Torna la nostra rubrica Foto Profilo, con cui continuiamo a perseguire la nostra missione primaria: presentarvi nuovissimi e validissimi artisti italiani. La regola è solo una: per ogni risposta, una foto. Oggi vi presentiamo MOX, che ha appena lanciato il suo primo singolo “San Lorenzo”, uscito per Maciste Dischi e Polydor e accompagnato da un video diretto da Bendo Films. Conosciamolo meglio.
”San Lorenzo” è il tuo primo singolo come MOX. Cosa ti ha portato a questa scelta di fare musica da solista?
Avere una band è un esperienza fichissima ma queste nuove canzoni sono una sorta di diario segreto. È stata la prima volta in cui mi sono descritto in musica, scoprendo il senso più profondo della prima persona singolare.
Molti di noi ti conoscono già dato che hai fatto parte dei Jonny Blitz: che cosa ti sei portato della precedente esperienza in questa nuova?
I Jonny Blitz facevano musica per il piacere di farla, senza fare mai caso alle mode o alle tendenze. Questo sicuramente è qualcosa che mi hanno insegnato e che mi porterò sempre dietro.
Qual è il disco che ti ha cambiato la vita?
Troppi dischi troppe volte. Ti posso citare in ordine sparso “Sfinge” di Enzo Carella (per me Carella è la più grande ingiustizia della storia della musica!), “Piccolo intervento a vivo” dei Tre Allegri Ragazzi Morti, che associo in maniera forte all’esperienza del live e dei concerti in generale (ho comprato questo disco durante il mio primo concerto da spettatore fuori Roma); “Una donna per amico” di Battisti, ovvero la perfezione fatta album e infine “Riot On An Empty Street” dei Kings of Convenience: in quegli anni ascoltavo brit pop e punk, questo prezioso disco mi insegnò a suo tempo di quanto possa essere bella una chitarra anche quando non è elettrica o collegata a un distorsore.
Le atmosfere di questo pezzo hanno un po' quella patina nostalgica tipica di un certo pop contemporaneo ma forte è anche la presenza di un sentimento amoroso intimo, “piccolo”, ma anche molto forte, tanto da “far tremare le mani”: come è nata questa canzone?
Vuoi veramente che ti parli di un amore finito? Non credo proprio, anche perché lo faccio per tutto il disco! Ti posso parlare di San Lorenzo, le albe in quel quartiere mi hanno sparigliato.
Vieni anche tu da Roma e mai come in questi anni la Capitale ha donato tanti artisti che stanno raccogliendo sempre un maggior successo, anche in termini di vendita e per la capacità di raccontare il presente: come ti spieghi il fatto che, a conti fatti, Roma dai media sia raccontata sempre più negativamente e invece, almeno a livello musicale, ci troviamo in un vero e proprio rinascimento?
“Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior”. Al di là della citazione, la storia ci insegna che dai momenti di disordine o difficoltà gli artisti traggono il massimo dell’ispirazione, ed è buffo constatare che molte correnti artistiche nascano proprio in corrispondenza di crisi economiche o politiche. Non so se siamo davanti a un vero Rinascimento, ma è innegabile che gran parte del nuovo pop italiano che funziona venga da lì. Io comunque, anche se non me l’hai chiesto, se penso a Roma penso a San Lorenzo e La Storta. Il mio cuore è diviso tra questi due quartieri.
Puoi anticiparci qualcosa sul disco che verrà?
Sarà un disco per me molto importante, perché è il primo, e spero possa diventare significativo anche per chi ascolta. Ho voluto fare un disco così come piace a me, per il suono, gli arrangiamenti, il sapore. Sono stato fortunato perché sia i miei produttori (Federico Nardelli e Giordano Colombo), sia le mie due etichette (Maciste Dischi e Polydor) mi hanno lasciato massima libertà e spazio. Abbiamo provato a essere contemporanei, senza perdere di vista lo stile e il mondo dei cantautori che ho sempre ascoltato e che invece contemporanei non sono. É un disco fatto di canzoni e di emozioni, prima di tutto, e abbiamo cercato di dare spazio a loro. Sono molto soddisfatto!
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L'articolo Foto Profilo: MOX di Mattia Nesto è apparso su Rockit.it il 2018-09-04 09:07:00
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