Dystodream è solo parzialmente nella tradizione del suono synth-wave / post-punk di Instant Lake, in canzoni come "Ludopatia" e "White Noise", segna anche la transizione a suoni più sintetici e marziali, in cui il ritmo elettronico pressante e potente di canzoni come "Black Flag", "Death to Slavery" e "Trauma" strizzano l'occhio al suono industriale delle origini.
A metà strada, in una sorta di ponte stilistico ideale, c'è "delicata oscenità", mentre nel potere evocativo di "Tirsch" ci sono elementi chiaramente percepibili di origine folk.
Tutte le contaminazioni musicali dell'album Dystodream sono un'espressione artistica diretta della versatilità delle influenze musicali e della cultura della band nel suo insieme. Volevano creare un prodotto finale che li rappresentasse collettivamente, unendo le sensibilità individuali.
Un approccio vario e poliedrico al processo creativo si ritrova anche nei testi che indagano su una vasta gamma di emozioni singole e collettive. Inoltre, alcuni riferimenti letterari possono essere chiaramente riconosciuti.
Dystodream
Instant Lake
Descrizione
Credits
Dystodream, uscirà in versione tripla, Vinyl-Cd-Digital, ancora una volta dall'etichetta brasiliana Wave-Records.
È il secondo album per il quartetto dell'Italia meridionale con la nuova formazione: Gennaro De Lena (voce e testi) Pierluigi Grauso (chitarra e theremin), Carlo Landolfi (basso) e Dario Amoroso (sintetizzatore e programmazione).
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