A Marzo 2011 entrano in studio (Garage Studio di Treviso) e sotto la supervisione di Ruggero Pol registrano in presa diretta su bobina (in analogico) e danno vita al loro album d’esordio “BLIND ALLEY“, uscito a settembre 2011 per l’etichetta indipendente Garage Records.
Blind Alley risente delle influenze di Elliott Smith, Bonnie “Prince” Billy e Nick Drake. Di lì a poco la band si trova a suonare al Supersound di Faenza, aprire il concerto degli inglesi I LIKE TRAINS, suonare al Sisley Tour e condividere i palchi italiani con numerose band.
Anche la critica si dimostra entusiasta e l’album viene accolto a braccia aperte.
A settembre 2012 esce il video di “ Need “, una cover dell’omonimo brano dei Mudhoney ed anche in questo caso i ragazzi fanno centro, spogliando la canzone dal vestito elettrico e donandole un’atmosfera completamente diversa.
Il 2013 è l’anno del cambiamento: il violoncello viene abbandonato per far spazio ai synth e ad un bisogno compositivo diverso, più ricercato ed a tratti estremo. Il gruppo si chiude in studio (sempre al Garage Studio di Treviso) con Marco Pagot (Maya Galattici, Chinasky, Matsukao) dietro il banco mixer e dopo tre mesi il nuovo album vede la luce : “LEAVES DON’T FALL BY CHANCE” uscirà in autunno 2013 sempre per Garage Records, anticipato dal singolo RAIN THAT NEVER ENDS in rotazione nelle radio da ottobre (inclusa nella compilation “Music? No Control!” di Sfera Cubica).
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L'articolo Biografia In My June di In My June è apparso su Rockit.it il 2013-10-26 15:31:10