Michele Cuccu, 34 anni, originario di Porto Garibaldi, vicino a Ferrara, ora vive a Bologna, dove lavora come UX Designer in una società di consulenza. Ma appena timbra il cartellino per tornare a casa i ritmi tropicali prendono il sopravvento, la chitarra classica gli salta in braccio, strappa la camicia, toglie le scarpe da ufficio e manda un segnale a Michele Baroni ed Enrico Mangherini. Insieme sono i Delef, band ferrarese che ama sperimentare e suonare con ritmi caraibici perdendo la cognizione del tempo durante lunghe jam session.
Abbiamo chiesto a Michele di raccontarci del viaggio in Brasile dove ha conosciuto la musica che ha importato a Ferrara e la storia dei Delef.
Con chi collaborate?
Suonano spesso con noi anche Enrico Zurma alla chitarra elettrica e Matteo Feggi – dei Turn Against – al basso. Tutti i nostri lavori sono stati registrati all'Animal House Studio di Federico Viola a Ferrara. Fede ci accoglie sempre in un ambiente safe per sperimentare, confrontarci, metterci alla prova in movimentate sessioni-maratona.
Come ti sei avvicinato alla musica?
Da piccolo ricordo che immaginavo canzoni romantiche, ma tutto nella testa. Non sono mai stato un bravo esecutore di cover, ma appena ho cominciato a suonare la chitarra da ragazzo – ancora senza sapere come funzionava – mi piaceva scrivere cose. Ho studiato canto moderno qualche anno al liceo ma penso di aver preso seriamente la musica quando ho conosciuto Tedo (chitarrista dei Delef fino al 2022 che ora vive a Vancouver). Ci è sempre piaciuto creare cose insieme, ma lui è sempre stato quello bravo con la chitarra dei due e quello che so l'ho imparato da lui o lo abbiamo imparato insieme. Da un annetto sto imparando da autodidatta a strimpellare la tastiera su una vecchia Farfisa che mi ha lasciato Tedo in pegno prima di partire per il Canada.
Quali sono i tuoi ascolti?
Nel 2014 e 2015 ho vissuto in Brasile a Curitiba, una città del Sud molto ricca dal punto di vista teatrale e musicale. Qui ho suonato solo sporadicamente ma mi sono appassionato della nova MPB : dopo la fine del tropicalismo, ora gli artisti tendono a mischiare influenze indigene, africane, occidentali, elettronica, funky, samba, ... Il gruppo che mi è piaciuto di più scoprire è stato Francisco el Hombre, ma anche Cicero, Tuyo, Rubel, e Cèu. Ultimamente, ascolto molto Big Thief, Eugenio in via di Gioia e Levante. Ma porto sempre nel mio cuore Carmen Consoli e Verdena: l'importante per me è ascoltare qualcuno che mi faccia emozionare, meglio ancora quando suona in modalità analogica.
Puoi ascoltare un po' di ispirazioni in queste playlist: Shhh... Respira e Il battito
Come definite la vostra musica?
Quando dobbiamo presentarci, utilizziamo il termine "tropical folk": da un lato qualcosa di romantico e "viaggioso", dall'altra qualcosa di ritmico e coinvolgente. Un altro termine che usiamo spesso è "musica artigianale". Per noi "artigianale" significa pensare e costruire la musica come un artigiano crea un pezzo unico in laboratorio più che come un'azienda pensa a impostare una produzione in serie.
Com è nato il vostro ultimo disco?
Il nostro ultimo album si chiama Eclissi, uscito a giugno 2022. Questo album presenta una visione un po' sorpresa sulla realtà distopica di oggi. Molte cose in cui credevamo le abbiamo viste cambiare, ribaltarsi, andare in direzioni opposte. Come antidoto ai cambiamenti repentini del mondo intorno a noi, pensiamo che ci sia certamente la musica a tenerci vivi, ma anche le connessioni strette con le persone che ammiriamo e con cui costruire nuovi futuri.
Una canzone per un reel: Giravolte.
Una canzone per caricarsi: Uscirò.
Una canzone per il limone sulla porta di casa: Se ti va.
Per via di vicissitudini di vita dell'anno scorso, purtroppo non siamo riusciti a comunicarlo e diffonderlo quanto avremmo voluto, ma credo che sia un ottimo lavoro, pieno di passione ed emozioni interessanti. Se vi va, dateci un ascolto in macchina, o in giro in bici, o nella natura, o nelle meditazioni.
Progetti futuri?
Ora stiamo pianificando le date di quest'estate e raccogliendo nuove ispirazioni e idee per il prossimo album. (Se siete in zona Ferrara e volete darci una mano, contattateci!) Stiamo inoltre collaborando con un attore e regista di Comacchio – luogo in cui siamo nati – per la colonna sonora di un cortometraggio.
Qual'è il ricordo più bello di un live che avete fatto?
È stato bellissimo poter ballare Per Aria sulla sabbia del QueVida a Punta Marina l'estate scorsa. Non vediamo l'ora di saltare insieme in qualche live romanti-magico al tramonto sul mare: il nostro habitat naturale.
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L'articolo Delef tra Cuba e Comacchio di Redazione è apparso su Rockit.it il 2023-04-25 20:00:00
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