La notizia ha creato diverse polemiche nelle ultime ore. Il producer The Orthopedic - beat maker che ha prodotto diverse basi per molti artisti rap italiani, ne trovate alcune nell'ultimo Machete Mixtape - è stato accusato da un utente americano di usare un costruction kit della ditta polacca FatLoud senza averne la licenza. Per i neofiti: esistono dei pacchetti di loop che si possono comprare e utilizzare per produrre basi rap. Per un dj alle prime armi è la norma, per un produttore affermato no. Il problema parte quando Orthopedic ha dichiarato - con un giro di parole non chiarissmo - che in realtà quel beat è suo e che è stato pagato dalla FatLoud per produrlo, sventolando anche un contratto. Hotmc ha contattato i polacchi che hanno risposto di non aver mai lavorato con un beatmaker italiano e che il contratto è sicuramente falso.
Ora la parola va ai collettivi e agli artisti che hanno avuto a che fare con The Orthopedic. Primo a parlare è DJ Shocca, segue anche la dichiarazione ufficiale della sua Unlimited Struggle.
Innanzitutto, da producer esperto quale sei, come spiegheresti a una persona che non conosce granché l'hip hop il perché è pessimo spacciare per originale un beat fatto integralmente con una libreria di suoni?
Tutti noi producer o beatmaker (non è il caso di approfondire qui la differenza tra i due ruoli) facciamo uso di suoni per creare una strumentale, un beat. Spesso prendiamo "in prestito" dei giri di piano elettrico, di basso etc.. Si chiamano "loop" in gergo, oppure samples. Scavando nei solchi di vecchi vinili noi estraiamo piccoli frammenti di musica meravigliosa, che esprime il mood del beat che stiamo producendo. Oltre a questo, nell'hip hop moderno, si fa uso di suoni di svariate tipologie, si adoperano synth a tastiera, quindi suoni di ogni genere come trombe, sintetizzatori anni 70/80/90/00 e collezioni di suoni provenienti da diverse fonti. E qui arriviamo al punto. Un conto è servirsi di samples e suoni preconfezionati di collezioni di qualunque genere (che io personalmente aborro) per comporre in modo originale la propria creazione, mentre è tutt'altra cosa utilizzare una strumentale bella e pronta spacciandola per propria. E' uso da parte dei producers statunitensi e nella musica Pop mainstream in tutto il mondo, proporre l'idea di base del brano e far si che i collaboratori portino a termine il "lavoro sporco", ma capisci che prendere da zero una cosa già pronta e spacciarla per propria è una pratica poco corretta persino per l'hiphop, che fin dagli albori fece del "furto" di schegge sonore il proprio essere.
Da producer e da amante dell'hip hop, che cosa hai pensato quando è venuta a galla questa storia?
Non sono sicuramente il crociato di un bel cazzo, ma certe cose sono difficili da spiegare a parole. Una serie di fatti ci ha fatto quantomeno pensare. Quindi se l'accaduto risponde a verità, non mi sorprendo particolarmente. E' notorio che quando un genere raggiunge la sua maturità dal punto di vista commerciale, questo tende ad attirare personaggi che sono mossi da fini diversi da chi ha contribuito a creare quel determinato genere con amore e voglia di elevare il livello del proprio gioco. Quando i riflettori si accendono su una determinata realtà, chi prende parte al gioco all'ultimo momento è probabile sia attirato dal limelight, dalla voglia di esporsi, dalla popolarità. Mentre, al contrario, soltanto chi ama una determinata cosa, ha voglia di affiancarsi ad essa quando questa è commercialmente disastrosa. Riassumendo, ora che l'hh è alla ribalta, è facile che personaggi di tutti i tipi saltino sul vagone.
Che consigli daresti a un rapper che deve scegliersi un beatmaker oggi? Come distingui uno bravo da uno che non lo è?
