B OONES, in due per risalire dal fondo

Sebastiano e Rebecca, toscani, inseparabili dal liceo. Insieme e grazie alla musica sono riusciti a superare le difficoltà della vita. Ora, sono pronti a portare live i loro pezzi elettronici, sperimentali ed emotivi. A partire da "Birth", l'ultimo EP. Qui il racconto di chi sono

Rebecca del progetto B OONES
Rebecca del progetto B OONES

Crepuscolare, malinconica, sperimentale, emotiva: con questi aggettivi Sebastiano Buggiani (Cecina, classe '94) e Rebecca Mazzoni (Poggibonsi, classe '96) parlano della loro musica. In arte B OONES, sono usciti da pochissimo con Void, l'ultimo singolo elettronico spruzzato di bass music contemporanea. Li incontriamo per farci raccontare come nasce il progetto e cosa si prospetta all'orizzonte, dopo l'ultimo EP: birth 

Siete un duo. Cosa vi lega, come vi siete conosciuti?

Non ci ha unito la classica attrazione fisica, ma una chimica paranormale. Avevamo non più di 17 anni e ci siamo incontrati per la prima volta tra i corridoi del liceo. Per diverso tempo solo sguardi e mai una parola, ma entrambi stavamo vivendo periodi molto complessi della nostra vita e in qualche modo riuscivamo a percepirlo. C’era un legame che andava al di là dell’estetica, delle parole.. e valeva la pena lottare per conoscerlo. Lottare, sì, perché è stata una caccia al topo che è andata avanti per diverso tempo e derivava dalla paura di trascinare l’altro a fondo con se. La verità è che eravamo entrambi su quel fondo e insieme ci siamo rimasti per anni godendo della comprensione reciproca dei propri dolori.

Sebastiano dei B OONES
Sebastiano dei B OONES

Insieme, e grazie alla musica, siete usciti da un periodo difficile?

Sì. Era un’altra realtà la nostra: alterata, sconnessa e lontana da un mondo che ci faceva sentire inadeguati; ma era condivisa, era nostra. Finché ci siamo trovati davanti ad una scelta: trovare il compromesso migliore per vivere o non farlo affatto. Il nostro compromesso è stato mettere in piedi questo progetto in cui abbiamo cercato di unire ciò che ci faceva stare meglio. Si tratta di un progetto basato sulla produzione elettronica e sul bisogno. Sull’urgenza di costruire un luogo sicuro, ma non tossico, un luogo liberatorio in cui poter incanalare le nostre emozioni, un luogo da condividere, stavolta anche all'esterno.

Chi si occupa delle produzioni e chi dell'"immagine" del progetto B OONES?

Sebastiano si occupa della produzione e composizione musicale, mentre io (Rebecca) mi butto a capofitto in varie attività che ruotano attorno al mondo dell’immagine: un universo che mi ha sempre affascinato. Da qui inizia l’unione tra una parte visiva, estetica – legata alla grafica, al montaggio video e alla realizzazione di contenuti web e social – e una parte sonora improntata sulla percezione uditiva, che è poi tutta la parte di produzione musicale.

Rebecca dei B OONES
Rebecca dei B OONES

Quali sono i vostri ascolti e a chi vi ispirate?

Questo progetto si ispira a sonorità molto diverse fra loro. Certamente, una grande fetta dei nostri ascolti vanno alle produzioni di elettronica sperimentale e bass music contemporanea: tra i tanti possiamo nominare Tenkai, LYNY, Native Cell, Aprovoli e tanti collettivi nati su SoundCloud

Significato complessivo di birth, il vostro ultimo EP?

B OONES è nato per un'esigenza comune: riuscire ad incanalare le esperienze negative della vita in un progetto di crescita. E proprio di questo parla birth: di un percorso fatto di esperienze e attimi complessi che ci rendono ciò che siamo.

Avete mai suonato live? 

Purtroppo, sia per la "giovane età" del progetto, che per il particolare periodo che abbiamo vissuto fino ad adesso (la pandemia da Covid-19, ndr) le occasioni per esibirsi sono state molto limitate. Ma sono stati questi momenti di condivisione, che ci hanno fatto innamorare sempre di più del progetto e ci spingono a continuare. Nonostante le poche serate in cui ci siamo esibiti, abbiamo ancora un forte ricordo di quei momenti. 

Progetti futuri?

Far ascoltare la propria musica è un’emozione forte: ti senti nudo nonostante i vestiti addosso, ma appena percepisci il consenso del "pubblico" perdi la timidezza. La musica ha un potere enorme: riesce a unire tutti gli ascoltatori in un unico nucleo simbiotico fino alla fine dell’ultima traccia. Per questo motivo l’obiettivo a cui stiamo puntando per il futuro più prossimo è quello di riuscire a partecipare a più festival o serate di musica possibili, e magari riuscire a portare in live anche la parte visiva del progetto, proiettando l’immaginario di B OONES non solo con la musica ma anche con le immagini.

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L'articolo B OONES, in due per risalire dal fondo di Redazione è apparso su Rockit.it il 2022-08-12 14:00:00

Tag: bio

COMMENTI (3)

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  • DoormanGigli 22 mesi fa Rispondi

    🔥

  • sebastiano.buggiani0 2 anni fa Rispondi

    🩸

  • elelucy 2 anni fa Rispondi

    Bellissimo, siete forti e insieme un connubio perfetto, i pezzi e le grafiche fanno sognare ❤️🔥🔥🔥