I Mellow Mood. Campioni di dub in Italia, esportatori universali del reggae nostrano, tranquilli agitatori dentro e fuori i confini, da Pordenone a un po' ovunque. Domani sera vedremo il loro produttore Paolo Baldini, storico compagno di ottime vibrazioni, sul palco del MI AMI ORA, in Santeria a Milano. Oggi abbiamo alcune novità esclusive sul loro nuovo disco. [english version]
"Large" uscirà in Aprile per La Tempesta Dub, a ormai tre anni dall'ultimo lavoro "2 the World". I Mellow Mood ci hanno svelato in anteprima la tracklist e la copertina.
LARGE - TRACKLIST
1. CALL BACK THE LOVE
2. TUFF ROCKY ROAD
3. MS. MARY
4. SOUND OF A WAR
5. LARGE
6. HEART TO NO ONE
7. IT CAN’T WORK
8. ANOTHER DAY
9. DADDY
10. STRING UP A SOUND
11. EYE WAATA
12. PLACE CALLED HOME
LARGE, LA COPERTINA FIRMATA DA DEWEY SAUNDERS
La cover vanta la mano e la colla di Dewey Saunders, nato in Florida e residente a Philadelphia, riconosciuto talento del collage. Di professione mescola mondi, cose, immagini. Stavolta si è mescolato con la musica dei nostri superoi della dub. Ecco come è nata la collaborazione.
Puoi raccontarci un po’ chi sei e da dove vieni? Qual è il tuo background artistico e quali sono le tue influenze principali e le tue fonti di ispirazione?
Mi chiamo Dewey Bryan Saunders e sono nato in Florida. Mi sono trasferito in Pennsylvania all’età di dieci anni, e dopo il liceo ho frequentato la Tyler School of Art for Graphic Design a Philadelphia. Il mio background è di graphic design e illustrazioni, le mie influenze principali sono Egon Schiele, David Hockney, Rene Magritte, John Baldessari, Ed Ruscha, Milton Glaser, Paul Rand e Seymour Chwast. Mi faccio ispirare dalle mie montagne di libri e riviste: ho un’enorme collezione di materiale stampato di ogni genere in cui rovistare alla ricerca di idee e dalla quale prendere i frammenti per i collage.
Sei un artista poliedrico, ma lavori principalmente con la tecnica del collage: cosa ti ha portato a scegliere questa forma d’espressione rispetto agli altri media?
Ho iniziato a fare collage usando ritagli di carta per coprire vecchi lavori nei miei blocchi da disegno, e credo che da lì sia nata una vera e propria ossessione perché è una tecnica estremamente immediata e versatile. Con i collage si possono fare tante cose diverse e ne scopro di nuove ogni giorno, diventa una sorta di dipendenza perché avendo a disposizione molti ritagli si può lavorare in modo molto rapido.
I tuoi lavori sono molto materici. Parlando in modo più specifico della tua tecnica di collage, quali sono le fonti principali a cui attingi quando crei un collage? Come scegli il materiale originale dal quale ritagliare i frammenti che userai?
Utilizzo riviste vintage, specialmente materiale che va dagli anni ’40 agli anni ’70. Anche il materiale antecedente agli anni ’40 è buono ma ovviamente raro. Uso diverse tecniche per i collage: spesso cerco di realizzare mondi molto realistici con un approccio quasi paesaggistico, mentre di recente sto usando frammenti più piccoli che sovrappongo per creare movimento. Sono molto affascinato dalle scelte cromatiche delle riviste d’epoca e passo intere giornate a ritagliare oggetti, pattern tessili e forme random prima di mettere tutto insieme. Fare collage è un’azione molto spontanea e a volte un’opera viene fuori quasi dal nulla proprio perché si tratta di un processo non forzato.
La musica è una parte molto importante della tua vita e del tuo lavoro. Lavori con musicisti come Anderson .Paak e Chronixx ed etichette come la Stones Throw. Quando hai iniziato a realizzare copertine, e perché?
