Neue Ära, la vendetta dell'hard rock

La band romana, formata da 5 ragazzi tra i 18 e i 21 anni, vuole rispolverare l'hard rock degli 80s di Van Halen e Mötley Crüe, usando quel mondo per raccontare la loro Gen Z. E, a giudicare dall'ep "My Revenge", sembra proprio siano sulla strada giusta

Francesco, Alessandro, Marco, Federico e di nuovo Federico. Cinque ragazzi nati tra il 2002 e il 2005, che però sono rimasti folgorati dagli anni '80. Insieme si chiamano Neue Ära e fanno hard rock, ispirandosi a quel decennio che tanto è stato ricco per il genere. Seppur giovanissimi, sembrano avere le idee chiare sulla strada da percorrere, almeno da quello che ci hanno raccontato.

Ciao ragazzi. Perché fate musica?

Il nostro obbiettivo è cambiare le carte in tavola per quanto riguarda la nuova scena musicale, il messaggio che vogliamo trasmettere è internazionale e rivolto soprattutto ai giovani, la categoria che ha sofferto maggiormente durante la pandemia. Come obbiettivo, infatti, abbiamo quello di riportare la gente a ballare e divertirsi. La nostra musica è un racconto di noi stessi e delle problematiche che molti come noi affrontano, raccontati però con leggerezza e ironia.

Come vi siete formati a livello artistico? 

Bene o male siamo tutti autodidatti, alcuni hanno frequentato una scuola di musica per un anno, ma niente di più. Abbiamo costruito la nostra tecnica suonando insieme dal giorno in cui abbiamo comprato gli strumenti, la nostra crescita musicale è stata purtroppo intervallata a causa della pandemia. Il grosso è uscito da noi e dalla nostra fame di riscatto attraverso il nostro strumento. Ore e ore a suonare lasciando indietro tutto il resto nelle nostre vite, e ascoltando tonnellate di dischi.

Come vi siete conosciuti? Quando avete cominciato a fare musica assieme? 

Tutto parte nel 2019, dalla foto di un basso elettrico condivisa sui social e la risposta di un amico che propone di fondare una band senza neanche possedere una chitarra, un ragazzo bravino a cantare e in cerca di nuovi amici (in sostituzione del cantante precedente, attuale chitarrista ritmico e icona della band). Da quel giorno, senza saper suonare, ci siamo messi in una cantina e abbiamo deciso di formare una band, iniziando un percorso di tre intensi anni, che non solo ha contribuito al raggiungimento della formazione attuale, ma ci ha anche insegnato a suonare, a stare su un palco e scrivere musica originale.

Come definireste la vostra musica?

I Neue Ara sono pura energia. Nel corso del tempo ci hanno dato molte etichette, provando ad associarci ad un genere preciso… ma quello di cui siamo certi, è che quando scendiamo dal palco il pubblico si è divertito con noi, ed è semplicemente il nostro unico scopo. Vogliamo regalare emozioni, far divertire le persone, farle ballare e cantare.

Quali sono i vostri ascolti e a chi vi ispirate?

I nostri modelli di riferimento sono Guns 'n' Roses, Van Halen, Mötley Crüe.

Come è nato il vostro primo ep?

Dopo un periodo difficile per la band siamo tornati in cantina a scrivere canzoni, alcune delle quali perfettamente in linea con il messaggio che volevamo portare alle persone. My Revenge è una rivincita. Una rivincita verso sé stessi, verso quello che butta giù e tutto ciò che impedisce di sognare una vita diversa dalla quale siamo abituati a vivere. My Revenge è l’espressione di una voglia di cambiamento senza versare lacrime, anzi è alzare un grido per farsi sentire, un grido di battaglia senza dimenticare di godersi il momento. L’album è una continua corsa, un prendere a morsi ogni momento, anche quelli più complicati senza prendersi toppo sul serio, senza essere troppo drammatici, raccontando con ironia minimizzando i cliché del mondo della musica.

Neue Ara dal vivo
Neue Ara dal vivo

Vi ricordate il vostro primo live?

La prima volta su un palco è stata molto importante anche se non c’era che un pugno di amici, parenti e qualche curioso. Fa molta impressione ripensare a quel concerto dopo i nostri ultimi live pieni di ragazzi che ballano, gridano, saltano e si divertono. La sensazione più bella è ricevere energia da quel tipo di pubblico, un pubblico  attivo che diventa un parte integrante dello show e che ci da la forza di “fare casino”. Non esiste nessuna barriera, quarta parete o sguardo dall’alto verso il basso tra noi e chi ci ascolta. Non esiste nessuno show senza le persone.

Progetti futuri?

 I prossimi progetti sono uscire dalla nostra città, prima per girare l'Italia, poi l'Europa e infine il mondo. Sicuramente a luglio avremo le finali regionali di Sanremo rock. (siamo stati selezionati fra i 9 finalisti su 20.000 candidati).­­­

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L'articolo Neue Ära, la vendetta dell'hard rock di Redazione è apparso su Rockit.it il 2023-03-24 16:57:00

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