobia/filia dell'eterno provinciale.
Uno sguardo che cerca la bellezza, assume toni ironici, taglienti, disincantati, a volte amari, lirici e dolenti.
Ci mette di fronte al 'nostro bello stato', l'ineluttabile condizione umana, e lo descrive con lucidità, colpendo basso, 'nel ventre molle', dove ribollono le inquietudini e le bassezze dell'animo umano, dove c'è ancora vita, dove c'è bellezza.
Il titolo
La bellapresenza, che è anche la prima canzone del disco, racchiude in sé l'idea generale di osservare la realtà con attenzione per scovare, senza giudicare, l'ipocrisia e la falsità e contrapporgli valori più vissuti e veri, senza prendersi troppo sul serio, ma sapendo che 'è una cosa seria', e lo 'segna' dandogli il titolo. Si comincia, dopo una lunga notte, al mattino ('Quando la mattina presto...') e si finisce, dopo una notte altrettanto lunga, ancora alla 'mattina', in cui la terra e il cielo si confondono in un'alba rosa e blu, e si ha la consapevolezza che 'la vita è un gioco e dura poco'.
la bellapresenza
Ila Rosso
Descrizione
Credits
Collaborazioni al disco
Le collaborazioni sono prestigiose e variegate, con molti musicisti, da nomi già affermati sulla scena locale e nazionale ad amici meno conosciuti, provenienti dai più diversi ambiti: dal jazz alla canzone d'autore, dal folk al rock rumoristico fino al rap italiano.
In particolare, hanno prestato la loro arte a questo disco:
Gigi Giancursi, Cristiano Lo Mele, Davide Ascoli, Fabrizio Scolletta 'Skulla' e Matteo Negrin alle chitarre;
Elisa Aragno, Davide Pignata, Luigi 'giotto' Napolitano al flauto traverso, sax alto e tromba
Dargen D'Amico, Luciano De Blasi, Totò Zingaro e Carlotta Sillano alle voci e al canto
Andrea Gattico al pianoforte verticale;
Marco Nieloud per i consigli.
Registrato e missato da Gigi Giancursi e Cristiano Lo Mele al 'garage ermetico' di Collegno (TO).
Masterizzato da Gianluca Patrito al g-effect studio, Torino
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