Musicultura è il Festival della Canzone Popolare e d'Autore, un evento importante per lanciare o premiare la carriera di 63 solisti e band che sono stati selezionati tra oltre 1000 artisti e che esibiranno dal vivo dal 19 al 28 marzo al Teatro Lauro Rossi di Macerata, di fronte alla giuria di Musicultura e in diretta streaming sui canali social del Festival. Ci facciamo spiegare meglio come funziona l'evento dal suo direttore artistico, Ezio Nannipieri: "L’anno scorso la pandemia ha modificato il consueto assetto del festival sia rispetto alla possibilità della presenza del pubblico, sia rispetto al calendario. I mancati incassi di biglietteria, la ritirata di alcuni sponsor, i maggiori costi per l’applicazione dei protocolli di sicurezza anti Covid hanno inoltre cambiato in corsa il piano originario di sostenibilità finanziaria".
Continua Nannipieri: "Abbiamo reagito navigando a vista, cercando di rispondere con prove tecniche di normalità ogni volta che se ne intravedeva la possibilità. Siamo stati tra i primi, se non i primi, a ripartire con la musica dal vivo, agli inizi del mese di giugno 2020, realizzando insieme a Radio 1 la diretta del concerto dei finalisti, e tra le poche realtà a mantenere la programmazione estiva, sia pur costretti a rimandare a fine agosto la fase finale del festival e a ridurre la capienza dell’Arena Sferisterio da 2.400 a 900 posti. In compenso abbiamo focalizzato l’attenzione sulle dirette streaming, che già facevamo da tempo, ma più in un’ ottica di testimonianza che di reale linguaggio specifico. I risultati sono stati molto buoni ed è anche sulla base di quella esperienza stiamo affrontando l’edizione 2021".
E ancora: "Lo streaming non sostituisce ovviamente il calore e le emozioni di un concerto con pubblico in carne ed ossa, ma se realizzato con un po’ di immaginazione e con mezzi e professionalità all’altezza della situazione, è senz’altro un’opportunità per raccontare storie di canzoni e di chi le scrive. Le audizioni live 2021 sono da questo punto di vista un test importante, abbiamo fatto uno sforzo produttivo notevole ed ora, come al lancio di un razzo, speriamo che voli e che voli bene. Riguardo alla fase conclusiva del festival, quest’anno torniamo al calendario tradizionale, abbiamo fissato le date dal 14 al 19 giugno, incrociando le dita confidiamo di poter accogliere il pubblico almeno con le modalità dell’anno scorso".
Possiamo solo immaginare le difficoltà tecniche e organizzative per tornare a suonare in teatro dopo un anno di chiusura totale: "Per quanto fronteggiare la situazione in termini tecnico-organizzativi e di economie non sia stato facile, non è stata questa la difficoltà maggiore in questo ultimo anno. Il problema principale si nascondeva nell’atteggiamento psicologico, nello stato d’animo con cui immaginare il da farsi e predisporsi all’azione. In certi momenti, a marzo 2020, ci siamo sentiti più spenti che accesi. Poi l’amicizia che lega la squadra di Musicultura, unito al desiderio di onorare il ricordo e l’esempio di Piero Cesanelli, scomparso pochi mesi prima del manifestarsi della pandemia, hanno preso il sopravvento e lì abbiamo attinto per alimentare la passione e l’immaginazione che sono da sempre tratti distintivi del DNA della manifestazione. Inoltre, mano a mano che andavamo coinvolgendo artisti e maestranze, toccavamo sempre più con mano quanta voglia ci fosse di scuotersi e sentirsi anche umanamente uniti in un progetto, era come se un gioco di corrispondenze impreziosisse il valore delle energie in campo.
Continua Ezio Nannipieri: "Rispetto all’edizione in corso, confesso che ci aspettavamo una primavera più rosea in termini pandemici, come tutti siamo affaticati e straniti dal prolungarsi di questa apnea in una vita diversa dalla quella normale. Al contempo, lo spirito di adattamento tipico degli essere umani evidentemente funziona, perché ci pieghiamo senza spezzarci. Ci aiutano anche le testimonianze di stima e affetto che ci giungono dal pubblico, come la vicinanza delle istituzioni del territorio, col il Comune di Macerata e la Regione Marche in testa, e la vicinanza di partner privati, come il nuovo main partner Banca Macerata, che con sensibilità ha deciso di aiutarci nell’affrontare le incognite a cui è esposto oggi un progetto spettacolare e culturale come il nostro".
Tra le band e i solisti che parteciperanno alle audizioni di questa edizione, un sacco di nomi molto familiari tra cui: Tananai, Elasi, Alan Rossi, Le Feste Antonacci, Francesco Bottai, Ziliani e L'Avvocato dei Santi. Per la selezione dei nomi in gara, il direttore artistico ci spiega: "Posso dire che non ragioniamo per categorie o generi, che preferiamo rimanere sorpresi o spiazzati che cercare conferme. Stiamo attenti anche alla capacità di stare su un palco, c’è un grado di professionalità esecutiva al di sotto del quale anche la più brillante idea affonda. Questi sono forse i casi più difficili da considerare, perché leggi in essi una carica di originalità che l’entusiasmo ti spingerebbe a premiare, ma che l’esperienza ti dice non sono ancora pronti per affrontare il ciclo delle prove del concorso. Inviamo comunque a tutti gli esclusi una scheda di commento, in cui argomentiamo le nostre impressioni".
I vincitori sono designati dal Comitato Artistico di garanzia di Musicultura, composto dai più grandi nomi di canzone, cinema e letteratura italiane: Claudio Baglioni, Brunori Sas, Diego Bianchi, Francesco Bianconi, Luca Carboni, Francesca Archibugi, Enzo Avitabile, Alessandro Carrera, Guido Catalano, Ennio Cavalli, Carmen Consoli,Simone Cristicchi, Gaetano Curreri, Teresa De Sio, Niccolò Fabi, Frankie hi-nrg mc, Giorgia, Dacia Maraini, Mariella Nava, Gino Paoli, Antonio Rezza, Vasco Rossi, Ron, Enrico Ruggeri, Tosca, Paola Turci, Roberto Vecchioni, Sandro Veronesi, Riccardo Zanotti.
Una rassegna speciale in tempi speciali, che serve non solo per promuovere la musica degli artisti in concorso, ma anche per far passare l'idea che una nuova normalità sia possibile, con una dedica speciale ai lavoratori dello spettacolo messi in ginocchio dalla pandemia: "Spero che le tribolazioni patite in questo ultimo anno da tantissimi lavoratori dello spettacolo (artisti, maestranze tecniche e amministrative) portino ad una assunzione di responsabilità istituzionale e ad un quadro giuridico-contrattuale più equo, che riconosca il valore in sé della creazione artistica e preveda misure stabili di sostegno economico alla gente dello spettacolo nei periodi di inattività connessi alla natura saltuaria delle loro professioni".
Per tutte le informazioni, visitate il sito ufficiale.
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L'articolo Musicultura, prove tecniche di normalità di Simone Stefanini è apparso su Rockit.it il 2021-03-22 13:46:00
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