TESTO
PRIMA VERTIGINE
[eNosferato]
Dischiudo palpebre, dinanzi a me l'aria radioattiva picchia sulle tamerici, mere danzatrici del tempo. Volgo lo sguardo altrove...Cumuli di numeri eguali in cui riconosco lo sgomento, edonismo: grappolo da cui pendo. Guardo gli occhi di chi è imprigionato tra le sbarre del suo ego mentre elettrodi alle tempie lego. Temo il Dio che bramo anche se Adamo mi tende la mano ma l'anomalia del culto è il suo fulcro. Orologi, il tempo scorre in necrologi. Sintetico logico modo di comodo, giro del globo in omocromia per non destare l'attenzione, convoglio di guitto per la predisposizione. Canti dissonanti per il lato oscuro di Dioniso. Tumefatto in viso, sopito nell'arrogante indifferenza nella quale in mio puerile occhio si perde in essere alla penitenza.
[Jazza]
Qui è tutto artificiale, è tutto semplice, l'aria è grigia fin dentro le molecole, osserva le querce secolari fatte di cemento, fatti spazio tra foreste in lamiere di ferro all'interno e all'esterno, allestimento dell'inferno che arde al sapore di co2, l'eterno lascia spazio al sapere, i monasteri conservano cervelli in catene, l'ordine è il potere, corregge il disordine se è una malattia che abbatte le frontiere, l'uomo e la sua sete, l'eterna solitudine lo attende sulla cima della torre di Babale, carri di fuoco sfrecciano veloci su eterni labirinti che portano sempre al vuoto, un grande cartello cita: "Benvenuto, questo è il mondo che hai già visto e visitato in un minuto".
[Ghost Pharders]
Da poco ho aperto gli occhi, per questo vedo nero.
Il dito medio lecco; ecco l'eco: sistema andato a male già da tempo!
Resto attento, ALT-entro!
In questo mondo immondo, non mi fermo, faccio perno per restare in equilibrio.
Io mi libero da questa occulta, ultra, distruzione;
io campione già inserito in questa nera era, faccio leva per raccogliere la mela di Eva.
Eva Henger già nell'Eden, ho l'Enel per dar luce a questo buio, è un freddo di Luglio, Aprile è tempo di uranio per radiazioni, il cielo è cupo.
Io puro essere vedo bene questa terra cataratta, corruzione che l'appanna; asma, ansia, qua già si arma cannoni di coglioni.
Resta nostra l'acqua Aca!
Osservo troppo bene da Hegel: troppe antitesi, ma sintesi in sintetici progetti, getti oggetti e non t fermi.
[Promo]
Espulsi tra i soliti insulsi chiusi nei buchi ottusi, caria la trama se succhio nuova aria, vaga sotto la palla di fuoco e fa sì che mi invada la faccia e pare cauta finché scalda. Falda macabra bracca cappa sintetica, fumi grigi, qualcuno predica, qualcuno medica, qualcuno come me resta fermo alla sua estetica, osserva la dinamica e la mia sarà mimetica, qualcuno dice di essere Re, qualcun'altro reinventa, il resto sedimenta se diventa merda. E per me appare tutto seta finché sto quadrupede e la testa resta altezza terra, ma la natura non mi terrà così a lungo e me la godo adesso finché la vedo bella e l'albedo non acceca, la mia vista accetta e resetta con inconsapevolezza.
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ALBUM E INFORMAZIONI
La canzone Prima vertigine si trova nell'album Le Dodici Case uscito nel 2011.
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L'articolo In Soul Veritas - Prima vertigine testo lyric di In Soul Veritas è apparso su Rockit.it il 2013-12-08 20:13:39
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