Bastian Contrario sono Fausto Tarantino e Salvatore Prezioso, duo di Aversa, città equidistante tra Napoli e Caserta: "In pratica siamo una doppia periferia!", scherzano quando li incontriamo, per parlare e conoscere meglio il loro progetto artistico "semplicemente pop", come lo definiscono. Vivono con la musica nelle sue diverse forme: produzione, live, didattica e suonano insieme da sempre, in varie formazioni. "Poi, ad un certo punto, ci siamo ritrovati da soli, mentre gli altri prendevano scelte più mature per le loro vite. Noi? Abbiamo fatto i Bastian Contrario", dicono.
Come vi siete conosciuti?
Erano i tempi dei Pearl Jam, dei Soundgarden e dei Nirvana. Eravamo al liceo e c'era un concerto studentesco da fare. Ognuno aveva la sua storia musicale con altri ragazzi. Alcuni non vengono ed abbiamo fatto una jam con quelli che c'erano. Così nacque il nostro primo gruppo.
Poi, come vi siete formati a livello artistico?
Abbiamo avuto una formazione self-made, la voglia di suonare, scoprire sonorità, comunicare idee, visioni sono stati i motori per trovare le strade che ci hanno formato in senso artistico. Ci sono stati anche grandi incontri che ci hanno dato un forte impulso. L'incontro con Gianni Maroccolo con cui abbiamo co-prodotto il disco precedente, ad esempio, o anche l'incontro con Marcello Colasurdo che ha partecipato in un nostro brano. Tutte persone che ci hanno dato tanto dal punto di vista artistico e, quindi, formativo. Ma a formarti a livello artistico è ancor di più la vita. Capitano cose, poi è quello che ne fai che può farti diventare un artista o un delinquente.
Come definireste la vostra musica?
Semplicemente pop. Più che genere musicale, quando ci siamo incanalati in questa ricerca abbiamo pensato: cosa faremmo se entrassimo in uno studio nel 1984? Abbiamo preso a studiare le produzioni di quegli anni scoprendo un mondo fantastico che da ragazzini abbiamo vissuto inconsapevolmente.
Quali sono i vostri ascolti e a chi vi ispirate?
Abbiamo ascolti abbastanza variegati, però in questo lavoro abbiamo consumato il cantautorato bolognese degli anni '80 (Dalla, Stadio, Carboni), la musica anglofona degli anni '80 come i Duran Duran o i Frankie Goes To Hollywood e molti altri.
Come va e Se continuavamo così, i due nuovi singoli, come sono nati?
Durante la produzione è come se ci fossimo ritrovati in un bar con una serie di personaggi dentro. Solo dopo aver scritto parte dei brani ci siamo resi conto che questi personaggi avevano in un modo o nell'altro dei tratti in comune, come una specie di intrecci di storie. Un po' come capita in alcuni libri di Stefano Benni, abbiamo spiato e raccontato. Nei due video usciti c'è proprio un intreccio che si svilupperà anche in seguito.
Ricordi qualche live in particolare?
Quando sei in tour viaggi in un universo parallelo con storie, incontri e aneddoti fantastici. A volte, durante qualche pausa, ci divertiamo a ricordarne alcuni. Su tutti però vince il live al primo maggio a piazza san Giovanni a Roma davanti a un pubblico enorme anche in diretta tv. Il palco gigante era una macchina perfetta e il boato della folla ti faceva battere il petto come un treno a vapore. Emozioni indelebili.
Progetti futuri?
Per adesso il nostro scopo principale è suonare, suonare e ancora suonare. Ci stiamo ancora godendo questo bar in cui siamo capitati quasi per caso, presto però lo lasceremo per andare oltre, poi strada facendo la strada si rivelerà da se.
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L'articolo Bastian Contrario, semplicemente pop di Redazione è apparso su Rockit.it il 2022-12-20 15:10:00
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