I Nicoconta tra rap e Guccini

Giorgio Viganò è cresciuto con De André e Guccini e proprio per questo dice di essersi innamorato del rap, aggiungi un produttore in fissa con l'elettronica e nascono i Nicoconta. Ecco come hanno trovato questo stranissimo nome

A metà strada tra la passione per Guccini e il rap, Giorgio Viganò ha pubblicato il suo primo disco cercando di far incontrare due generi molto diversiTEMPORALE nasce così. È un disco tra urban e chitarre acustiche, con un accompagnamento elettronico aggiunto dal dj e produttore La Sape. È con lui che Giorgio suona durante il primo concerto all'Arci Bellezza di Milano, quando ancora non avevano un nome con cui presentarsi. Nella nostra chiacchierata Giorgio ci racconta come sono diventati I Nicoconta e da dove viene questo strano nome. 

Quali sono stati i primi artisti che hai ascoltato?

La mia formazione artistica fondamentalmente è stato l’ascolto dei cantautori italiani, che i miei hanno sempre ascoltato tanto. In particolare avevano una spiccata preferenza verso quelli più verbosi, più “scrittori”: Vecchioni, De André, Guccini, De Gregori. Questo protagonismo della parola nei miei ascolti è stato sicuramente il motivo per cui il rap a 11-12 anni mi ha aperto il cervello. Ho iniziato quasi da subito a replicarlo, quindi già a 12 anni scrivevo tantissime canzoni.

Quindi che generi si trovano nei tuoi brani?

Il rap è rimasto un po’ raggomitolato anche nella musica che faccio adesso. TEMPORALE, il mio primo album, uscito il 12 luglio, è un album di cantautorato che fotte con l’elettronica, grazie alla collaborazione con La Sape, che ha prodotto tutte le canzoni. In questo disco ci sono alcune tracce più sperimentali e altre che guardano con speranza verso il pop. Vorrei andare in quella direzione con le prossime canzoni, dopo che in questo primo album ho avuto bisogno anche di un po’ di oscurità per parlare di cose personalissime e fondamentali. Di base io ho un approccio letterario alle canzoni, per il resto voglio fare la musica di tuttə.

Nicoconta – foto di Giacomo Corongiu
Nicoconta – foto di Giacomo Corongiu

Quali sono i tuoi ascolti?

Io ho dei santi, che sono Dalla, De Gregori e Dargen D’Amico, e poi tanti ascolti più o meno ispiratori. Sto ascoltando molto pop ispanico.

Di cosa parla il tuo primo disco?

Sono molto orgoglioso di com’è nato TEMPORALE. È un album nato dalle canzoni che lo compongono in maniera naturale, di necessità, come un’evidenza di cui devi prendere atto: a un certo punto mi sono reso conto che scrivevo sempre di vecchi, di giovani, del tempo. Questo perché era arrivata la paura di invecchiare: avevo un po’ di anni e un po’ di guai alle spalle e l’orizzonte, per quanto lontano (si spera), iniziava a mettermi angoscia. Scrivendo TEMPORALE questo problema esistenziale l’ho superato, in particolare la canzone che mi ha risolto è stata Più vecchi. In futuro so che farò album più belli di questo, però non so a quanti potrò dire grazie come lo dico a TEMPORALE.

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Come è nato il nome I Nicoconta?

A ottobre 2022 faccio il primo live all’Arci Bellezza. Io e La Sape non avevamo mai trovato un nome d’arte a questo progetto, ma a ridosso del live dovevamo per forza tirarne fuori uno. E non ci veniva niente e niente ci soddisfaceva. Ne parlo in serata ai miei amici e il vero Nico Conta, personaggio da film di Sergio Leone, a un certo punto mi fa: “toh, ti regalo Nico Conta!” e io “ma sei sicuro di sta cosa?” e gliel’ho chiesto mille volte, ma ok. Poi in realtà abbiamo iniziato quel live senza nome, perché volevamo fare una votazione popolare e ha vinto I Nicoconta in finale con Ingegneria del Sogno, che è il titolo della prima canzone dell’album.

Progetti futuri? 

Due binari. Il primo è di portare in giro live queste canzoni, per cui stiamo lavorando a delle date in giro per l’Italia. Il secondo è sperimentare sia a livello di scrittura che a livello musicale, collaborare con persone con cui non ho mai collaborato e pubblicare singoli. Per un nuovo album organico ci sarà tempo, adesso mi diverto un po’ e vediamo dove vado a parare. E il 27 settembre esce Ti ho fatto una promessa, che si tuffa nel pop.

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L'articolo I Nicoconta tra rap e Guccini di Redazione è apparso su Rockit.it il 2024-09-24 12:14:00

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