Matildamay - Catania, 10-07-2002

Dal 4 al 7 luglio si è svolto a Catania il “Barock Festival”, manifestazione che in soli quattro giorni ha visto alternarsi sul palco sia artisti internazionali del calibro dei Sonic Youth, che rappresentanti della scena rock italiana (da Mario Venuti agli Afterhours, passando per La Sintesi, Cesare Basile, La Crus, Cristina Donà, Verdena, etc.) all’interno della prima tappa del “Tora! Tora!”.

Inoltre, la rassegna ha anche tenuto a battesimo un’importante iniziativa, il “Premio Francesco Virlinzi”, dedicato ad uno dei più influenti operatori musicali dell’area catanese. A contendersi il premio quattro band emergenti selezionate da una giuria specializzata; fra queste, vincitori sono risultati i Matildamay, formazione siracusana guidata da Paolo Mei - il quale, oltre che voce del gruppo è anche giornalista e dj - che propone un rock che alterna momenti pop ad altri ben più rumorosi.

Il premio consiste nella registrazione di un mini cd e di una serie di concerti all’interno del circuito del M.E.I., diventando quindi una grande opportunità per un gruppo che negli ultimi due anni aveva già guadagnato consensi e credibilità…



Cosa significa questo premio per i Matildamay?
E’ stato importantissimo perché ci ha risvegliato da una sorta di letargo in cui eravamo caduti negli ultimi mesi. Non ci aspettavamo questo riconoscimento e lo stiamo vivendo come una spinta nuova al nostro lavoro… adesso non possiamo più mantenere l’atteggiamento dell’ultimo periodo, se si decide di continuare con un progetto del genere bisogna farlo con serietà, con un certo impegno, anche perché questa è una grossa opportunità rispetto a ciò che può capitare a un gruppo che vive dalle nostre parti. Magari non può offrire grandi sbocchi, ne siamo coscienti, però per un gruppo che viene da Siracusa, dove neanche si suona dal vivo, rappresenta tantissimo e dobbiamo impegnarci per non sciupare quest’occasione.

Avete deciso quali e quanti brani inserirete in questo cd, se sono canzoni già esistenti o se registrerete del materiale nuovo?
Saranno quattro perché preferiamo farne meno ma curarli al meglio. Più ò meno sappiamo quali inseriremo, ma abbiamo qualche indecisione e vorremmo riflettere un pò e nel frattempo fare un ulteriore lavoro di arrangiamento dei brani del nostro repertorio. Non saranno brani nuovi proprio perché negli ultimi mesi siamo stati poco produttivi, più che altro sarà del materiale rinnovato, suonato in maniera differente rispetto ai vecchi demo. Di certo ci sarà “Ruvida” che era stata inserita nella compilation di Sonica dello scorso anno e quasi sicuramente avremo la produzione artistica di Cesare Basile, che abbiamo chiesto subito dopo il festival, perché con Cesare ci lega un’amicizia abbinata alla stima professionale.

Ci saranno anche dei concerti legati al circuito del M.E.I. Avete già qualche informazione relativa a dove suonare, in che periodo o per quante date?
No, non lo sappiamo ancora, l’unica certezza che abbiamo è che registreremo a settembre, per quanto riguarda questo tour suppongo che non se ne parli prima della primavera del 2003.

Cosa vi aspettate da questo premio, che non è solo un riconoscimento ma qualcosa di più concreto?
In realtà non sappiamo cosa aspettarci, l’unica cosa che spero accada davvero é che questa possa essere un’opportunità reale per farsi ascoltare da un’etichetta indipendente, perché riuscirci non è facile e questo può essere un modo diretto e in ogni caso una possibilità in più, ovviamente sperando che il nostro prodotto piaccia.

Il premio è stato dedicato a Francesco Virlinzi. Voi avevate avuto qualche tipo di rapporto con lui?
No. Io lo avevo conosciuto al ‘CloneZone’, un live club molto frequentato anni fa, ma fu un unico incontro. Sicuramente era una persona da apprezzare per quello che ha fatto per Catania, per il modo in cui si è impegnato e perché è riuscito a portare degli eventi nella sua città e ad esportare musica di qualità. E’ un nome che nell’ambiente musicale, per quanto riguarda Catania e non solo, ha lasciato un bel ricordo, quindi mi fa piacere che gli abbiano dedicato questo premio.

Poiché ciascuno di voi è impegnato anche in altri progetti quanto è importante per voi il gruppo? E quali pensi siano stati i momenti più importanti di questi anni di attività dei Matildamay?
Il progetto Matildamay di certo non è di importanza inferiore agli altri. Nel mio caso l’attività di giornalista, ad esempio, è quella che mi dà di che vivere, anche se fare il dj sta diventando un secondo lavoro poiché suono ogni settimana, ma nel gruppo c’è una passione che probabilmente supera ogni altra cosa. Fra i momenti importanti di questi anni citerei innanzitutto il concerto per ‘Ypsygroc’k a Castelbuono, quando abbiamo vinto le selezioni e siamo andati a suonare. Sicuramente quella è stata una grandissima esperienza…
Poi tutte quelle che avevano una certa rilevanza e adesso si è aggiunta questa del ‘Barock’, dove mi ha sorpreso anche la partecipazione delle gente, che dopo tre giorni di musica di grande livello ha assistito alla nostra performance con grande attenzione e ci ha dimostrato di apprezzare il nostro lavoro.

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L'articolo Matildamay - Catania, 10-07-2002 di Valeria Lo Verde Morante è apparso su Rockit.it il 2002-07-30 00:00:00

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