Ho iniziato ad occuparmi di copertine ufficialmente nel 2011, lavorando su “Evening Tapestry” dei Brown Recluse. In realtà già da anni curavo le grafiche per i dischi di amici, band della zona, rapper e DJ, ma in modo abbastanza casuale. Dopo l’uscita di “Malibu” mi sono dedicato in modo particolare all’illustrazione di copertine e adoro lavorare con band ed etichette perché costituiscono la piattaforma perfetta per la mia modalità espressiva, e mi piace pensare che l’integrazione di illustrazioni e musica dia ad un’opera visiva uno scopo unico. Da grande appassionato di musica e designer, è l’unione perfetta dei miei interessi.
Il tuo è uno stile molto riconoscibile, ma ogni lavoro che fai su commissione ha un’identità molto precisa. Come fai a trovare un equilibrio tra il tuo stile con l’immaginario che un artista porta con sé? Tendi a differenziare le tue fonti a seconda dei tuoi clienti o attingi in maniera regolare ad una banca più uniforme di ritagli?
Ogni progetto detta l’approccio giusto da seguire e ogni artista richiede un punto di vista differente. Cerco in primis di ascoltare la musica e lasciare che sia questa a determinare da dove prendere le immagini e come impostare il progetto grafico. In un certo senso, non cerco di bilanciare il mio stile con quello di un musicista, ma piuttosto porto l’artista nel mio mondo e interpreto la sua musica attraverso le mie esperienze ed i miei filtri. Sicuramente differenzio molto le mie fonti a seconda dei clienti, anche se utilizzo temi e sfumature ricorrenti che poi utilizzo liberamente. A volte, l’artista ha una direzione artistica molto specifica o direttamente un art director: quando succede, è interessante perché mi piace lavorare al di fuori della mia “comfort zone” e portare il mio stile verso nuove direzioni. Il mio approccio è principalmente analogico e manuale, in modo che l’estetica delle mie opere abbia un calore un po’ vintage ed un sentore di nostalgia.
Parlaci un po’ della collaborazione con i Mellow Mood: com’è nata? Qual è il concetto dietro a questa copertina e cosa ci possiamo aspettare dal resto dell’artwork? Com’è stato lavorare con una band con un’identità visiva molto forte come la loro, capitanati da due gemelli?
I Mellow Mood mi hanno contattato lo scorso Ottobre chiedendomi se fossi interessato a lavorare sulla copertina, e dopo aver ascoltato il disco mi sono subito interessato al progetto. Il concetto alla base di tutto l’artwork deriva dal titolo e dall’atmosfera dei brani. Volevo che la grafica fosse in simbiosi con la musica creando un’immagine molto potente e celebrando l’idea di “Large” in modo nuovo, non assecondando lo stereotipo del vivere “alla grande” possedendo ricchezze e macchine di lusso ma celebrando tutto assieme, la bellezza della natura assieme ai simboli moderni del successo. Con ogni artwork cerco di rendere la copertina un complemento senza tempo della musica e questa copertina racchiude proprio quella sensazione - sono grato ai Mellow Mood che hanno avuto fiducia in me e nella mia visione e per avermi dato totale controllo sul processo creativo.
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Dopo la pubblicazione, i Mellow Mood partiranno per il tour europeo, ecco dove vederli.
MELLOW MOOD - LARGE TOUR
06.04.2018 - Mulhouse (FR) - Noumatrouff Mulhouse
07.04.2018 - Parigi (FR) - Pan Piper Paris
11.04.2018 - Barcellona (ES) - Sala Apolo
12.04.2018 - Madrid (ES) - Sala Mon Madrid Conciertos
14.04.2018 - Lorient (FR) - Festival Insolent
17.04.2018 - Manchester (UK) - Band on the Wall
18.04.2018 - Liverpool (UK) - Invisible Wind Factory
19.04.2018 - Bristol (UK) - The Fleece Bristol
20.04.2018 - Londra (UK) - Brixton Jamm
24.04.2018 - Milano (IT) - Alcatraz - Milano
25.04.2018 - Mosciano Sant’Angelo (IT) - Pin Up Disco & Live
26.04.2018 - Roma (IT) - MONK Roma
27.04.2018 - Firenze (IT) - Auditorium Flog “Official"
28.04.2018 - Bologna (IT) - Estragon Club
07.05.2018 - Amsterdam (NL) - Sugar Factory
Info e biglietti
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L'articolo I Mellow Mood ci svelano tracklist e copertina del nuovo album, firmata Dewey Saunders di Redazione è apparso su Rockit.it il 2018-02-15 10:53:00
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