Rileggo a distanza di mesi dei commenti (c'era ancora feedbacknoise!!) che ritengo fuorvianti per descrivere questo album, e secondo me non gli rendono la giusta dimensione. Eccomi quindi ad esprimere (in ritardissimo!) il mio parere.
Esistono dischi che mi fanno dormire. Maè un bene perché mi rilassano, sono come le carezze di una mamma. Ricordo Paola Maugeri in "Segnali di Fumo" che si complimentava con una band italiana (non ricordo assolutamente quale band perché non era e non è per me importante ricordarlo) perché erano gli autori dell'ultimo CD che lei metteva nel lettore prima di addormentarsi.
Ad esempio Dookie dei Green Day stranamente mi faceva addormentare. Così come i Negrita di qualche anno fa ed i Sugarfree (visto che background? altro che Pettinati!). Tutti gruppi che ho amato proprio per questa capacità che avevano di lasciarmi andare, distendere i nervi ed abbandonarmi ad un riposino rinfrancante. Nel 2012 ho ritrovato questo effetto nell'album che sto commentando.
L'album potrebbe riassumersi con una citazione: "Nessuna pietà per quelli che odiano gli anni Sessanta". Un album che suona anni 60 ma parla giovane. Giovane nell'accezione positiva, non in quella canzonatoria cabarettistica. "Battisti" e "Giurami" prendono e si fanno cantare subito. In "Quando Isacco gridò contro il popolo" urlano le voci e le chitarre in uno sfogo liberatorio incontrollato.
Sono solito ascoltare l'album durante i viaggi in treno, e tutto il resto di "tutte le altre canzoni" mi arriva al cuore a sprazzi, tra un pisolino ed una ronfata, e mi sveglio contento di essermi riuscito a rinfrancare con della buona musica.
Spero di aver descritto bene le mie sensazioni, tra un uao ed un albano :D
COMMENTI (9)
merita merita
Rileggo a distanza di mesi dei commenti (c'era ancora feedbacknoise!!) che ritengo fuorvianti per descrivere questo album, e secondo me non gli rendono la giusta dimensione. Eccomi quindi ad esprimere (in ritardissimo!) il mio parere.
Esistono dischi che mi fanno dormire. Maè un bene perché mi rilassano, sono come le carezze di una mamma. Ricordo Paola Maugeri in "Segnali di Fumo" che si complimentava con una band italiana (non ricordo assolutamente quale band perché non era e non è per me importante ricordarlo) perché erano gli autori dell'ultimo CD che lei metteva nel lettore prima di addormentarsi.
Ad esempio Dookie dei Green Day stranamente mi faceva addormentare. Così come i Negrita di qualche anno fa ed i Sugarfree (visto che background? altro che Pettinati!). Tutti gruppi che ho amato proprio per questa capacità che avevano di lasciarmi andare, distendere i nervi ed abbandonarmi ad un riposino rinfrancante. Nel 2012 ho ritrovato questo effetto nell'album che sto commentando.
L'album potrebbe riassumersi con una citazione: "Nessuna pietà per quelli che odiano gli anni Sessanta". Un album che suona anni 60 ma parla giovane. Giovane nell'accezione positiva, non in quella canzonatoria cabarettistica. "Battisti" e "Giurami" prendono e si fanno cantare subito. In "Quando Isacco gridò contro il popolo" urlano le voci e le chitarre in uno sfogo liberatorio incontrollato.
Sono solito ascoltare l'album durante i viaggi in treno, e tutto il resto di "tutte le altre canzoni" mi arriva al cuore a sprazzi, tra un pisolino ed una ronfata, e mi sveglio contento di essermi riuscito a rinfrancare con della buona musica.
Spero di aver descritto bene le mie sensazioni, tra un uao ed un albano :D
Nicola
quando urlano sembrano anche albano :-D
non sono male @giulio pons , ma feed non ha tutti i torti
notevole, anzi quasi uao.
Fortissimi, grande esordio!
Questi ti piacciono @burzum ?
non l'avevo considerato
tra gli skiantos e Gianni Pettenati .... strano background.....
youtube.com/watch?v=0GIO8R_…