Valerio Vacca in arte Reietto, ha 31 anni, nasce a Bari e vive a Bitonto. È un cantautore e nel tempo libero lavora come sviluppatore web full-stack, ci dice: "Forse ho fatto confusione, decidete voi qual è il mio lavoro e quale il mio hobby. Penso che la musica abbia sempre fatto parte di me, ricordo che nella placenta di mamma davo i calci al pancione per darmi il ritmo, bei momenti", ricorda.
È un appassionato di film, videogames, action figures, "in altre parole, un nerd", commenta. Musicalmente si avvicina al rap all'età di 12 anni da autodidatta. Più tardi, volendosi sentire completo a livello vocale, studia privatamente canto e studia piano e chitarra. "No, non diventerò il nuovo Hendrix, mi accontento del microfono", ci dice.
Lo incontriamo per chiedergli di più sul suo progetto e scoprire cosa riserva il futuro di Reietto.
Come definiresti la tua musica?
La mia musica è sicuramente un flusso di pensieri e di coscienza, miei e di chi mi circonda, una sorta di diario segreto che rendo disponibile a tutti quando poi vanno ad ascoltare ciò che scrivo. Sono solito scrivere tutto d'un fiato, dopo che accumulo in mente mille post it immaginari con memo di ciò che mi accade o delle emozioni che provo. Sono molto emotivo e mi lascio trasportare dalla corrente di eventi che mi porta poi a sviscerare ogni mio dubbio, paura, sentimento, voglia di dire che esisto in un brano. Il mio motto? Perché tenersi dentro tutto quanto, quando puoi cantarlo fuori?
A chi si ispira la musica di Reietto?
Ascolto principalmente musica italiana, ma da un po' sto approcciandomi anche alla scena estera. Ascolto di tutto, sono un amante della musica a 360 gradi. Nomi? Italiani sicuramente Mecna (il mio preferito), Coez, Frah Quintale, Ghemon e reietto, ah ma sono io. Faccio anche qualche nome straniero così non si offende nessuno. Bruno Mars, Chris Brown, Tones and I, The Weekend, Kehlani e ovviamente Katy Perry. Sono affascinato da questi artisti e da loro traggo spesso ispirazione, ma ritengo di essere unico in quello che faccio perché tutti lo sono a loro modo. Avere degli artisti come modelli non implica volerli emulare, se non essere consapevoli del loro talento e della loro influenza sulla propria musica. reietto somiglia solo a reietto.
Briciole è il tuo ultimo singolo. Di cosa parli nel brano?
Nell’ultimo anno sono usciti quattro singoli, di cui briciole rappresenta l’ultimo lavoro uscito questo gennaio e si basa principalmente sulla capacità di non accontentarsi delle "briciole", appunto. L'indole umana di solito porta a non accontentarsi di quello che si ha ma magari per paura, molte volte, ci si perde per strada, ed è proprio quando ci si sente "cullati" che secondo me è il momento più opportuno per lanciarsi in nuove avventure. Uscire dalla zona di comfort, smettere di stare ad aspettare su di un’ipotetica scala, fermo in un punto, senza poter scendere, né salire. La vita è fatta di decisioni e sta a noi capire se decidere di muovere un passo, ed io, come racconto in briciole, essendo un tipo abbastanza determinato, mi snervo a rimanere troppo tempo fermo. Sono alla costante ricerca della felicità, come tutti del resto, ma molte volte quella felicità non arriva da sola e siamo noi che dobbiamo andarcela a prendere con tutte le nostre forze.
Dove hai portato la tua musica live?
In tanti posti! Ho alle spalle un bel background di live, principalmente in Puglia e alcune date in tutta Italia. Ho sempre fatto parte di gruppi/duo/band, quindi un bel po' di esperienze me le porto nel mio personale bagaglio di viaggio. Sicuramente le date più simpatiche sono stati i vari contest, adoro la sana competizione, anche nei giochi da tavolo odio perdere. Ovviamente non posso non citare le varie aperture a Sud Sound System, Franco126, Piotta ecc. Penso siano stati i momenti più adrenalinici per me, ed io adoro l'adrenalina. Altri eventi che ricordo piacevolmente sono l'ospitata a Casa Sanremo nel 2018 e la Milano Music Week nel 2019, dove guarda caso ho ritrovato Piotta. Com'è piccolo il mondo!
Stai lavorando al tuo primo disco?
Sì, sto lavorando al mio primo EP da solista col mio amico di avventure Charles Kendl, che cura le mie produzioni musicali. Spero di cominciare a suonare live al più presto anche come solista, il palco è la mia casa. Non vi nascondo che mi piacerebbe condividere il palco con una band, ma vedremo in corsa. Indizi sul titolo del mio primo EP? Massì, dai posso dirvi qualcosina. È un tasto della tastiera del PC, che nerd che sono!
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L'articolo Reietto: "Perché tenersi dentro tutto quanto, quando puoi cantarlo fuori?" di Redazione è apparso su Rockit.it il 2022-03-08 17:10:00
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