La stagione dei festival tra rischi e grandi opportunità: parla DICE

Una nuova stagione estiva è iniziata per la musica dal vivo, con numeri in rialzo, numerose incognite e nuove energie. La piattaforma ci racconta quali sono i prossimi trend per il settore e cosa intende fare per artisti, fan e promoter

Una foto di una precedente edizione di VIVA! Festival
Una foto di una precedente edizione di VIVA! Festival
25/06/2024 - 14:33 Scritto da Redazione

Dove va la musica dal vivo? Ce lo chiediamo ogni giorno, cercando di leggere nel modo corretto l'impressionante mole di dati relativi al settore che vengono processati ogni giorno (con molti segni più nel complesso, va detto), provando a indovinare trend, cercando di muoverci tra comunicati stampa trionfali di tour sold out e segnali invece tutt'altro che positivi, ultimo tra tanti l'annullamento del tour dei Black Keys.

Il fatto è che, come sempre, la realtà è complessa. E avere tanti strumenti a disposizione di tutti non la rende più semplice, il contrario. Per questo abbiamo chiesto di fare due chiacchiere a chi il mercato dei live lo monitora ogni giorno. Dopo averlo letteralmente "trasformato". 

Fondata a Londra nel 2014, DICE è la piattaforma che più di ogni altra ha portato la rivoluzione digitale e la "disintermediazione" nella vendita di biglietti. Collabora con alcuni grandi artisti per i loro tour (Bicep, Brooklyn Mirage, Olivia Rodrigo), con festival come il Primavera Sound Festival e MI AMI Festival, con promoter e locali tra i più importanti al mondo. 

Caratteristica di DICE sin dall'esordio è però quella di supportare tutta la musica dal vivo, anche e soprattutto le realtà più piccole e periferiche. E quella di essere altamente personalizzabile per tutti i fan, che si propone di mettere al centro del processo. Una caratteristica che andrà ad accrescersi grazie a nuova features chiamata Extras (che in Italia arriverà prossimamente), che consente a chi organizza un evento di offrire, oltre al ticket, esperienze aggiuntive (pass, trasporti, etc) e ulteriori prodotti ai fan. 

Ecco quello che ci ha raccontato Marta Fantin, Director of Partnerships Italy di Dice.

Marta Fantin
Marta Fantin

Un po' di scenario per partire. Che momento è "realmente" per la musica live? 

È complicato dire quale momento sia realmente per la musica live, considerato che le variabili in corso, spesso incontrollabili, sono moltissime e siamo in un periodo storico senza eguali. Ci sono tour di artisti mainstream che stanno andando molto bene e altri che si sono dovuti ridimensionare, Festival consolidati che si trovano di fronte a nuove sfide e artisti emergenti che devono capire come imporsi in un ambiente in cui gli strumenti promozionali e le certezze cambiano in continuazione.

Voi a chi vi rivolgete?

DICE sostiene i grandi eventi, ma in questo momento si concentra soprattutto sui locali e sugli artisti indipendenti. I Fan del mercato indipendente sono fruitori più attivi di altri, ci sono alcuni fan di DICE che vanno a centinaia di numerosi spettacoli all’anno, mentre solitamente i Fan che partecipano ai grandi tour negli stadi – di artisti come Beyoncé, Taylor Swift, Harry Styles –, considerati anche i costi importanti di questi biglietti, tendono a frequentare meno spettacoli. Su DICE abbiamo eventi che costano anche meno di 10 euro o addirittura gratis. Aiutare a consigliare le persone, e farle uscire di più, è da sempre il nostro motto.

Cosa vi aspettate da quest'estate italiana per la musica live?

Tantissimi boutique Festival e rassegne su più giorni, non solo nelle città principali ma anche in nuove location. Ci arrivano decine di richieste ogni mese di nuove partnership da parte di promoter emergenti. Molti hanno lavorato all’estero e oggi tornano in Italia per organizzare, magari nel loro paese di origine, festival e serate. É bello vedere tanta nuova energia.

