Katadeo, maestri di dance mediterranea

La band siciliana ci insegna cosa succede quando mescoli musica africana, dialetto siciliano e musica dance

Katadeo – foto stampa
Katadeo – foto stampa

Ci sono progetti che nascono dalla terra, dal suono delle radici folk, e altri che guardano lontano. Katadeo fa entrambe le cose: prende il dialetto siciliano e lo porta sulle piste da ballo, mescolando tradizione e pulsazioni elettroniche, ritmi ancestrali e bassline funk, il calore della world music e l’energia dell’house. Kristian, Quarolli e Marilena arrivano da mondi sonori diversi – dall’Africa occidentale alle scene siciliane – e insieme hanno trovato un linguaggio che è tanto locale quanto universale: la dancefloor mediterranea. Abbiamo raggiunto i Katadeo nella pista da ballo per fargli qualche domanda.

Come vi siete formati artisticamente?

La nostra formazione proviene da percorsi musicali diversi. Kristian ha svolto i suoi studi principalmente in Africa occidentale dove si è specializzato in percussioni di radice mandeng studiando con alcuni dei più importanti artisti della tradizione africana e vincendo il festival Tam Tam di Bamacó in Mali con il gruppo Kantiguilla. Quarolli ha svolto i suoi studi sul basso elettrico principalmente a Catania ed ha suonato in diverse formazioni tra cui l’Aretuska band di Roy Paci. Marilena comincia a cantare da piccola facendo il suo primo live concert all’etá di 15 anni. Inizia poi a studiare canto e solo da qualche anno si avvicina alla scrittura musicale. Da sempre appassionata della musica in dialetto con Katadeo trova piena espressione a riguardo.

Quando avete iniziato a suonare insieme?

Ci siamo conosciuti alla fine del 2021 e da subito abbiamo iniziato a fare musica assieme.

Katadeo – foto stampa
Katadeo – foto stampa

Come definite la vostra musica?

La nostra musica si può collocare in diversi filoni, ma a noi piace definirla Dancefloor mediterranea e nello specifico in dialetto siciliano. È una musica incalzate con ritmiche ancestrali, bass line funk e produzioni che spaziano tra l’house music, world music, dub e voci che si ispirano alla tradizione mediterranea tutta portandola al presente.

Cosa ascoltate di solito?

I nostri ascolti sono davvero variegati. É difficile fare solo pochi nomi, ma potremmo dire Riccardo Villalobos, Funkadelica, Daniela Pes, Oumou Sangaré, James Brown, C’mon Tigre e molti altri…siamo tutti e tre dei divoratori di ascolti nonché collezionisti di vinili.

Che tipo di disco è Giara?

Giara è il nome del nostro primo album. Totalmente di stampo siciliano, contiene 9 tracce, numero simbolico delle 9 province dell’isola. Giara é un contenitore musicale a tutti gli effetti. All’interno troviamo brani molto leggeri come potrebbe essere apparentemente ANDREASUINSTA il quale racconta di come si abusi di questo mondo virtuale a discapito della realtà. Per poi passare a brani molto intensi come NA CASA, un brano di sofferenza per quanto accade nel Mediterraneo che diventa scenario di terribili morti in mare. Poi troviamo anche brani come MAVÀRA che racconta un’antica leggenda dell’isola. Troviamo quindi tradizione e modernità che si incastrano in un suono unico.

Katadeo – foto stampa
Katadeo – foto stampa

Come reagisce il pubblico ai vostri concerti?

Possiamo dire felicemente di aver sempre riscosso un gradevole successo a tutti i nostri concerti persino quando abbiamo suonato a Torino al Capodoglio Murazzi, dove il pubblico, pur non comprendendo appieno le parole dei brani, si è completamente lasciato trasportare dal ritmo del dialetto ed in generale dal nostro sound. Ma di recente è successo di andare a fare un mini tour in Sicilia e all’ultima tappa eravamo davvero a pezzi, molto stanchi, venendo da una giornata intensa fatta anche di riprese per un videoclip, ma il pubblico è stato talmente partecipe, ha ballato e cantato con talmente tanta energia con noi, da dare a noi stessi la forza per fare un bel concerto e quella stessa sera siamo stati stracoccolati. Un’altra cosa importante che ricorderemo sempre é stato l’invito da parte di Isola Catania e Farm cultural Park ad esibirci alla quadriennale d’arte ABBIAMO TUTTO, MANCA IL RESTO al Palazzo Biscari in un contesto speciale scegliendoci tra quei pochi artisti locali che vogliono far uscire dagli stereotipi della Sicilia la Sicilia stessa.

Progetti futuri?

L’11 aprile uscirà il nostro prossimo singolo ESOTYKA il quale anticipa l’ Ep HEKA. Un progetto che già amiamo in quanto vi è indubbiamente una nostra evoluzione musicale avvenuta nel corso di questi ultimi due anni e che finalmente trova spazio in questo nuovo lavoro che potremmo per certi versi definire un po’ “folle”. Ci prepariamo infatti ad un’estate ricca di concerti e di meravigliose esperienze anche in collaborazione con altri artisti.

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L'articolo Katadeo, maestri di dance mediterranea di Redazione è apparso su Rockit.it il 2025-03-30 21:12:00

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