Simone Vergani (in arte Simon Cole) nasce il 6 febbraio 2001 ad Alessandria, una cittadina in Piemonte. Si sta laureando in Music Business e oltre alla musica ama viaggiare, in particolare negli Stati Uniti. Si è da poco spostato da Milano (dove ha vissuto mentre faceva l'Università) di nuovo ad Alessandria. Contaminato dal pop e una scrittura emotiva, la sua formazione a livello artistico è molto ampia: da piccolino ascoltava tantissimo rap italiano oltre che alle svariate canzoni pop che sentiva alla radio in macchina, mentre la mamma lo portava a scuola. Lo incontriamo per conoscere meglio il suo progetto, in attesa del primo live.
Quando hai pubblicato la prima canzone?
Il mio primissimo brano nasce durante il periodo delle scuole medie: l'avevo scritto su un type beat per una ragazza che mi piaceva ma non l'ho mai pubblicato e non gliel'ho mai fatto sentire. Dopo quel singolo episodio non ho più fatto musica per almeno cinque anni.
Cosa ti ha fatto ricominciare?
Nell'estate del 2018 mi sono trasferito in Texas e a causa di un rapporto a distanza con una ragazza finito male mi sono sentito perso e solo; ero da poco arrivato negli USA e oltre a non parlare bene la lingua non conoscevo quasi nessuno, quindi non avevo modo di sfogarmi e tirare fuori ciò che tenevo dentro. Poi, arriva l'idea di scrivere una canzone, ispirato principalmente dagli artisti che ascoltavo in quel periodo (Blackbear, Billie Eilish, Juice WRLD e Sfera Ebbasta). Spinto dal fatto che un compagno di scuola mi aveva da poco introdotto al mondo di SoundCloud, procedo nella creazione del mio primo brano. Di come si "facesse" una canzone ne sapevo davvero poco: mi chiusi in uno sgabuzzino con delle coperte e uno smartphone per registrare le voci; seguii un tutorial trovato su YouTube per fare un velocissimo mix & master con Logic Pro X e pubblicai così il mio primo brano su SoundCloud. Iniziò tutto lì a Denton, in Texas.
Con chi collabori?
Ho collaborato con svariate persone da quando ho iniziato il mio percorso nel mondo della musica, ma al momento sono da solo.
Quali sono i tuoi ascolti?
Ascolto tantissima musica diversa e a seconda di ciò che devo fare prediligo un genere rispetto a un altro. Ad esempio, in palestra ascolto solo musica rap: Drake, Pooh Shiesty, Lil Durk, Lil Baby, Polo G, Lazza, Future, Kanye West, Lil Yachty, Post Malone e altri. Diciamo che in generale prediligo la musica americana, dal mio trasferimento in America ho smesso di ascoltare musica italiana e ho perso l'abitudine. Quando sono in viaggio o nei momenti di relax adoro ascoltare The Paper Kites, Syd Matters, Hollow Cove, Novo Amor e molti altri. Quando ho una montagna di piatti da lavare, invece, mi butto sul pop: Tate McRae, The Kid Laroi, The Weeknd, Giveon, Justin Bieber. Nel tempo libero sto anche scoprendo poco a poco la musica country e indie/folk americana, veramente due generi incredibili.
Significato complessivo di Nudi, il tuo ultimo singolo?
Nudi è un brano che adoro, ha molteplici significati. Esistono diverse chiavi di lettura per il brano e mi piace pensare che ogni persona lo ascolterà filtrandolo tramite le proprie esperienze passate, le proprie emozioni, i propri ricordi e ne assimilerà una versione unica che io non conosco e probabilmente non conoscerò mai.
Progetti futuri?
Ne ho veramente tanti! Voglio riuscire a crearmi un pubblico e a far arrivare la mia musica a più persone: credo che questa sia un po' la base di partenza, fino a che non sarò riuscito in questo primo punto non avrò la possibilità di procedere in alcun modo.
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L'articolo Simon Cole fragile e contaminato di Redazione è apparso su Rockit.it il 2022-09-19 11:35:00
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