Quali secondo voi i festival imperdibili da noi?

Tutti i Festival presenti su DICE sono stati accuratamente selezionati ed è davvero difficile menzionarne solo alcuni. A loro abbiamo dedicato una pagina dell’App e c’è anche una guida sul nostro canale Instagram. Posso fare qualche nome diviso per genere: per gli appassionati di musica sperimentale una novità su DICE è senz’altro Lost Festival, che da quest’anno, insieme alla nuova versione di Terraforma e a Ortigia Sound System, porterà in Italia i nomi più interessanti della scena mondiale. Per l’elettronica, Polifonic che, dopo l’appuntamento milanese, tornerà sempre più grande in Puglia. Sempre in Puglia Il VIVA! Festival, con AIR, Underworld, Shygirl e tanti altri farà passare dei bei momenti a chi si troverà in Valle d’Itria quest’estate.

Uno recente che ma promette davvero bene?

Siamo molto felici del successo di Videocittà a Roma, festival in cui abbiamo creduto fin da subito, quando ci hanno presentato il progetto un paio di anni fa. Quest’anno ha una line up spettacolare che spazia dall’elettronica (Overmono, Folamour) a un pop sofisticato domestico (Bluem, Venerus, Thru Collected) fino al rap di Tommy Cash; sicuramente la sua venue, il Gazometro nella sempre incredibile cornice di Roma, è uno degli spazi che più mi ha impressionata di recente.

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Da un punto di vista delle venue l'Italia è un Paese diviso, ci sono regioni soprattutto al Sud sprovviste di strutture adeguate. I Festival, invece, riescono a "unire l'Italia"?

I Festival sono fortunatamente quasi ovunque, e da qualche anno ce ne sono di meravigliosi in zone dove magari d’inverno ci sono meno artisti di passaggio, come il Cilento, o alcune aree della Sicilia e dell’Abruzzo, e tutti con artisti fenomenali.

Dai vostri dati quali sono gli artisti che dal vivo tirano di più oggi?

Tralasciando il mondo clubbing dove storicamente l’Italia è sempre stata forte, i primi che mi vengono in mente sono sicuramente i Nu Genea, Myss Keta, Daniela Pes, Caterina Barbieri, Marta del Grandi, Lorenzo Senni, e voglio scommettere anche su Okgiorgio. Abbiamo di recente venduto anche alcune date andate benissimo all’estero di Calcutta e CCCP.

Che cosa vi "chiedono" gli artisti?

I manager, i promoter o gli artisti stessi, grazie a DICE, possono sapere da dove provengono i propri fan, che musica ascoltano, quali locali e altri artisti seguono. Questo diventa fondamentale quando si deve organizzare un tour e decidere per esempio in quali città o venue fare tappa, soprattutto all’estero. Anche grazie alla Waiting list, in caso di spettacolo sold out, l’organizzatore può vedere quante persone sono intenzionate ad acquistare un biglietto, e può decidere così di organizzare una seconda data. Abbiamo aiutato moltissimi artisti all’inizio della loro carriera a scoprire meglio il proprio pubblico, da Rosalia, nel suo primissimo concerto a Londra, fino a Bicep più di recente. In Italia stiamo collaborando sia con le major sia con etichette indipendenti, sempre con lo stesso obiettivo: lo sviluppo degli artisti. Una novità che porterà ancora più insight ai creatori è il servizio Extras che abbiamo appena lanciato In UK e USA e che presto arriverà anche in Italia, questo significa che si potrà vendere anche il merchandise ai propri fan in App.

E per pianificare date all'estero? 

