Il 2020 è un anno molto strano, per tutti. Prendete ad esempio la storia di Martina Sirone in arte cmqmartina, poco più che ventenne da Monza: il suo album d'esordio, che si chiama Disco, esce a fine febbraio e piace un po' a tutta la critica. Molti la associano a Cosmo per come usa il cantato melodico su base techno o elettronica, ed è un po' una scelta obbligata per lei che ha ascoltato allo sfinimento Celentano, Battisti, Elisa, i Beatles e Franchino, il vocalist che racconta favole acide ai ballerini degli after in discoteca.
Figata, direte voi: applausi dai giornalisti e dal pubblico della nicchia so-called indie, prime apparizioni nelle playlist che contano, street credibility raggiunta e già uno slot al MI AMI 2020, che di solito ti lancia nell'iperspazio di quelli che da promesse diventano realtà. Nessuno poteva fare i conti col fatto che arrivasse una pandemia di proporzioni pestilenza medievale a troncare sul nascere le velleità di artisti, lavoratori, gente comune in tutto il mondo. Saltati tutti i piani promozionali, senza possibilità di girare l'Italia per far ballare, il progetto rimane forte e c'è bisogno di una nuova idea. Intanto il suo singolo Lasciami andare! diventa un jingle su Radio Deejay e Martina inizia a farsi notare anche fuori dalla nicchia. A questo punto, si può anche provare un talent.
Anche l'edizione 2020 di X Factor è piuttosto diversa dal solito, se la seguite e seguite i nostri report ne siete a conoscenza. Audizioni, bootcamp, home visit: Martina colpisce il suo giudice Hell Raton per il suo progetto ben strutturato e già molto "pronto". Lui ha un po' paura che l'Italia sia meno pronta a recepirlo, ma secondo me è una cazzata perché è pronta eccome, casomai l'Italia non ne può più di 10 voci femminili tutte identiche che cantano la stessa canzone e ti chiedi sempre se sia l'una o l'altra.
Arriviamo a oggi: Martina arriva al primo live e quest'anno tutti iniziano con un inedito, che uscirà nell'X Factor Mixtape 2020 a mezzanotte di giovedì 29 ottobre. Il suo si chiama Serpente, è prodotto da Strage ed è molto radiofonico, decisamente pop. Quando lo ascolto, attivo il telefono rosso che da casa mia porta fin dentro X Factor, dove i ragazzi seguono una routine strettissima, e mi faccio spiegare il perché di questa scelta dalla vibrante voce dell'artista.
"All'inizio avevo un po' il dubbio che questa virata verso il pop potesse spersonalizzare il progetto, ma è stato subito risolto perché, molto semplicemente, mi sono divertita a fare questo pezzo. Ci sono le mie parole e di conseguenza mi appartiene, anche se è un genere un po' diverso dal mio. Mi piace dimostrare alle persone che sono versatile, che posso fare qualcosa di differente da quello che solitamente faccio. La musica è fluida, e nonostante il genere elettronico sia il mio preferito e la maggior parte dei miei pezzi preferirei fossero così, mi diverto anche a cambiare e a far ascoltare le mie cose sotto una chiave diversa", dice.
Ecco, il fatto che la musica sia fluida, Martina l'ha anche scritto su Instagram, rispondendo a una critica di Manuel Agnelli che reputava sbagliato il suo approccio a Dio come ti amo di Domenico Modugno, che lei ha cantato durante i bootcamp. Chiedo approfondimenti: "Non ho risposto solo a Manuel, era più un chiarimento generale. Io sono sempre contenta quando mi capita di riarrangiare pezzi importanti, che fanno parte della cultura musicale italiana. Nel mio disco c'è una versione de La prima cosa bella di Nicola Di Bari, ad esempio. Penso che il cantautorato italiano sia la cosa più bella che la tradizione italiana ci abbia lasciato e penso che non debba mai morire", dice Martina.
E continua: "La mia generazione si salva un po' di più, ma i ragazzi più piccoli di me non ascoltano il cantautorato, a meno che non lo comprendano in una chiave più moderna e non la scoprano sotto una nuova luce. Mi fa felice far ascoltare alle persone i pezzi che per me hanno significato tanto e sono stati formativi per la mia vita: Dio come ti amo fa parte dei tanti. Nessun pezzo appartiene a nessuno, è giusto che le canzoni vengano ricondivise, ricantate e riarrangiate, ovviamente conservando il rispetto per gli artisti originali. Se la musica si lascia nei cassetti, poi muore".
Giusto. Poi c'è la gara, perché X Factor è anche e non solo uno show d'intrattenimento, coi suoi momenti drammatici e tutto il corollario che poco ha a che fare con la musica, ma che funziona in tv: "C'è un po' quel sentimento di competizione sana, perché stiamo legando davvero tanto tra concorrenti, quindi ci scherziamo e ci diciamo tipo 'Guarda che al prossimo live ti faccio il culo', giusto per smorzare la tensione. Sono qui per mettermi in gioco, alla fine", afferma.
"Qui dentro sto trovando molte affinità con Vergo – che ha un progetto super interessante, che richiama tanto l'elettronica – e con i Melancholia – che sono una band estremamente brava e versatile, con cui mi trovo musicalmente –. Anche i Manitoba hanno un bellissimo progetto e ci confrontiamo spesso perché siamo entrambi cantautori. Le mie colleghe under donne sono delle fighe e ci sentiamo una squadra, nonostante siamo completamente diverse: Casadilego ha 17 anni ed è incredibile, Mydrama fa un genere super particolare e ha un progetto fortissimo. Rispetto molto quello che fanno".
Ho sempre sognato di entrare a X Factor per mettere ansia ai concorrenti, con domande tipo: "Ma poi uscita di qui, come fai a toglierti di dosso la descrizione 'quella di X Factor', che di solito ammorba il percorso di un cantante per anni?", perché vuoi non vuoi, capita a tutti di sintetizzare il percorso di un'artista così. Ma oggi non ci verrebbe mai di dire di Mengoni o della Michielin, 'quelli di X factor', perchè si sono fatti un gran culo per togliersi di dosso il marchio.
Cmqmartina ha iniziato con la discografia prima della tv, quindi dovrebbe essere bella strutturata per il post talent: "Eh, questa è una bellissima domanda, rispondere è molto difficile, ma semplicemente voglio continuare a fare musica e m'importa solo di questo. Semmai per le persone dovessi essere legata così tanto a X Factor, dirò che l'ho fatto, mi sono divertita molto, ho imparato un sacco di cose e lascerò parlare le canzoni". Non fa una piega.
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L'articolo Cmqmartina non è (solo) quella di X Factor di Simone Stefanini è apparso su Rockit.it il 2020-10-29 13:30:00
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