Elena Sanchi è nata a Rimini, nel cuore della Romagna adriatica. Ha studiato pianoforte e canto, ma "dopo 10 anni di cantautorato dalle sonorità più folk e classiche" ha deciso di tuffarsi in un nuovo progetto. Ora firma col moniker di Nàe dei brani elettronici, immersi in un mare di riverberi e sintetizzatori dal sound siderale e vintage. Nel suo nuovo singolo, Adriatica, parla dell'"aria adriatica", umida e leggera come i suoi pezzi. Ma Elena non è solo musicista, insegna canto e cura corsi di musica per ragazzi a Rimini. Insomma, è una che vuole radicare per bene la musica nel suo territorio, non solo con i testi dei suoi brani. L'abbiamo incontrata per farci spiegare cos'ha di speciale quest'aria adriatica.
Come ti sei formato a livello artistico?
Ho iniziato a fare musica sin da piccola studiando pianoforte e canto. Ho avuto diversi maestri, alcuni buoni altri meno, ma quello più severo sono sempre stata io! Qualche anno fa ho frequentato il corso di specializzazione Voice to Teach a Ravenna e ho seguito anche diversi corsi di teatro e improvvisazione vocale.
Con chi collabori?
Dopo 10 anni di cantautorato dalle sonorità più folk e classiche (tra cui 3 dischi e 3 tour in tutta Italia) ho intrapreso un nuovo percorso artistico con il nuovo nome Nàe collaborando con Alessandro Ciuffetti alla Nàive Recording Studio di Fano.
Che genere di musica fai ora?
Alternative pop, sincera, indipendente e coraggiosa! Grazie a sintetizzatori pesanti, vibes elettroniche ritmate e distorte, suoni riverberati ed evocativi, ho scoperto una parte di me completamente differente dal percorso artistico fatto in passato.
A chi ti ispiri?
Mi piace Ginevra perché penso che il suo sound pop elettronico sia molto moderno, elegante e poi sono molto belli anche i testi e il modo semplice di comunicare. Seguo tutto il filone delle giovani producer da Whitemary, Lndfk, Bluem, Daniela Pes e Hu. A livello internazionale Sufyan Steven, Imogean Heap, Billie Eilish, Massive Attack e James Blake solo per citarne alcuni. I The Doors e Ornella Vanoni rimangono l’amore più grande di sempre e poi non posso fare a meno della musica di Motta, Vasco Brondi e Nicolò Fabi.
Quando hai iniziato a scrivere i singoli?
L’idea ha preso forma a febbraio 2023 quando ho iniziato per la prima volta a produrre su Ableton le mie canzoni nel piccolo studio di registrazione di casa. Il progetto vuole fare emergere la bellezza e la potenza delle proprie fragilità, lasciando andare stereotipi e pregiudizi di una società sempre meno libera e felice. Vuole essere un invito a ballare sulle proprie ferite per liberare la propria energia vitale, il proprio talento.
Cosa ti ha colpito di più dei live?
Ho tanti bellissimi ricordi, soprattutto dell’ultimo tour, LLDB tour, perché ho girato tanto, da Milano alla Puglia e ho incontrato tante persone stupende che hanno reso il viaggio ancora più ricco!
Progetti futuri?
Oltre ad un nuovo singolo in uscita a maggio e il disco in autunno, mi piacerebbe realizzare tanti concerti in giro per l’Italia e oltre, perché sono la parte più bella di questo lavoro.
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L'articolo "L'aria adriatica" di Nàe di Redazione è apparso su Rockit.it il 2024-07-02 12:39:00
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