Sapere che per la data zero di un’artista a Londra, i fan provengono anche da Manchester, Leeds o Berlino, aiuta l’organizzatore a pianificare le future date e ad organizzare il marketing attorno a quei territori. Oppure possiamo vedere in quali città è più ascoltato o seguito un’artista all’interno della nostra community di persone che vanno a tantissimi live, anche questo dato è fondamentale per capire le migliori città per un tour. Il nostro, a differenza di quello da streaming che potrebbe essere più passivo rispetto alla volontà di andare a un concerto, è un pubblico che ha comprato almeno un biglietto per un live e che quindi è più propenso a fuire anche la musica dal vivo. Tutti i fan di DICE li possiamo considerare Super Fan.

Il tempo dei "sold out facili" è finito?

C’è molta più scelta di eventi e si arriva molto spesso al sold out, ma con tempi differenti rispetto a qualche anno fa. Siamo in costante evoluzione, quindi è imprevedibile dire quanto durerà questa tendenza. Per quanto riguarda gli spettacoli sold out, che sono sicuramente un grande successo, ci sono altri fattori da tenere in considerazione: prima di tutto il problema del secondary ticketing, che non è cessato, anzi. I bagarini amano i sold out e possono trarre il massimo profitto grazie all’alta domanda e alla scarsa offerta. Noi da sempre lavoriamo per garantire che i biglietti siano venduti da fan a fan allo stesso prezzo e in sicurezza all’interno della nostra App. Un altro tema da tenere in considerazione è che quando uno spettacolo fa il tutto esaurito, statisticamente solo l'80% delle persone si presenta.

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Questo cosa comporta?

C'è gente che specula su questi biglietti e tenta di vederli a prezzi elevati. Ma in realtà per l’organizzatore non c’è garanzia di avere la sala piena. Direte, ma cosa importa? Intanto è sold out. Ma c’è un ecosistema che gravita attorno ai concerti: dagli sponsor, alla vendita del merch. Un 20% in meno di reale affluenza può diventare una grossa perdita in termini di consumi e visibilità. Quindi, con DICE, se qualcuno non può andare allo spettacolo esaurito, viene rimborsato e qualcun altro prende il biglietto. In questo modo, l'affluenza nei locali per uno spettacolo sold out aumenta fino al 100% e questo giova a tutti: agli artisti che fanno il tutto esaurito, ai locali e ai promoter che beneficiano di quel 20% in più di persone che comprano cibo, bevande e merch.

Meglio puntare sulle nicchie o i grandi nomi funzionano sempre?

Entrambe le strategie funzionano, ma è sicuramente importante curare tutti gli aspetti: dall’avere belle location, arricchire l'offerta con una buona proposta di cibo e drink, lavorare bene sulla comunicazione, fino a creare una comunità attorno al proprio brand.

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Diversity e inclusione: cosa fa Dice da questi punti di vista?

Lavoriamo su diversi fronti: Sulla varietà di eventi: uno dei nostri obiettivi primari è quello di includere nella nostra offerta eventi organizzati da promoter appartenenti alle minoranze che si rivolgono a uno spettro molto ampio e diversificato di comunità. Cerchiamo attivamente di creare partnership con nuove realtà e promuoverle all’interno della nostra community. Sul linguaggio: insistiamo molto sul tema del linguaggio inclusivo, le nostre comunicazioni tendenzialmente non utilizzano il maschile sovraesteso e cerchiamo sempre di trovare il modo di essere il più inclusivi possibile utilizzando forme neutre. Anche il linguaggio è in costante evoluzione e il nostro team di Fan Support raccoglie i feedback dei fan su questi temi. C'è un terzo fronte a dire il vero.

Qual è? 

Il personale DICE: l’obiettivo del dipartimento DEI interno a DICE è quello di garantire un team il più diversificato e inclusivo possibile, in tutte le funzioni. Ogni anno viene pubblicato un report sullo stato di DICE e su quali sono gli obiettivi, ed è bello vedere i risultati raggiunti. Prendendo come esempio l’Italia, la sua leadership è al femminile, ed è un caso abbastanza raro nel mondo del ticketing.

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L'articolo La stagione dei festival tra rischi e grandi opportunità: parla DICE di Redazione è apparso su Rockit.it il 2024-06-25 14:33:00

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