Low Polygon, ogni concerto vale cento prove

Sono in quattro e vengono da Dalmine, hanno poco più di 20 anni e con la loro band uniscono elettronica e math-rock. Ora non vedono l'ora di portare in giro il nuovo pezzo, "Tu", perché in questi ultimi mesi senza live o quasi gli sembrava di impazzire

I Low Polygon - foto di Alessio Caglioni
I Low Polygon - foto di Alessio Caglioni

Piccoli e cattivi, i Low Polygon procedono impeccabilmente con la loro musica: il nuovo singolo Tu conferma estrema padronanza ritmica di una band che, seppur appena nata, dimostra grande maturità. Del suono, del songwriting e, per chi li ha visti sul palco del Serraglio lo scorso anno e altrove, anche tanta presenza scenica.

Loro sono Giorgio Corna al basso e voce, Marco Teli alla chitarra e ai cori, Omar Abou el Khir alle percussioni e synth, Davide Cestari alla batteria e al pad. Sui 23/24 anni, vengono da Dalmine, vicinissima a Bergamo, e a Milano qualcuno potrebbe già averli incrociati – oltre al Serraglio hanno suonato all’Off Topic, al Circolo Ohibò. E poi le date al Glue, al Druso e Arezzo Wave Lombardia.

LOW POLYGON - logo
LOW POLYGON - logo

Una bella promessa e qualcuno vocifera già che siano la "migliore band bergamasca". Di sicuro spaccano e stanno crescendo: l’esordio in inglese con AB nel 2019 per RNC Musica, i tre singoli Ti comporti così, Predatore e l’appena uscito Tu: la loro musica ha un carattere forte e deciso, unisce elettronica, math-rock e nevrosi ritmica. Ci sono una bella voce sensuale, un testo labirintico, chitarre minimali, bei giri di basso e percussioni sintetiche che disegnano "spigoli irregolari e affilati", geometrici, con il risultato di uno stile schizofrenico e un ascolto coinvolgente.

video frame placeholder

La musica dei Low Polygon, termine che indica i modelli 3D composti da un "basso numero" di poligoni, è stata tradotta in immagini nei due video di Predatore e Ti comporti così. Autoprodotti e ideati dai ragazzi, esprimono anche visivamente il carattere cupo e estremo della band. Che con Tu, cambia un po’ luce: un beat chill e una cassa dritta, più allegra rispetto a quella dei precedenti brani. Già dalla copertina del nuovo singolo si intravede uno stacco dalle righe dark che hanno caratterizzato finora i quattro.

L’obiettivo è quello di conciliare l’ambivalenza tra canzone easy listening-pop e l'incomprensibilità sperimentale, con anche la voglia di mostrare al pubblico sfumature più lievi di un carattere fin qui piacevolmente aggressivo, ma non solo: i Low Polygon ci spiegano cosa sta cambiando e come è andata finora.

video frame placeholder

Con Tu vi siete colorati di toni sgargianti, smontando il total black che vi contraddistingueva: motivo?

Con Tu abbiamo aggiunto un nuovo tassello che mescola le carte in tavola, è vero. Volevamo ricordare e dimostrare la poliedricità musicale che caratterizza il nostro progetto. La scelta della copertina per il singolo nasce probabilmente dalla necessità di estremizzare la differenza dai brani che sono già usciti, oppure semplicemente cercavamo una bella scusa per colorare la nostra Punto di oro. In ogni caso, siamo i Low Polygon e quello che ci piace proporre rimangono le nostre deviazioni, e l'immagine che meglio può descriverci è tutt'altro che morbida e lineare.

Come sono cambiati i Low Polygon da AB all’ultimo singolo?

Tutta l’esperienza dei live e le persone che abbiamo conosciuto quest'anno, da quando abbiamo cominciato davvero a girare con la nostra musica, ci hanno portato a cambiare parecchio – e Tu ne è la dimostrazione –. Nonostante la sperimentazione, il fulcro che ci sostiene rimane fermo. Questo non significa, però, che non possiamo mostrarci più eterogenei.

Low Polygon live
Low Polygon live

Live più figo?

