Il 25 novembre è la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. L'ha istituita l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1999, la data ricorda il "sacrificio" delle sorelle Mirabal, tre attiviste politiche uccise in Repubblica Dominicana nel 1960. In Italia il tema è urgente, drammaticamente attualissimo. L'omicidio di Giulia Cecchettin ha sconvolto l'opinione pubblica, ma il suo nome, purtroppo, è solo uno dei tanti tra le vittime di femminicidi. Si parla di più di 100 femminicidi nel 2023 nel nostro Paese, una cifra spaventosa.
La politica continua a latitare. Invocare la necessità di educazione e cultura del rispetto per gli uomini, come si è fatto in questi giorni, va benissimo, ma non può di certo bastare. In ogni è fondamentale vigilare che, esaurita l'onda emotiva per l'ultimo caso di cronaca nera, la questione smetta per l'ennesima volta di essere una priorità.
Sabato 25 novembre si terranno diverse manifestazioni in tutta Italia, per ricordare Giulia e tutte le altre vittime, per la fine della violenza di genere, perché i diritti delle donne siano finalmente tutelati come devono essere. A Roma ritrovo alle ore 14:30 con corteo da Circo Massimo fino a San Giovanni, a Milano appuntamento alle 11 in Largo Cairoli. E ancora Napoli, dalle 10 il corteo da piazza Vittoria a piazza del Plebiscito. E Poi Messina, Torino, Firenze, Cagliari e numerose altre città.
Mercoledì ne abbiamo parlato con Ariete. Arianna era ospite del talk organizzato da Rockit e Life Gate per la Milano Music Week (nel video sotto, in integrale), per presentare in anteprima la prima puntata della nuova stagione del nostro podcast Venticinque, di cui lei sarà protagonista (a breve vi daremo tutti i dettagli per ascoltarla). Davanti a una platea popolata da molte ragazze, la maggior parte delle quali tra i 15 e i 25 anni, dunque in un'età potenzialmente particolarmente "a rischio" per queste tematiche, Ariete ha voluto condividere questo messaggio, che vi riportiamo integralmente.
La prima cosa che voglio dire è questa: ricordatevi sempre che sul vostro corpo decidete voi, e basta. Non abbiate paura a dire di no, o a vestirvi come vi pare, a mettervi una gonna corta perché a qualcuno magari non va bene oppure perché a qualcuno per strada invece va troppo bene. Fidatevi solo di voi stesse.
C'è modo di chiedere aiuto, di parlare. Vale anche per la violenza psicologica, che è subdola e cui bisogna sempre cercare di fare caso. Fate suonare tutti i campanelli d'allarme possibile nella vostra testa. Io non mi sono mai fatta problemi a farmi accompagnare da un amico, anche solo per poche centinaia di metri, che fosse in auto, in moto, oppure a piedi. Nessuno può capire quello che prova una ragazza quando è in giro per strada da sola: quindi tu uomo, se sei un amico e ti chiedo un aiuto, lo devi fare, punto. Chiedete, non fatevi scrupoli.
Io sarò alla manifestazione di Roma, al Circo Massimo. Spero che saremo in tanti, in tutte le città. Bisogna partecipare a queste manifestazioni, è importante. Bisogna fare un cazzo di casino, è arrivato il momento. L'altro giorno (il 22 novembre, ndr) in Senato c'era una discussione sul disegno di legge sulla violenza contro le donne e l'aula era vuota. Questa discussione era già prevista in estate, quando sette animali a Palermo avevano abusato di quella che in teoria era una loro amica. Ora, giunti al punto, c'erano una manciata di persone in aula, in una sala che di norma è piena per qualsiasi stronzata.
Loro in parlamento non ci vanno, ma noi in strada ci scendiamo. È veramente tanto importante regà.
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L'articolo "Scendete in piazza, fate casino": l'appello di Ariete per la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne di Redazione è apparso su Rockit.it il 2023-11-24 15:09:00
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