Il 7 marzo è uscito il nuovo disco di Murubutu. Un disco sulle città, che parla di città, mescolando suoni urbani con sperimentazioni che paiono andare lontano dal rap, ma non è così. “La vita segreta delle città” pare così un lavoro ampio, bello, denso, i testi raccontano diverse città tra recupero di grandi lavori letterali e la visione di Murubutu. Il risultato è un cocktail interessante e non scontato che mostra la profondità intellettuale e artistica di Murubutu.
Ogni singola canzone è una storia, è un'analisi della città, è uno studio articolato dell'oggetto “città”. Non mancano le collaborazioni, ed anche in questo caso se ci sono artisti rap come Dj Craim, incredibile produttore e artista dello scratch, Danno, o dj Caster ci sono poi Erica Mou, Alborosie o Davide Shorty che portano su piani diversi con incastri di parole e generi che creano uno spazio canzone diverso.
Essendo io un amante “della città” e avendo scritto alcuni libri sul tema ho certamente apprezzato in maniera speciale “La vita segreta della città”. Tra le mie canzoni preferite del disco, canzoni che non smetto di ascoltare c'è “Megalopoli” e a seguire “Ultima città”. Per raccontare il disco nella sua essenza ho intervistato Murubutu.
Perché un disco sulla città?
Perché le città sono incredibili nidi di storie, magneti di sogni, illusioni, contrasti e contraddizioni. La città vista come libro di pietra su cui scivola la storia ma anche come organismo vivente e senziente che concerta i destini degli uomini. Lo sguardo con cui ho scritto i brani del disco non è solo quello della critica sociale o dell’osservatore comune ma quello di chi vuole cogliere dettagli, sfumature, di chi si interroga sulle dinamiche degli spazi in cui l’umanità fiorisce e appassisce. È la prospettiva di chi vuole coglierne gli aspetti inosservati, i percorsi ignorati, le vite invisibili: la vita segreta delle città per l’appunto.
Hai spostato oggetto narrativo, restando un cantore di storie….rischiamo di sentirti fare altro?
È già qualche anno che provo a sperimentare forme diverse di narrazione e di suono in un percorso di esplorazione della musica nera. L’hip hop rimane il mio grande amore ma non mi dispiacerebbe in futuro avvicinarmi ancora di più a jazz e blues, a livello compositivo.
A volte sembra che tu ti sia ispirato a Guru Jazzmasta….follia mia o c’è del vero?
Sicuramente l’esperienza nei teatri con la Moon Jazz Band mi ha influenzato, sono venuto a contatto con atmosfere e dinamiche che mi hanno aperto nuovi orizzonti. La contaminazione fra hip hop e jazz mi piace molto da sempre ma un intero disco per me è un viaggio che attraversa tanti mari diversi nell’oceano della musica. Il progetto di Guru è stato esemplare, ma se parliamo di ibridazione musicale l’artista che mi ha influenzato di più forse è Wycleff Jean.
Le collaborazioni del disco hanno cambiato qualcosa dei brani e reso più ricche?
Tutte le collaborazioni hanno avuto delle storie particolari. Per fare qualche esempio Erica Mou è stata per me una scoperta recente ma anche illuminante, mi piace la sua caratura intellettuale oltre che artistica, sono felice di averla nel disco. Alborosie doveva presenziare su un altro brano inizialmente ma quello su cui ha scritto alla fine è diventato esplosivo grazie alla sua strofa. Davide Shorty era forse l’unico che poteva scrivere e cantare il ritornello di quel brano, per suono e identità. L’unico feat rap del disco è Danno, che stimo molto e con cui non avevo mai collaborato, per il resto ho voluto lasciare spazio ai racconti e alla melodia.
“La vita segreta della città” è un viaggio non normato dentro le città del mondo, un viaggio sull'oggi ma anche su quelle di ieri, come “La caduta di Costantinopoli”. Un disco da ascoltare e riascoltare per entrare nel profondo di un lavoro che cambia ogni volta che lo ascolti perchè si percepiscono particolari differenti. Per goderlo fino in fondo l'ho ascoltato tre volte di fila. E poi ancora e ancora.
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L'articolo Murubutu ci porta a fare un viaggio non normato nelle città, alla faccia dell'overtourism di Andrea Cegna è apparso su Rockit.it il 2025-03-11 14:15:00
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