Distinguo ed onoro l'originalità e la ricerca. Un successo immediato con scorciatoia non fa il bene della musica e sicuramente non il bene dell'artista stesso. Conoscete i producer con cui lavorate e/o siatene sicuri del valore. Cercate di ravvisare sincera dedizione nell'operato del beatmaker con cui vorreste lavorare, e se respirate malanimo lasciate stare. Fidatevi del vostro istinto.
Per quanto riguarda la Unlimited Struggle, cosa succederà a quegli artisti che avevano già preso e chiuso pezzi su beat di The Orthopedic, ad esempio Nex Cassel?
Non è un problema di Unltd Struggle Recordings che sia come label che come crew non ha nulla da farsi perdonare sotto il punta di vista culturale ed artistico. The Orthopedic gestirà la cosa come meglio crede. Nex Cassel ha seguito la produzione del suo album tra il Nord e la Sicilia, a Palermo. Ha curato le session con i producer presenti e tenuto uno standard elevatissimo. Il pezzo su beat di The Orthopedic è stato sviluppato a distanza per reciproci impegni. Né la mia label né Nex Cassel hanno da scusarsi in alcun modo, la condotta è ineccepibile e la schiena è, come sempre, fottutamente dritta.
Quindi quel brano resterà inserito nell'album?
Sì.
God Bless
Ecco la dichiarazione ufficiale di Unlimited Struggle
Il 1 Marzo uscirà per Unlimited Struggle Recordings il disco di Nex Cassel intitolato "Come Dio Comanda". Alla luce delle recenti vicende che stanno interessando il producer "The Orthopedic",
l'etichetta intende fare questa dichiarazione in quanto Unlimited Struggle ha tenuto fede dal giorno zero ad un profilo artistico che si è sempre contraddistinto per una profonda lealtà con noi stessi e con i nostri ascoltatori.
Sulla vicenda non vogliamo dare alcun giudizio, in quanto ancora frutto di discussione, ma ci teniamo particolarmente a comunicare la nostra voglia di vederci chiaro su questa vicenda essendone interessati in prima persona.
Nex Cassel ha lavorato a stretto contato in studio con tutti i produttori del disco "Come Dio Comanda", tranne nel caso del sopracitato "The Orthopedic" con cui ha lavorato attraverso l'uso di posta elettronica. Il disco è stato mandato in stampa ed in distribuzione già diverse settimane prima di questa polemica.
Lasciamo alla coscienza del produttore e alle sue eventuali comunicazioni la facoltà di associare la produzione musicale della traccia al proprio operato artistico, ma ci teniamo a precisare che Unlimited Struggle tutta condanna qualsiasi tipo di atteggiamento che pone i fondamenti per un "gioco sporco" con i nostri artisti e con i nostri ascoltatori.
DJ Shocca, Fid Mella, Frank Siciliano, Stokka, Big Joe, Zonta, Tony Madonia, sono solo alcuni dei produttori che negli anni hanno lavorato con noi e tutti, nessuno escluso, ha una solida gavetta durata in alcuni casi, anche 15 anni.
Ognuno di loro tiene fede ad un codice morale e prima di essere fedele con i propri ascoltatori lo è con se stesso e con la propria musica, per offrire a tutti voi che ci ascoltate musica Onesta.
Unlimited Struggle Crew
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L'articolo Dj Shocca Vs. The Orthopedic di Marta Blumi Tripodi è apparso su Rockit.it il 2013-02-21 00:00:00
COMMENTI (7)
Io penso abbia ragione Nitro 1 lo ha ammesso 2 nella base c'è comunque sia qualcosa di diverso quindi non capisco la polemica. Sono risorta ora a commentare XD
Io robo, tu rubi, egli ruba... che musica di merda l'hip hop o rap o come volete voi, parassiti griffati e arroganti...
Dove lo senti che è uguale?
Scusa ma dove lo senti che è uguale?
Scusa ma dove lo senti che è uguale?
wise words
e di sto ritornello che è uguale a quello di "Real Classic Shit" e che è uscito tre anni prima che dicono?
youtube.com/watch?v=NSgea_W…