Innamorato il primo, cinico l'altro. Uno ha scritto d'Amore dalla prima all'ultima canzone, il secondo non ne vuole sentir parlare. Quindi? Se Vincenzo Fasano viene intervistato da Iosonouncane che si diranno? Quest'ultimo continuerà a insistere sulla figura del cantautore, sul suo ruolo, gli obblighi, i limiti. L'altro darà risposte fuorvianti che vanno dai Sex Pistols fino alle tirannie generazionali. Un bello scambio di mail.
Iosonouncane: ciao Vincenzo, come prima cosa ti chiederei di spiegarmi ciò che non mi è chiaro, e cioè che cos'è un cantautore.
Vincenzo Fasano: allora... dicesi cantautore colui che imbraccia una chitarra, canta e suona!
Indicami un disco che secondo te ne rappresenta perfettamente la definizione.
"Never mind the bullock" dei Sex Pistols, mi hai chiesto "secondo te".
A chi e a che serve parlare di cantautori?
A chi e a che serve?
Il termine "serve" in questa situazione non riesco ad interpretarlo... forse trascorso un momento di mancata comunicazione oggi si punta il faro sul singolo, la persona, solitamente quando una persona parla gli si dà attenzione, per il cantautore è uguale, anche se "canta" cose molto intime potrà comunque coinvolgere una globalità di persone che trovano in lui gli stessi pensieri, la stessa vita.
Il Cantautore è anche un musicista?
In entrambi i casi (si, no) mi spiegheresti il perché?
Non è detto che sia un musicista ma credo che data l'intimità dei pensieri, chi scrive debba avere vicino uno strumento che vada quasi "immediatamente" ad accompagnare le sue parole.
Questo "immediatamente" lo intendo non a livello temporale ma spaziale, le parole secondo me devono stare "attaccate" alla musica.
(Iosonouncane, foto di Francesco Fanale)
Dimmi un obbligo del Cantautore (se ne ha qualcuno), un obiettivo ed un limite.
Non ci sono obblighi, obiettivi e limiti.
Una cosa si, deve avere senso, deve creare energia, senza energie non si vive.
Cosa pensi della leva cantautoriale degli anni zero? Credi che esista?
Credo che esista, anche se alcune "correnti" si possono giudicare con più facilità dopo anni.
Dopo lunghi periodi e da lontano è più semplice mettere a fuoco. La scena musicale di adesso mi piace tantissimo, ho scoperto degli artisti veramente speciali, geniali, una sensibilità sincera, direi con piacere i soliti nomi, Le Luci Della Centrale Elettrica, Dente, Dino Fumaretto, Alessandro Mannarino. Chi non vede questa rinascita pretende troppo, dovrebbe guardarsi dentro.
La tirannia generazionale è imbarazzante ma questo è un bellissimo momento storico, la gente si stà svegliando, gli studenti e i lavoratori vogliono di nuovo un futuro.
La voglia di rivivere è nell'aria, non si parla d'altro.
Per tirannia generazionale ti riferisci sempre alla musica, o lo intendi con un significato sociale.
No sociale. Cos'è la tirannia generazionale? E' quella tirannia della generazione antecedente alla nostra. Quella che ha lasciato dei problemi ambientali, sociali ed economici a quella successiva. E ora questa si trova a dover affrontare problemi non suoi. E' successo con la mia, e succederà con quella dei miei figli.
La prima canzone che hai scritto di che parlava? E l'ultima?
La prima e l'ultima parlano di una forma d'amore, o dell'amore in genere. A seconda della situazione... ma parlano tutte d'amore. La prima l'avrò scritta 10 anni fa, l'ultima 10 ore fa.
(Vincenzo Fasano)
Io faccio il cantautore perché ho fallito col calcio. Tu in che cosa hai fallito?
Non so se faccio il cantautore... gli avvenimenti di questa mia vita più che "fallimenti" li chiamerei "possibilità".
Possibilità di cambiare, di avvicinarsi il più possibile a quello che avevo in mente.
Per concludere: potresti ritirare quel che hai detto?
NO!!! Non ritiro quel che ho detto
però se vuoi ne parliamo...
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L'articolo Vincenzo Fasano intervistato da Iosonouncane di Iosonouncane è apparso su Rockit.it il 2011-10-03 00:00:00
COMMENTI (1)
insomma, secondo fasano i sex pistols sono un cantautore che che imbraccia una chitarra, canta e suona. idea originale...