Un minuto e 46 di deep e tech house tra M¥SS KETA e la disco anni '90; pelle di cobra rosa, fiumi di spritz, Gaetano, sushi e Mozart; e le voci sexy di Moscowa SUI Muri che ci trascinano con loro nella nightlife milanese. In compagnia di Donizetti. Per celebrare la figura del compositore bergamasco, ironizzare un po' sulla cultura della città più glamour (e grottesca) d'Italia. E chiudere il sipario su Mixopera, Vol.2, l'EP di FLUIDOSTUDIO (per la Fondazione Teatro Donizetti) che reinterpreta in chiave ultracontemporanea, avvincente e visionaria alcune opere donizettiane.
Si intitola Pusher&Stylist ed è l'ultima traccia che vi presentiamo di Mixopera, Vol.2. Dopo l'intervista a Oberdan, Playgirls from Caracas, Hey Cabrera! e David Blank, è il momento di Francesco Jakar e Paola Dinazareth, due artist* puglies* – anche, rispettivamente, graphic designer e fashion designer – a Milano d qualche anno: "Innanzitutto partiamo dicendo che siamo due fighi", scherzano subito. E partiamo benissimo. Quando, poi, aggiungono: "Progetti futuri? Far uscire l'album e fare i soldi", è ufficialmente amore.
Si sono conosciuti durante gli anni all’Accademia di belle arti a Foggia. Il nome "Moscowa" deriva dall'intreccio tra "Moscow mule" – il drink di rito per le loro serate nel periodo universitario – e "Moscova" – il quartiere simbolo della movida glamour milanese. SUI in capslock, invece, nasce da un errore di Spotify: "L'abbiamo lasciato così perché a noi piacciono gli errori, soprattutto se fighi".
Con Pusher&Stylist hanno dato risalto alla figura di Donizetti, inserendolo nell’attuale contesto chic e grottesco della Milano cool e modaiola, tra stereotipi e goliardiche verità: "Abbiamo immaginato di fare serata a Milano con il famoso compositore – dicono – per analizzare con tono ironico (ma comunque provocatorio) la doppia personalità della city". Dove qualsiasi cosa, anche la più insignificante, diventa favolosa ed esclusiva.
Il mood è: "Amo, stase bustina di Tussy nella mia bag Dior perché si abbina con le mie nuove Bottega Veneta pink", ironizzano i Moscowa SUI Muri. Milano loro la conoscono bene; sono immers* in quella cultura. Tra pro e contro: "È una città entusiasmante perché sembra di vivere perennemente in una puntata di Gossip Girl, e noi l'adoriamo. Abbiamo la possibilità di essere stimolat* da sempre nuove situazioni e, grazie a questo, troviamo continuamente ispirazione per la nostra musica e la nostra arte", dicono.
Poi, a proposito dei contro: "Milano è una realtà che non riconosce meritocrazia, in particolare in ambito lavorativo". È una tematica che i Moscowa hanno già affrontato in uno dei loro brani (TOTALE, prodotta da Itten, ndr): "Nella società attuale inventiamo competenze per piacere agli altri e alle altre e possiamo fare esperienze solo se abbiamo già esperienza", sorridono. E, da quel punto di vista, Milano è l'esempio massimo di come funziona (male) la società contemporanea: "Rappresenta una realtà finta che continua a prediligere profili costruiti. Non valuta le reali competenze e quanto spacchi realmente, ma si basa su pseudo onorificenze e titoli di scuole d’élite".
Tra il grottesco e il glamour, tra il tamarro più brillante e la musica da camera; tra la malinconia e il divertimento, sulle produzioni asciutte di Itten e in compagnia di Gaetano, Pusher&Stylist propone all*ascoltator* un brano slice of life, dove il club diventa il nostro conservatorio. E il compositore bergamasco la figura d'altri tempi inevitabilmente inghiottita dal vortice della vita milanese. Dove "un piano bar è il mio piano B", non c'è tempo per fermarsi. E si gode dell'attimo, nel bene e nel male.
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L'articolo C'é Gaetano Donizetti sui muri di Moscova di Claudia Mazziotta è apparso su Rockit.it il 2022-12-23 10:00:00
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