Michele Del Cambio, in arte Miky Del Cambio, nasce a Potenza in Basilicata e vive a Milano: "Sono qui per esigenze lavorative, poiché lavoro come produttore musicale oltre ad essere un cantautore. Mi ritengo estremamente fortunato alla mia età (29 anni) di poter fare della mia passione un vero lavoro, di quelli che ti danno un vero stipendio a fine mese", dice. La prima volta che mette le mani su un pianoforte aveva 8 anni: "Da allora non mi sono mai più staccato dai tasti. Il pianoforte è diventato un’estensione del mio corpo. O, meglio, della mia anima".
"Ovviamente prima di arrivare a vivere di musica ne ho fatta di strada e ovviamente ne ho da fare molta altra ancora", aggiunge. Lo incontriamo per saperne di più.
Quando hai scritto la prima canzone?
Avevo 16 anni. Ho iniziato a studiare canto all’eta di 9 e giorno dopo giorno mi sono appassionato al mondo della musica a 360°. Scrivere canzoni è diventata presto un’esigenza vitale.
Quali ascolti ti hanno fatto innamorare della musica?
Ho studiato molto bene tutta quella musica che veniva dai vinili che avevo in casa, precisamente era il meraviglioso Rhythm & blues di artisti come BB King, Ray Charles, Stevie Wonder, Al Jarreau, George Benson, e altri. Ho cercato, poi, uno stile molto personale partendo da quelle basi e ovviamente ho continuato a scrivere e pubblicare singoli, cantare dal vivo nei club e farmi le ossa. Fino ad arrivare ad oggi. E non ho alcuna intenzione di fermarmi.
Come definiresti la tua musica?
Pop/RnB con una spruzzata di soul, altre volte di funky. È una fusione del mio passato con il contemporaneo. Ho sempre amato sperimentare e spesso unisco sonorità tipiche della musica black con le sonorità del pop italiano che siamo abituati ad ascoltare in radio. Il risultato a me piace molto e spero anche agli ascoltatori.
A chi ti ispiri?
Oltre ai grandi nomi che ho fatto prima, ho amato alla follia anche Michael Jackson per il suo essere artista completo e la sua voglia di firmare la storia musicale. Ovviamente ci sono anche grandissimi nomi italiani che mi hanno ispirato, tra cui Pino Daniele, Alex Britti, Alex Baroni, Edoardo Bennato, Zucchero, insomma tutto quello che di black esiste in Italia.
L'amore cos'è è il singolo che anticipa Mezzanotte, il tuo primo disco. Perché hai scelto proprio questo brano?
Perché è il singolo che più di tutti fa entrare nel mood del disco. È uscito il 1 aprile, una data che sarà sempre importante per me. Un brano distribuito da Believe con etichetta discografica Rusty Records.
E l'amore cos'è?
"L’origine dei sentimenti", come dico nel testo. Ed è esattamente quello che penso: dall’amore parte tutto, la voglia di vivere, la voglia di sperimentare, la voglia di superare gli ostacoli, la voglia stessa di amare parte dall’amore. Di solito si fa l’errore di pensare che parlare di amore sia scontato, superficiale… Ma se avessimo parlato un po' più di amore, magari tanti errori non sarebbero stati compiuti, credo anche su scala globale. O magari avremmo lo stesso compiuto errori, chissà… Ma a me piace parlarne: amo scrivere di emozioni forti e cosa c’è di più forte dell’amore? Tutti ne abbiamo bisogno, tutti almeno una volta nella vita ci siamo innamorati senza chiederci il perché o preoccuparci delle conseguenze.
Significato complessivo di Mezzanotte?
Nel disco racchiudo praticamente tutto quello che ho vissuto fino a ora e lo condivido con gli ascoltatori. Mi piace dare una lettura diversa alle situazioni. Mi spiego meglio: tante volte ci chiediamo come avrebbe reagito qualcuno nella stessa situazione in cui stavamo vivendo; avrebbe agito allo stesso modo, provato le stesse sensazioni, oppure avrebbe reagito in maniera totalmente diversa? Beh, io vi metterò davanti ai momenti che ho vissuto e vi dirò tutto quello che ho provato. Vi porterò nel mio mood, così avrete qualche canzone con cui confrontarvi nei vostri momenti felici, tristi o di riflessione.
Ricordi/sensazioni dei tuoi live?
Ho suonato in tantissimi posti e spero di tornare a suonare presto dal vivo. Le sensazioni di quei momenti sono indescrivibili, bisognerebbe viverle per capirle a pieno. Immagina di essere seduto al pianoforte e di avere davanti a te un pubblico che si emoziona, che sente le tue vibrazioni, che ti osserva e ascolta con interesse, che sorride e riflette, che canta, che sta bene. Proprio lì in quel luogo e con la tua musica. È la sensazione più bella che si possa mai provare: è magia, è una vera follia.
Progetti futuri?
Un bel tour live per presentare live Mezzanotte e poi ancora nuovi dischi, nuova musica, nuovi live, nuove emozioni. Mai fermarsi! MAI!
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L'articolo Dentro il mood di Miky Del Cambio di Redazione è apparso su Rockit.it il 2022-06-27 15:00:00
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