Miele - Napoli, 11-12-2000

Nella sede della sua casa discografica, la Planet Records di Napoli, ho incontrato un piccolo fenomeno muiscale degli ultimi mesi: Stefano Miele, dj napoletano che con alcuni singoli usciti in estate ha spopolato nelle radio e nelle televisioni nazionali. Ora è nei negozi il suo disco, "Pista Connection", realizzato in collaborazione con gli Slings, il rapper Lucariello e tanti protagonisti della scena musicale a Napoli in questi ultimi anni (24Grana, Balaperdida, Marcello Colasurdo, Polina).



Il disco di Miele è una colorata miscela di suoni molto diversi tra di loro: si spazia dal reggae classico alla tarantella "revisionata", dal brano pop-punk alle ossessive sonorità breakbeat. Come è nata l'idea di incidere un disco?
Il mio lavoro è sempre stato maneggiare con giradischi e campionatori, in qualità di dj ufficiale ho aperto tre edizioni del "Neapolis" ed ho ottenuto un discreto successo con il remix di "Acida" dei Prozac +. Poi ho avuto l'opportunità di realizzare un intero album con la Planet Records che mi ha scovato qualche anno fa in un locale della città.

I brani del disco presentano soluzioni musicali molto variegate...
Ho cercato di adattare le mie "basi" alle attitudini ed al genere preferito di chi ha collaborato con me. Non sapendo cantare, ho affidato ad altri questo compito ed io ho creato la colonna sonora. Il risultato ottenuto mi soddisfa e mi rende orgoglioso. Il disco è nato e continuo a considerarlo come un gioco, che solo in un secondo momento ha preso una determinata forma. Ci tengo a dire che non è affatto costruito a tavolino. Io ho preferito creare musica che potesse essere ascoltata da un certo numero di persone, piuttosto che chiudersi nel proprio guscio e piacere sempre agli stessi.

"Pensieri" e "Flaconi di divertimento" sono andati davvero forti.
Sì, molto bene. Sempre in rotazione in radio e tv che "Flaconi"... non voglio sentirla più. Adesso mi interessa il contatto con il pubblico, l'esibizione dal vivo è l'esperienza più entusiasmante per un musicista: io e gli Slings che mi accompagnano sul palco abbiamo cominciato da poco un tour di 40 date per tutta l'Italia.

Cosa rappresenta per te la musica?
Lo strumento più adatto per comunicare, per trasmettere energie positive, quelle forti vibrazioni che solo la musica è in grado di dare.

E dei fenomeni smaccatamente "commerciali" come i "Lunapop" che mi dici? Come li giudichi?
Non li giudico male. Credo che il cantante sia bravo, scrive lui le canzoni e poi sono un gruppo italiano e questo mi fa piacere a prescindere. Comunque hanno rappresentato una novità nel loro genere (ndpons... mmh...).

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L'articolo Miele - Napoli, 11-12-2000 di Carlo Porcaro è apparso su Rockit.it il 2000-12-17 00:00:00

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