Abbiamo avuto la fortuna, nel nostro piccolo, di aver fatto un po’ di live interessanti. Nel 2019 siamo andati a suonare al Glue di Firenze: il locale era pieno e si era creata un’atmosfera magica. Negli attimi prima di salire sul palco ci si sente lontani da casa, e sai che non ci saranno solo i volti noti di quelle persone che ti seguono ovunque. In quella occasione, però, dopo un solo brano, il muro che separa mi usicisti dal pubblico era crollato e sembrava di non essere mai usciti dalla nostra sala prove. Un altro live degno di nota è stato quello al Druso a Bergamo, in apertura a Le Capre a Sonagli, per la prima data del tour di Garagara Yagi. Suonare su uno dei palchi più ambiti di casa, in apertura ad una delle nostre band preferite con la quale c’è anche un ottimo rapporto di amicizia, è stato super.

Quanto e perché sono importanti i live per l’esperienza e la formazione di un artista/band?

Come diciamo sempre: "un live vale 100 prove". I live ti permettono per prima cosa di metterti in gioco, metterti a nudo di fronte al pubblico e imparare a conoscere te stesso. La performance live regala emozioni che non possono essere ricreate in alcun modo, positive o negative che siano, e formano sia il singolo che il gruppo. La musica dal vivo spinge il musicista al limite. In pochi secondi ti ritrovi avvolto da un vortice di emozioni fortissime e sempre nuove che ti fanno sentire vivo. 

Low Polygon - AB
Low Polygon - AB

Come nasce AB, il vostro EP di debutto? 

AB nasce da subito come un EP, infatti verrà lanciato senza singoli. La sua trama, che inzia e finisce come un segmento – appunto, da A a B –, è un viaggio che ci ha accompagnato in tutta la prima parte di Low Polygon. Quel periodo ci ha fatto crescere molto e ci ha portato alla consapevolezza di quello che stavamo diventando. Sono state proprio le prove, i piccoli live e le persone conosciute nei vari locali del nord e centro Italia che ci hanno spinto alla trasformazione e ci ha spinti a passare dall'inglese all'italiano, ormai un anno fa. Il tutto è avvenuto con un battesimo di fuoco, quando per un live dove avevamo deciso di tradurre i pezzi in italiano senza mai averli provati prima. 

Low Polygon - live al Glue
Low Polygon - live al Glue

Di cosa parlare nei vostri tre singoli?

Ti comporti così esplode in un ritornello che racchiude il senso del testo. Una domanda retorica sul comportamento dell’interlocutore: Come faccio a prendere le tue difese-distanze se poi / Quando ti arrabbi ti comporti così?. Predatore e Tu sono due brani molto diversi che condividono l’essere gli estremi uno dell’altro: la calma e il quasi abbandono che caratterizza Tu è contrapposto alla caccia frenetica e al vuoto del Predatore. Sono brani che, in duetto, parlano della ricerca e della rincorsa verso una comunicazione che, spesso, è ostacolata – come faccio a dirti la verità? è ridondante in Predatore –. Tutti e tre questi brani condividono una tematica: il rapporto che abbiamo con l'impossibilità di comprendersi e comunicare.

Se doveste associare questi tre singoli a un'immagine?

Ti comporti così la assoceremmo a uno spremiagrumi verde lime; Predatore a un fucile; Tu a dei colori in armonia tra loro, ma che non hanno senso.

Su cosa state cercando di migliorare?

Dopo il periodo di lockdown ci mancavano decisamente prove, e abbiamo fatto una settimana intensa per recuperare i mesi perduti ed essere pronti ai live – il basso pesa, se ti disabitui alla tracolla! –. Siamo sempre sulla strada verso il miglioramento, della performance, ma soprattutto del modo in cui creiamo i pezzi. Cerchiamo intro sempre diverse – che poi, magari, diventano veri e propri brani – con lo scopo di sperimentare e diversificare la nostra musica.

Low Polygon – AB
Low Polygon – AB

C'è un video in cantiere per il nuovo singolo, TU?

Sì! Il video uscirà verso merà settembre. Le riprese punteranno a mostrare i due estremi dei Low Polygon: cupo vs colorato. Spoiler: per girare la prima parte del video ci siamo immersi in un fosso pieno di fango e sporcizia varia per ore. Dopo Tu sono pronti altri singoli che forse porteranno a una raccolta dei nostri lavori dopo AB. Sarà un punto di arrivo e un punto di partenza, allo stesso momento.

---
L'articolo Low Polygon, ogni concerto vale cento prove di Claudia Mazziotta è apparso su Rockit.it il 2020-09-01 15:00:00

Tag: singolo

COMMENTI

Aggiungi un commento Cita l'autore avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia