Il generatore di mezza pensione

Il generatore di tensione è un duo itpop che sta portando il suo ep in giro per l'Italia nei salotti di amici e conoscenti. Un live in cambio di mezza pensione, una formula grezza con cui si stanno divertendo moltissimo

Il generatore di tensione – foto di Matteo Marinelli
Il generatore di tensione – foto di Matteo Marinelli

Roberto Comastri e Simone Maria Parazzoli hanno un sogno: girare l'Italia suonando nei salotti di quante più persone possibili. I due vengono da Bologna e insieme sono Il generatore di tensione, duo che fonde itpop e una forte attenzione per i testi e il sound cantautoriale. Hanno da poco pubblicato il loro nuovo ep, Crescere perdersi, e l'hanno presentato in giro per i salotti di quattro città: Bologna, Rimini, Milano e Roma. Un mini tour organizzato alla vecchia, in acustico – che suona pure meglio – e in ambienti molto intimi, per poche persone. Mezza pensione alla volta l'esperimento gli è piaciuto al punto che vorrebbero fare un intero tour così, girando tutt'Italia casa per casa. Li abbiamo intercettati mentre passavano da un salotto all'altro per farci raccontare come gli è venuta questa idea.

La data di Roma – foto di Alice Tosto
La data di Roma – foto di Alice Tosto

Come vi siete avvicinati alla musica? 

Siamo cresciuti ascoltando musica. Roberto immerso nel pop italiano: la radio sempre accesa, il canzoniere di suo padre, i CD masterizzati di Max Pezzali. Simone in una casa rumorosa: in salotto il piano di sua madre, nella stanza opposta il violoncello di suo padre e a scuola il rap. Poi abbiamo studiato ma, soprattutto, suonato tanto. Abbiamo sperimentato le forme che la nostra musica poteva assumere e abbiamo cercato di capire come poteva assomigliarci così tanto. Parla di noi più di quanto noi stessi sapremmo farlo.

Come vi siete conosciuti?

Ci siamo conosciuti da bambini, a ginnastica artistica, nella palestra di una scuola elementare di quartiere. Verso i 14 anni abbiamo iniziato a suonare insieme, giocando con la musica ogni sabato pomeriggio. Poco dopo sono arrivate le prime canzoni originali e da lì è nato Il generatore di tensione.

Il generatore di tensione – foto di Matteo Marinelli
Il generatore di tensione – foto di Matteo Marinelli

Che tipo di musica fate?

Fondiamo cantautorato, indie e rap. Le nostre atmosfere sono intime e il nostro suono caldo, imperfetto, autentico. Con le canzoni esploriamo luoghi in cui abbiamo paura ad andare, sono un mezzo per esplorare la nostra vulnerabilità.

Quali sono i vostri ascolti?

Ci piace chi scrive bene. Sin da piccoli abbiamo sempre avuto come punti di riferimento artisti come Niccolò Fabi e Lucio Dalla. Poi Roberto ascolta molto pop italiano: Elisa, Brunori, Cremonini e gli piace scoprire le canzoni del passato. Simone è convinto che non ci sia autore italiano migliore di Niccolò Contessa e ultimamente ascolta molto Sufjan Stevens, Novo Amor e Ólafur Arnalds.

Di cosa parla il nuovo ep?

Crescere perdersi è il nostro primo ep. È un racconto intimo di cosa significa diventare grandi, innamorarsi, dirsi i primi addio, scegliere di essere artisti. È un racconto fatto sottovoce: due voci, una chitarra e pochissimo altro. Lo abbiamo registrato quasi interamente in un garage a Milano Nord. Il riverbero imperfetto della stanza è solo stato in parte attenuato dalle tende, le coperte e i tappeti sparsi per la stanza.

Nell'ep sono entrate canzoni scritte in momenti diversi. C'è anche una delle prime canzoni che abbiamo scritto: Le onde. Questa è una canzone con cui abbiamo lottato mille volte cercando di darle il vestito giusto. Mille volte ci siamo detti che mancava qualcosa, e la versione live, per quanto brutale e scarna, riusciva sempre a darci qualcosa di più. Per l’EP allora non ci siamo fatti problemi e la troverete nuda come in un live in cameretta, senza nessun abbellimento inutile che finirebbe soltanto per essere una maschera sul volto della canzone.

Il live di Milano – foto di Pietro Sconocchia
Il live di Milano – foto di Pietro Sconocchia

State presentando l'ep con dei live?

Negli scorsi mesi, quattro singoli hanno anticipato l’uscita dell’EP e per ogni uscita abbiamo organizzato un live a casa. Siamo stati a Bologna, Milano, Roma e Rimini, trasformando salotti, camere da letto e terrazze in dei piccoli set in cui abbiamo presentato l’ep in anteprima.

Questi live sono state occasioni meravigliose per raccontarci, portare il nostro lavoro nella dimensione più intima e accogliente che ci sia. In questo spazio sicuro, è stato facile emozionarci ed è stato bellissimo sentire che quel che cantavamo riverberasse anche negli altri, trasformando un concerto in un dialogo senza palco a separare noi e il pubblico e un’occasione di esplorazione collettiva.

Progetti futuri?

Pubblicato l’ep saremo un po’ in giro per presentarlo. Faremo nuovamente qualche concerto “a casa di” e andremo in un paio di festival (tra cui UEISSVILLE a Bologna e _resetOFF a Torino). Ci piacerebbe organizzare un grande tour di home concert, quindi se qualche lettore ha una casa accogliente, ci scriva.

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L'articolo Il generatore di mezza pensione di Redazione è apparso su Rockit.it il 2024-07-19 16:22:00

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