Ho imparato tre cose dalla chiacchiera con SEI LA MIA VITA, collettivo casertano formato nel 2020 da Masamasa, GG AUDELA, Ucraino, Calicanto e simoo (produttore di Speranza, Izi, Barracano e altri).
La prima è che a Caserta, se un amico ti fa un regalo, puoi ringraziarlo con un bacio, un abbraccio, e dirgli anche: "uaglió, sei la mia vita". Perché funziona così: in dialetto, "Sei la mia vita" viene utilizzato per rafforzare il concetto di gratitudine nei confronti di una persona, ed è un intercalare fondamentale se vuoi esprimere entusiasmo e riconoscenza per il gesto di un altro.
La seconda è che il "basso Lazio è una realtà a parte", ma ancora devo capire bene perché. La terza cosa che ho imparato, infine, è che i casertani sono come le rondini: seguono un flusso migratorio estivo e tutti, in blocco, si spostano verso Gaeta per il mare. Anche se i pochi giorni di ferie che hai li vorresti investire per andare in Norvegia e girare il mondo, un weekend a Gaeta, se sei casertano, te lo devi fare per forza. Obbligatorio.
Proprio durante una vacanza ne "la Riccione del Sud" nasce SLMV. È stato Barracano a dare il la, anche se poi non è entrato ufficialmente nel progetto. Guardò Masamasa e gli disse: "Io e te dovremmo fare un gruppo e dovremmo chiamarci 'Sei la mia vita'".
Era il momento perfetto, in effetti. In quel periodo il giovane rapper aveva chiuso Fernando Alonso e si stava creando il giro giusto: molte persone cominciavano a frequentare lo studio a Caserta, dove Masamasa e gli altri organizzavano delle feste, nei tempi lontani in cui ci si poteva assembrare.
Alla base del collettivo c’è un circondario di gente che si riuniva fino a tardi e tutte le tracce di SLMV sono nate nella bolgia e nel divertimento di quelle serate: "Mentre gli invitati parlavano, bevevano e facevano caciara, noi lavoravamo ai pezzi. Simoo (Simone Cappuccio, classe ’92) cacciava i beat e in una trentina di minuti improvvisavamo tutti i take. Tanti dei presenti sono entrati nelle nostre canzoni, sia nelle storie scritte nei brani sia direttamente con la loro voce e i loro take", racconta Masamasa.
"All’inizio sembrava solo un karaoke trash. Per dirti, il primissimo pezzo di SLMV è stato Artisti Uniti per Caserta, sulla traccia di Artisti Uniti per l’Abruzzo", continua. Quando Simoo ha iniziato a mettere mano alle produzioni si decide di "ufficializzare" il progetto.
Così, il 19 marzo 2020 esce il primo singolo, Messaggino bomba, e nel luglio successivo il primo mixtape, SIMOO MEGAMIX VOL.1. Preludio del primo album ufficiale di SLMV, Imperfetto, cui segue Sesso Pazzo, l'ultimo EP in collaborazione con Vale LP, giovane casertana tra le nostre CBCR.
Anche stavolta, i dodici minuti totali di Sesso Pazzo sembrano una confusione di parole scritte a caso, buttate lì solo perché fanno ridere e suonano bene. In realtà sono molto di più: quelle stesse parole sono sempre accostate a confessioni, riferimenti all’amore, alla famiglia, aneddoti di vita. Così, nel complesso le tracce di SLMV fanno riflettere: come quando leggi un meme e ridi, poi ti rendi conto che ci sarebbe da piangere, butti un altro sguardo sulla realtà e impari qualcosa.
Di base, a impreziosire i testi la precisione e la giustezza dei beat e le produzioni di Simoo (che ha prodotto Speranza, Izi, Masamasa, Barracano, Giovane Feddini e altri, e che sta facendo bollire in pentola altri progetti di cui non ci vuole né può parlare).
Simone ha conosciuto Masamasa prima di tutti gli altri, quando a 13 anni andava dal cugino a registrare. Con Barracano avevano anche una crew di cui non vogliono parlarci, per non rischiare di essere trovati: "Ci ha sgamati Carlo Pastore, è già abbastanza", ridono i ragazzi, mentre mi spiegano che da quella parentesi adolescenziale hanno imparato tanto. Ne vanno fieri, sono stati bene, ma non vogliono parlarne né riesumarla, come fosse un’ex. "Perché se la rivedessi, sarebbero tarantelle", scherza Antonio aka Calicanto, 1/5 di SLMV.
Lui con la musica c’entra ancora poco: studia economia, lavora in una società di consulenza e solo grazie agli amici si è ritrovato a scrivere e a cantare. "Nel collettivo sperimentiamo un modo di fare musica differente. Non c’è niente di scritto o precostituito, ma viene tutto improvvisato. Qualunque cosa: dalla produzione, al mix, il master o la copertina. Massimo un pomeriggio e la copertina esce, dietro idee random di qualche ora. Non abbiamo un grafico, non abbiamo un concept stilistico. Improvvisiamo, e in questo modo anche chi non c’entra nulla con la musica (come me) ha la possibilità di entrare a farne parte", spiega Calicanto.
Con lui, Masamasa e Simoo c’è anche GG Audela, studente in "Editoria, comunicazione e moda" a La Statale di Milano e altro membro del collettivo. Il quinto è Antonio, aka l’Ucraino (lo chiamano così dai tempi del liceo). Anche lui studente, ma in economia, si è ritrovato per gioco in SLMV grazie a Masamasa e alla fine ne è rimasto coinvolto. "Oltre a studiare gioco alla PlayStation con Simoo, quando lui non è impegnato a fare il sosia di Eminem o il producer", scherza. E nemmeno troppo, dato che in realtà sono fortissimi alla Play e una volta hanno vinto pure un torneo di Call of Duty.
