Tutto è cominciato, circa 15 anni fa, dove in Puglia nascevano oltre 100 laboratori urbani, centri culturali all'interno di spazi pubblici abbandonati, con un impatto sulle politiche giovanili e sull'autoimprenditorialità che ha stimolato e incoraggiato lo sviluppo dell'industria creativa in tutta la regione. "A Putignano si sentiva il bisogno di un luogo dedicato ai giovani, agli artisti, alla musica, ma non avevamo un obiettivo davvero chiaro, molti di noi erano ragazzini e volevano 'solo' fare qualcosa di importante per il proprio paesino e per il territorio. Si sentiva molto il divario con le città e con il nord Italia, e si sentiva un forte bisogno di impegnarsi per colmarlo."
"Possiamo sicuramente racchiudere tutte le difficoltà in 3 grandi temi: Burocrazia, Sostenibilità, Provincialismo mentre la scelta artistica è vasta e trasversale, senza un taglio di genere musicale: da sempre abbiamo preferito proporre artisti indipendenti e alternativi, cercando di dare spazio alle proposte emergenti della scena nazionale e locale." Ad esempio, la rassegna "Il Mangianastri" da 10 anni circa porta sul palco generi e scene diversissime: Wrongonyou, Dumbo Gets Mad, Uochi Toki, Niagara, Jennifer Gentle, Veivecura, Inude, Caterina Palazzi e tantissimi altri, contaminando alcuni concerti con performance di live painting e affiancando mostre di artisti locali. La rassegna ha poi un programma parallelo di stand-up comedy, che alterna artisti emergenti a nomi come Daniele Tinti, Filosofia Coatta e Lo Sgargabonzi. Il FARM Festival è la creatura più preziosa da 13 anni, dove inizialmente si svolgeva nella cornice di una masseria pugliese, arrivando a 2.000 presenze a serata. Dopo il covid si è trasformato, sperimentando ogni anno alcune novità, portando avanti una ricerca sul senso dei festival e sulle loro tante evoluzioni possibili. "Abbiamo esplorato luoghi diversi, portando Timber Timbre in un Parco Archeologico a Gioia del Colle, portando Franco Arminio in un bosco ad Alberobello, abbiamo realizzato il FARM Kids per i bambini e le famiglie, il FARM Secret per sperimentare una data senza annunci, abbiamo ridimensionato il progetto trasformandolo in LITTLE FARM Festival, per rendere più sostenibile e vivibile l'esperienza, in termini di organizzazione e fruizione." Tra i nomi italiani che sono passati nelle varie edizioni ci sono: Cosmo, Nada, Venerus, FASK, Dargen D'Amico, Giorgio Poi, Dente, I Hate My Village, Emma Nolde, Marco Castello, MYSS KETA, e Lucio Corsi.
"Il nostro è un modello ibrido che vive l'equilibrio di un'economia interna, nella gestione degli spazi abitati da diverse realtà e la programmazione artistica (attività, format ed eventi)." Il Macello si compone di un'anima a più voci grazie alle realtà che "abitano" gli spazi tutto l'anno: c'è un dopo-scuola, un'associazione di Taiko (tamburi giapponesi), un centro per l'impiego, un'associazione di sostegno alle famiglie, uno studio musicale, corsi di teatro, una ciclofficina, un pub, ci sono spazi comuni per organizzare attività, workshop, convegni ed eventi. "Queste attività sono svolte e finanziate dalle varie realtà che le realizzano, in una sorta di hub culturale e sociale." Gli eventi e le rassegne, nella maggior parte dei casi, si auto-finanziano con lo sbigliettamento, fatta eccezione per qualche piccolo sostegno di sponsor privati e, in percentuale minima, qualche contributo pubblico. "L'autosostenibilità rappresenta un grande risultato, certo, pensiamo però a cosa si potrebbe fare se gli enti pubblici di riferimento finanziassero queste attività di sviluppo culturale e sociale."
Oggi ci si interroga su quali siano gli spazi di aggregazione e di cultura giovanile, anche nelle grandi città. "Il risultato migliore che abbiamo ottenuto, che spesso ci viene riportato dallo stesso pubblico che ci frequenta, è quello di aver creato uno spazio poliedrico, capace di accogliere diversi format, generazioni e pubblici differenti, e soprattutto che creano un movimento nella provincia, più che verso la città." La chiusura è ovviamente sul futuro "Abbiamo presentato una proposta per il futuro al Comune insieme a molte realtà locali, con una prospettiva lunga e con un progetto di valorizzazione. Per adesso, quindi, incrociamo le dita."
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L'articolo Al Macello di Putignano per ascoltare musica e conoscere un hub culturale tra giovani e innovazione di Redazione è apparso su Rockit.it il 2025-02-19 12:10:00
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