Grazie al solito mezzo tecnologico che riduce le distanze, incontriamo i romani Jollymusic per farci raccontare del loro primo lavoro sotto questo nomee dopo l'esperienza MAT101 che, comunque, continua...
Rockit: La nota stampa riporta: "Jolly Music è un concetto che nasce dall'unione della musica elettronica con l'estremo utilizzo di campioni e cut-up presi qua e lù su dischi vecchi troppo spesso dimenticati nei mercatini di seconda mano".
Vi chiedo quindi, provocatoriamente, perché Moby vende milioni di copie e voi no - a prescindere dall'aspetto promozionale...
JOLLYMUSIC: A saperlo.........
Rockit: Cosa vi ha spinto a 'evolvervi' da MAT101 a un progetto come questo?
JOLLYMUSIC: Jollymusic non e' una "evoluzione" di MAT101... é una strada parallela intrapresa quando ci siamo accorti che alcune delle cose che stavamo preparando per mat101 stavano andando in una direzione diversa... quindi abbiamo deciso di pubblicarle sotto un altro nome, ottenendo così la libertà di sperimentare in modi che non avevamo ancora esplorato con MAT101...
Rockit: Mi verrebbe da chiedervi qual è la vostra fonte d'ispirazione, ma visti gli infiniti spunti del disco penso sia meglio parlare di fonti...
JOLLYMUSIC: Sono tante infatti... dalla disco "elettronica", sporca e di bassa qualità di fine '70 - primi '80, specialmente quella prodotta in italia, al funk con sintetizzatori di Parliament ed Herbie Hancock, ai dischi di sonorizzazione e colonne sonore realizzati da compositori quali Cipriani o Micalizzi, malinconici e tipicamente "italiani"...
Rockit: Vi fa piacere essere identificati nella scena elettronica romana?
JOLLYMUSIC: Noi facciamo parte della serie di artisti che pubblicano i loro lavori sulle etichette Nature-Plasmek-Final Frontier... la cosiddetta "scena elettronica romana" é in realtaà divisa in tante correnti indipendenti l'una dall'altra...
Siamo contenti che la nostra, dopo tanti anni di lavoro, cominci ad avere una certa "esposizione"...
Rockit: Sempre nella cartella stampa parlate di 'crossover' per identificare il vostro progetto, ma contemporaneamente dichiarate di far uso dei classici strumenti del rock. Pensate sia questa la strada del linguaggio musicale odierno, anche in un'ottica pop(ular)?
JOLLYMUSIC: La antica differenza tra strumenti "veri" e "finti" ha decisamente fatto il suo tempo: un campionatore é uno strumento come un altro, così come lo é un giradischi, un tape-deck, una chitarra, un pianoforte... ogni strumento ha le sue possibilità espressive ed é bello tentare di sfruttarli tutti, senza precludersi alcuna alternativa perdendo tempo discutendo di strumenti "veri" e "finti".
Secondo noi il linguaggio musicale si rivolge, ormai da tanto tempo, sempre di più verso una musica fatta di "suoni" piu' che di "note", in cui i produttori dei dischi hanno un ruolo sempre più determinante. E' naturale, quindi, che il ruolo di produttore e di compositore si trovino a coincidere sempre di più dal momento in cui le apparecchiature necessarie diminuiscono di prezzo...
Rockit: Se nella maggior parte dei casi un brano nasce da un riff di chitarra, non penso si possa dire la stessa cosa del processo compositivo in seno ai Jollymusic: dico bene?
JOLLYMUSIC: Un pezzo di jollymusic nasce da un certo suono, o un giro di chitarra, o di synth, o una frase catturata da un vecchio vinile, destrutturata e ripassata su una cassetta audio di bassa qualità; il tutto viene assemblato su un computer, e arricchito da una struttura completa.
A volte tutto questo ha richiesto molto tempo: siamo ritornati indietro molte volte dopo aver fatto una scelta, e per ognuno dei pezzi dell'album ci sono diverse versioni "intermedie" poi abbandonate....
Rockit: Marco Passarani, oltre ad essere il vostro produttore, suppongo sia anche un vostro caro amico. A questo rapporto di amicizia è dovuta la costituzione del vostro progetto?
JOLLYMUSIC: Collaboriamo con Marco da tantissimo tempo, fin da quando abbiamo cominciato a far uscire i nostri primi lavori come MAT101; Jollymusic ha un suono piuttosto diverso dal solito rispetto a quanto pubblicato in precedenza, quindi abbiamo dovuto attraversare non poche perplessità, ma alla fine siamo tutti decisamente contenti del risultato e del suono "particolare" ottenuto...
Rockit: Anche, e soprattutto, la stampa estera sembra avervi coccolato. In termini di vendite avete ricevuto lo stesso 'calore' da parte del pubblico?
JOLLYMUSIC: Le vendite sono andate abbastanza bene: vedremo cosa succederà...
Rockit: Come dobbiamo immaginarci i vostri live? Dei sound-system o cosa?
JOLLYMUSIC: Nel live vorremmo estendere ancora di più l'integrazione tra tutti i tipi di strumenti, dai piatti alle chitarre ai campionatori, ed utilizzare filmati ed altri elementi visivi. Stiamo lavorando su tutto questo per il tour che partirà a fine gennaio...
Rockit: Domanda inevitabile: i Jollymusic e l'universo internet.
JOLLYMUSIC: Stiamo lavorando sul sito di Jollymusic; nel frattempo per ogni informazione c'è il sito di Final Frontier (www.finalfrontier.it), ed inoltre é sempre attivo il sito di MAT101 (http://members.tripod.com/~mat_101).
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L'articolo L'elettronica dei Jollymusic in un'intervista via email di Faustiko Murizzi è apparso su Rockit.it il 2001-01-22 00:00:00
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