Poison Blackout, uno e quintuplo

Arrivano da Bergamo, sono in cinque, ma se glielo chiedi ti dicono che c'è solo un membro fisso. Questa è una delle fisse dei Poison Blackout, insieme a industrial, emo e chitarre distorte

Poison Blackout – foto di LucaB Production
Poison Blackout – foto di LucaB Production

I Poison Blackout sono una band di Bergamo attiva dal 2011. Ispirati dai Nine Inch Nails adottano uno strano "modus operandi", così lo chiamano. "Federico Carbone – cantante e polistrumentista – è l'unico membro ufficiale della band", dicono. Che il resto dei componenti sia lo stesso da anni non importa. Al batterista Lorenzo Beltrami, a Lorenzo Venturelli e Chazz Shirley – i due chitarristi –, e al bassista Mattia Marcassoli non dà fastidio. È una band che mette al centro la musica, le chitarre elettriche e i distorsori. Del resto non gli importa. Sarà per questo che i loro live sono così potenti. Gli abbiamo chiesto di parlarcene, ora che è appena uscito il loro nuovo ep – Blood n' Sins –, un disco dal sound crudo ed elettronico.

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Come vi siete formati a livello artistico? 

Federico: La passione per la musica è nata un po’ per caso, grazie a colonne sonore di videogiochi, e vari video su YouTube, dove ho iniziato a scoprire la musica rock. Negli anni delle medie ho poi cominciato a studiare musica nella banda del mio paese e, spinto dal desiderio di avere una mia band, negli anni successivi ne ho fondata una. Suonavamo cover dei nostri idoli, finché il desiderio di scrivere musica originale ha preso il sopravvento.

Quando avete cominciato a fare musica assieme? 

Ognuno di noi è arrivato in un momento un po’ speciale, il chitarrista Lorenzo Venturelli è diventato un membro del gruppo dopo aver passato una serata stupenda in un locale dove eravamo andati a suonare. Io e Lorenzo Beltrami ci conosciamo dagli anni delle scuole medie, ma il nostro percorso musicale si è congiunto solo dieci anni dopo, durante le registrazioni del nostro primo disco. Gli ultimi arrivati sono Mattia – nel 2020 – e Chazz, l'anno dopo.

A che genere vi ispirate di più?

Sebbene incastonati nella sfera emo, non badiamo troppo al rispettare generi e filoni. Comanda sempre il mood del brano. Non importa se suonerà più rock o più pop, l’importante è che esprima al meglio ciò che vogliamo trasmettere. All’interno della band veniamo tutti da scuole e formazioni molto differenti, per questo ognuno – anche indirettamente – mette un po’ del suo stile all’interno della canzone.

Quali sono i vostri ascolti e a chi vi ispirate?

Chi mi conosce sa che vengo dalla scuola Linkin Park. Buona parte delle mie influenze vengono da lì, trovo che Mike Shinoda sia un artista eccezionale. La mia band preferita in assoluto invece, fonte di ispirazione inesauribile, sono i Nine Inch Nails. Altri artisti che mi ispirano ogni giorno sono Damon Albarn, Mike Patton (entrambi con relativi progetti affini), e band come Deftones, Limp Bizkit, Bring Me the Horizon e tutto quel panorama della scena alternative.

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Com è nato l'ep Blood n' Sins?

A un anno di distanza dalla nostra ultima pubblicazione, siamo tornati con un EP di tre tracce, caratterizzato da un sound che stravolge completamente i paesaggi sonori con i quali avevamo abituato i nostri fans. Ci troviamo di fronte a un muro di suoni intrisi di rabbia, uno tsunami di chitarre e suoni distorti che travolgono l'ascoltatore, immergendolo in un viaggio introspettivo.

L’identità sonora – ma anche quella grafica che ha accompagnato la pubblicazione – ricorda molto i primi anni 2000. Questo EP è un concentrato di tutte le emozioni negative assorbite durante il 2022, volutamente trasformate in musica a mo’ di terapia. È una sorta di salto nel passato e un recupero delle origini più Old School della band, dove tutto è iniziato.

Abbiamo deciso di sperimentare non solo nel sound, ma anche nelle composizioni: il brano che apre le danze è Blood n’ Sins – title track dell’EP –, tutta la stesura della strumentale è stata lasciata nelle mani di kiriomiru, nome d’arte di Lorenzo Beltrami, che debutta ufficialmente come artista, risultando produttore non solo di questo brano, ma dell’intero EP. Segue Isolation, un brano fuori dagli schemi con richiami sonori che attingono a piene mani dalla scuola industrial. Questa è l’unica composizione scritta completamente da Federico. Terzo e ultimo brano è Just a Shadow, scritto in sinergia con l’artista milanese Blastphemian, che si aggiudica il titolo di primo featuring della band. Qui ci ritroviamo immersi in un ambiente sonoro molto singolare, che accosta con totale naturalezza trap-metal, industrial e hardcore. Siamo molto fieri del risultato finale, è un lavoro studiato e coeso, dove nulla è lasciato al caso. Speriamo che possa pensarla così anche chi lo ascolterà.

I Poison Blackout live – foto di Francesco Zucchelli
I Poison Blackout live – foto di Francesco Zucchelli

Come definireste i vostri live?

Questa è stata la domanda più difficile alla quale rispondere, abbiamo cercato di metterci d’accordo per dare una risposta da band, piuttosto che vari aneddoti dei singoli. La sensazione più bella che percepiamo quando siamo sul palco è quella di sentirci vivi, è come una droga, appena finisci vorresti fare un altro concerto, e così via. Quando sei sul palco puoi scatenarti e dare tutto te stesso. Se dai energia riceverai solo energia. Ci è stato lodato più volte il fatto di performare uno show molto intenso, dove anche il pubblico diventa parte integrante dello spettacolo, cantando e pogando insieme a noi. Cerchiamo sempre di stabilire una connessione con chi ci troviamo di fronte, e quando senti la gente che canta i tuoi ritornelli, urla e applaude è un qualcosa di impagabile. 

State già lavorando a un nuovo progetto?

Nonostante il periodo sembri fermo, c’è tantissima carne al fuoco. Non vediamo l’ora di rendere noti i dettagli di tutto ciò che stiamo preparando, per questo invitiamo tutti quanti a seguirci sui nostri canali social. Durante l’anno non mancheranno ovviamente nuovi live e nuova musica!

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L'articolo Poison Blackout, uno e quintuplo di Redazione è apparso su Rockit.it il 2023-04-19 13:40:00

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