Con Sei La Mia Vita, i cinque ragazzi sono riusciti a coltivare e ad aggregare una comunità di giovani che vivono nel loro territorio: "Fare musica nel sud Italia (per di più in provincia, a Caserta) è una roba che non tutti vedono come produttiva o utile a qualcosa. Siamo ghettizzati, ma allo stesso tempo sono proprio questi i motivi per i quali esiste SLMV. In un contesto diverso non avremmo partorito mai una musica così pazza", dice Masamasa.
E continua: "Mio padre, che è un musicista anche lui, spesso mi dice: 'Quando ascolto la musica che fai con SLMV mi sembra di sentire rumore'. A me piace questa definizione, perché è vero: SLMV è come il rumore di una città. Potresti innamorarti dei singoli suoni, ma non è possibile. Perché puoi ascoltarli uno per uno: devi buttarti in mezzo al traffico".
È questa la sensazione che lascia l’ascolto di una canzone di Sei La Mia Vita: la voglia di sapere cosa stia succedendo e il perché di quel rumore, sopra i beat e dietro le parole. Non a caso, la domanda che alla fine della sessione i ragazzi si fanno sempre, quando il pezzo è chiuso, è: "'Uagliò, ma perché l’abbiamo fatto?". La risposta è sempre la stessa: "Perché ci faceva stare bene".
SLMV è un modo per esorcizzare la noia che si vive a Caserta. Una città che toglie, ma da’ anche: "Siamo molto legati alla nostra terra e viviamo degli stimoli e delle riflessioni che ci permette di fare", dicono i ragazzi. Anche se non parlano dialetto nei testi (perché non lo parlano quasi mai nemmeno nella vita, a parte Gigi, dicono per sfotterlo), Caserta è assolutamente presente nella musica che esce dal collettivo.
Anche se non ci sono reference a chissà quale cliché del napoletano che fa ridere come Pulcinella o che fa il cattivone come un criminale di Gomorra, la musica di SLMV trasuda di provincia napoletana. Anche perché, è qui che i ragazzi hanno vissuto la loro adolescenza e sono cresciuti, a meme e freestyle.
Erano tutti in gruppi diversi: "Masamasa stava con gli emarginati da centro sociale, l'Ucraino bazzicava i figli dei medici di Caserta e Calicanto andava a ballare la tekno. GG Audela, invece, era un camaleonte: "Ha frequentato qualsiasi ambiente casertano e stava sempre alla perfezione”, raccontano gli altri di lui, mentre mi mostrano una sua foto nel 2015, con i Carrera e la canotta in posa.
Anche Lil Jolie e Vale LP sono di casa e "si sono vissute SLMV come vibe sin dall’inizio", dicono i ragazzi. "Sono nostre amiche e abitano a mezz’oretta da Caserta verso Nord, in quello che noi chiamiamo il 'basso Lazio'", che è "una roba un po’ a parte", ma non abbiamo avuto il tempo di approfondire. Da dove abitano le ragazze, mezz’ora arrivi a Caserta e 45 arrivi a Napoli, quindi a quel punto ti allunghi e vivi la città: "Per loro Napoli è stata la loro adolescenza, ma ci frequentiamo e ci sentiamo spesso", raccontano.
Solo Sesso, seconda traccia su cinque di Sesso Pazzo, è il pezzo con Vale. Nato sempre nel mood che si crea nello studio a Caserta: "È entrata, ha cantato sui beat e abbiamo registrato in una sera", raccontano. E continuano: "Chi frequenta lo studio a Caserta si stupisce di quanto sia 'semplice fare una canzone'. Noi ci riuniamo durante le serate e nel mentre che facciamo festa tiriamo fuori i pensieri, li condividiamo, li esprimiamo a parole e la accrocchiamo dentro la traccia".
Così, ad esempio, nasce Notti Stellate, una delle tracce-simbolo di Sei La mia Vita: erano nell’Airbnb di un loro amico. Aveva affittato una stanza pazzesca, stile anni ’80 con una statua-tritone all’angolo e un divano in pelle, un Kamasutra sul tavolino e un letto a centro stanza enorme: "Scattammo delle foto assurde lì dentro, sembrava di essere su un set di Tinto Brass”, raccontano.
"Quella sera abbiamo registrato Notti Stellate, come il vino stupendo che avevamo bevuto a pranzo. Cresce sulle pendici dell’Etna", spiegano. Una traccia nata, come tutte le altre di SLMV, improvvisando: "Non ci interessa scrivere testi prosaici, l’importante è che suonino bene. Chi capisce, capisce".
E se non piacciono, pazienza. Sei La Mia Vita continua a fare musica in una libertà totale, che spesso non è possibile nei loro progetti personali, dove sia Masamasa, sia GG che Simoo sono più attenti e accurati. Simoo, a proposito, dice: "Quando lavoro con altri artisti devo seguire dei canoni, degli standard e delle strutture, mentre con SLMV non esistono regole. Per questo alcune cose possono risultare inascoltabili, ma è una questione di libertà". E alla libertà non si rinuncia.
---
L'articolo Sei la mia vita: Caserta, meme e freestyle di Claudia Mazziotta è apparso su Rockit.it il 2021-03-19 15:00:00
COMMENTI