Carl Brave, "uno dei protagonisti della rivoluzione musicale dal basso degli ultimi anni" a partire dal boom con Polaroid x Franco126, esce con il suo secondo album, Coraggio, firmato Island Record. Un’uscita di cui si è parlato tanto in questi giorni e che continua a raccogliere approvazioni, inevitabilmente: dopo Notti Brave (certificato Doppio Disco di Platino), dopo i sold out, gli stadi pieni e le date multiple degli ultimi anni, l’hype era altissimo per il nuovo disco del 31enne cantautotrapper di Trastevere. Che con la sua musica, e in Coraggio, continua ad alimentare l’immaginario romano e a costruire quadretti di Roma, farciti con modi di dire, luoghi caratteristici e le quotidianità tipiche di una città divertente, dinamica, romantica.
Ascoltare Carl Brave è ancora una volta ascoltare Roma e viverla, davvero, come la vivono molti giovani romani. Le sue canzoni, rimpinzate con il romanesco e i suoi intercalari, suonano come una giornata felice passata tra le vie della città: si parla di pischelli, si va al Callisto, dal grattacheccaro, si esclama rassegnati Eccallà, si passano le vacanze a Capalbio – oltre che all’Argentario e al sud del litorale, al Circeo, mete classiche delle vacanze romane –, si comprano i birrini pre-serata dal bangla, si cercano di raffreddare le rosicate, i casini di Ostia, si passa per Casalpalocco, si omaggia er Califfo e Carlo Verdone, e si cerca di combattere l’eterna lotta tra Roma Sud e Roma Nord.
Poi, il Raccordo, i matti de quartiere, le sigarette smezzate, i punkabbestia, Regina Coeli, l’acqua di Roma che è sempre la più bona, i panni stesi a Via dei Panieri a Trastevere. E via dicendo: in Coraggio Carl Brave raccoglie dentro le sue canzoni, ancora una volta, tutta la romanità possibile e la fa ballare tra le schitarrate, le trombe, le basi e le sue rime. E degli artisti che il producer romano ha buttato dentro le 6/17 tracce dell’album: "Lavorare con altri artisti non è stato difficile: il 'lavoro di squadra' mi contraddistingue, è una roba che mi porto dietro da quando ero un giocatore di basket, quando mi allenavo tutti i giorni. Con la musica ancora mi alleno, ma al computer per produrre, inventare, provare, sperimentare".
I feuturing sono intensi e per ogni pezzo la scelta è dettata da precise motivazioni stilistiche: "Elodie era l’unica che poteva duettare in quel modo in Parli Parli. La sua eleganza, il suo carattere e la sua tigna erano perfette per un pezzo del genere. Poi, lei è romana come me e siamo amici: ci siamo subito trovati bene", spiega Carl. Taxi B arriva incattivito e rappa su Le guardie, portando con sè quell’aggressività, quella potenza e quella forza che serviva al pezzo: "Senza di lui il brano non sarebbe stato la stessa cosa", dice, e continua: "Per Ma ndo vai?, invece, cercavo un’interpretazione più romantica, più lovegang. È un pezzo con una bella atmosfera e un mood tranquillo, ma anche un po’ trap se vogliamo (ci ho fatto sopra dei flow su quelle vibes). Ketama era una scelta inevitabile per questo stile". Poi, è un fratello e con Pretty Solero sono i vecchi amici in rappresentanza della lovegang presenti nell’album.
Mara Sattei e Tha Supreme hanno scritto e rappato su delle basi che Carl aveva scritto a Malaga: "Per lavorare viaggio sempre e mi stabilisco in varie città: prendo in affitto una casa e vivo lì venti/trenta giorni. Ho lavorato giorno e notte a Berlino, a Miami, Parigi e ho rubato ogni volta da questi luoghi l’ispirazione, mettendo insieme influenze diverse per creare coesione nei miei pezzi".
Anche se Roma rimane la regina indiscussa e prima musa ispiratrice dell’artista: "Tutte le mie canzoni sono dedicate a dei posti di Roma: Piazza Venezia, Piazza Navona, l’Ara Pacis, Trastevere (il mio posto preferito di questa città immensa). Molti fan mi dicono che vengono in città per fare il tour delle mie canzoni, e questa cosa mi fa davvero piacere", confessa Carl Brave.
"Quando cammino per strada a Roma mi fermano, ma non mi manca la vita prima. Fa parte del gioco ed è molto meglio adesso, ora che la musica è diventata il mio lavoro e riesco a campare con la mia passione. Se mi placcano per strada per chiedermi due foto non è un problema. Se non vuoi queste cose te ne vai all’estero o a Barcellona", afferma critico il romano. Che non ama considerarsi mainstream: "Quando un artista arriva a tanta gente viene subito etichettato come mainstream. Ma se vai a sentire i suoni del nuovo disco, non si tratta di mainstream. Ma nemmeno underground: dentro Coraggio ci sta tutto", spiega.
L’album è un passo importante per il rapper trasteverino: "Significa tanto per me. Ho cercato di sviluppare il mio suono rispetto al passato e ho cercato di trovare melodie e flow diversi. Ho preso lezioni di canto in questi due anni e ho cercato di sfruttare meglio la mia voce in questi nuovi pezzi. Ho sempre voglia di spaziare tra i generi e in quest’album ho avuto letteralmente il coraggio di farlo. Senza paura di essere etichettato, ho sperimentato suoni opposti e li ho messi insieme".
In Coraggio, a differenza delle precedenti Notti Brave, le produzioni sono più ricche e le strutture sono più particolari. Si passa dal pezzo classico da passare in radio (come Parli Parli con Elodie), al pezzo un pochino più originale (come quello con Pretty Solero). Non cambia, però, il linguaggio e lo slang, il carattere, il quotidiano e le piccole cose: "I miei pezzi sono ancora fotografie delle situazioni che vivo", dice.
La contaminazione tra pop, cantautorato e rap è unica in Carl Brave ed è stata questa (oltre la veracità romana) la chiave del suo successo: l’originalità. Questo secondo album viaggia ancora sugli stessi binari, il che non è davvero un male. Prossima volta, però – vista la grande stima per Carlo e la fiducia nelle potenzialità di questo artista – più cattiveria. Meno privé, meno baby squillo, meno cellulari, meno sigarette, meno pop e più Coraggio ancora di azzardare e osare territori e tematiche ancora più lontane e diverse da quelle sperimentate finora.
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L'articolo Carl Brave: "Non sono né mainstream né underground: dentro ‘Coraggio’ c’è tutto" di Claudia Mazziotta è apparso su Rockit.it il 2020-10-09 15:00:00
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