Di piazza in piazza

Elisa Sandrolini canta nelle piazze per incontrare di persona la gente che la ascolta sia da solista sia con i Rock in Mille

Elisa Sandrolini – foto di Tamara Boscaino
Elisa Sandrolini – foto di Tamara Boscaino

Per Elisa Sandrolini le piazze sono molto meglio dei palchi. Dai Rock in Mille, fino al suo progetto solista, ha suonato principalmente per le piazze di diverse città. Così ha conosciuto di persona la gente che ascolta i suoi pezzi, senza social di mezzo. È nata in provincia di Reggio Emilia ma ora vive a Milano, dove la mattina insegna lettere e nel resto della giornata cerca di aprirsi più strade possibili e creare contatti nel mondo della musica. La abbiamo incontrata per farci raccontare cosa ha trovato di affascinante nel cantare nelle piazze.

Come hai iniziato a suonare?

Canto e faccio musica da sempre. Canto in cori, solista in diversi spettacoli, in band e anche da solista, portando in giro le mie canzoni ovunque riesco in Italia, nei locali, nelle Piazze e in diversi eventi, e anche nei pub di Londra. Sono arrivata alle finali e semifinali di diversi concorsi, tra cui Promuovi la tua musica, Sanremo Jukebox, TMF, concorsi del Mei Meeting, ecc. Mi piace cantare diversi generi musicali e sperimentare. Ho frequentato il conservatorio, e mi sono laureata in canto lirico (registro soprano).

Con chi collabori?

Abituata a collaborare con diversi musicisti, artisti e produttori, per me la musica è collaborazione e condivisione, piuttosto che competizione. Faccio parte di una compagnia teatrale di musical, con cui si esibisce in diversi teatri, tra Reggio Emilia e Modena, e faccio parte dei Rock in Mille.

Elisa Sandrolini – foto di Tamara Boscaino
Elisa Sandrolini – foto di Tamara Boscaino

Che genere di musica fai?

La mia musica è pop, subisce diverse influenze e spazia tra diverse ispirazioni musicali, dalla ballad all’elettronica. La mia voce cerca di essere il più versatile possibile, come registro e come generi musicali, dalla dolcezza alla grinta. Mi piace molto essere versatile e sperimentare, perché secondo me la musica per essere atto creativo ha bisogno di curiosità e ricerca.

Cosa ascolti di solito?

Ascolto da sempre un po’ di tutto, ma in prevalenza pop, rock, elettronica e colonne sonore cinematografiche. I miei riferimenti principali e artisti preferiti sono questi: Dido, Elisa Toffoli, The weeknd, U2, Zucchero, Nek, Tommaso Paradiso, Robbie Williams, Anastacia, Madonna, Enya, Dolores O’ Riordan e Cranberries, Linkin Park, Daft Punk, e molti molti altri ancora. Mi piacciono molto sound, melodie e vocalità inglesi e irlandesi, alle quali mi ispiro molto. Trae ispirazioni anche dai compositori di colonne sonore, come Hans Zimmer, Morricone, Piovani, Horner, Edelman, Shore, Jablonsky, Silvestri, e dal pianista Einaudi. Nella musica classica predilige Bellini e i maestri francesi, quali Bizet, Messiaen, Debussy, ecc.

Di cosa parla il tuo nuovo disco?

La mia ultima uscita, Follow and find the lights, parla della ricerca della luce e della forza e sicurezza che c’è sia dentro di noi che all’esterno. La sua energia e il suo slancio servono proprio a rafforzare il testo e viceversa. Questo monito a cercare tutto ciò che vi è di luminoso a seguito di periodi bui parte da un’esperienza personale. Dopo un anno dalla  morte della nonna e dopo un anno da una malattia e di un intervento importanti al cervello, cerco di trovare serenità e positività. Sto scrivendo anche altre ballad sempre su questi temi.

Elisa Sandrolini – foto di Tamara Boscaino
Elisa Sandrolini – foto di Tamara Boscaino

C'è un live che ti è rimasto impresso?

Mi ricordo dei miei live sempre con grande entusiasmo e felicità, perché cantare, in particolare le mie canzoni, davanti alle persone, è la cosa che mi rende più felice in assoluto. Mi ha fatto molto piacere recentemente cantare in Piazza a Vezzano, in provincia di Reggio Emilia, a un evento benefico per le donne, organizzato da Costi parrucchieri, dove ha potuto portare un brano a cui tiene molto, Libera di essere, un inno alla libertà delle donne contro soprusi e violenze di ogni sorta.

Progetti futuri?

In futuro ho in progetto di collaborare con diversi musicisti per fare nuova musica e non smettere mai di creare e di cantare live il più possibile in giro. Voglio iscrivermi ad alcuni concorsi che non ho ancora provato, come Musicultura e Premio Bianca D’Aponte. Volevo iscrivermi anche ad Area Sanremo ma ormai è troppo vecchia secondo il nuovo regolamento, quindi o aspetterò il Big o pazienza, sarà per un’altra vita.

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L'articolo Di piazza in piazza di Redazione è apparso su Rockit.it il 2024-12-29 15:50:00

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