"I ragazzi coi gomiti sui tavoli" è una metafora, ripresa dalla più classica delle regole del bon ton, per descrivere dei ragazzi scomodi all'interno del rigore di una società che non li ha mai valorizzati per chi erano ma li ha sempre giudicati per come dovevano essere. Quindi come a tavola anche nella vita non hanno mai imparato o non hanno mai voluto imparare a stare composti, sperando prima o poi di essere valorizzati per le loro unicità individuali e perché si son distinti dagli altri e non omologati come richiesto.
Abbiamo cercato di esprimere in 11 canzoni il nostro rapporto con la società e con noi stessi, in una visione personale e intima di una generazione che abita un mondo che non le da spazio ne potere decisionale e che li ritiene irresponsabili per sedere a discutere "alla tavola dei grandi". un mix di disagi soddisfazioni e sofferenze che ha caratterizzato il nostro percorso prima personale e successivamente musicale, mettendoci negli unici panni che il mondo ci ha permesso di indossare, quelli di una generazione che si trova costretta a confrontarsi con un mondo che non la accetta, un mondo senza prospettive e senza futuro che vede come carnefici e colpevoli di questa distruzione dilagante i giovani, che in realtà ne sono le uniche vittime.
Le canzoni le abbiamo scritte noi, ma le emozioni le abbiamo prese in prestito dai nostri coetanei.
I RAGAZZI COI GOMITI SUI TAVOLI
I LE LUCERTOLE
Descrizione
Credits
SCRITTO DA GIROMETTI MATTEO, BIZZO MATTIA, SAMMARITANI FILIPPO, RADAELLI FRANCESCO, NADIFI ZACCARIA.
REGISTRATO E MASTERIZZATO PRESSO MAJORIZM STUDIO DI MASSIMILIANO GIORGETTI.
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