Tredici Pietro tra tredici anni sarà: "Vivo, e starà da Dio", spera. Ma anche sarà: "Padre, attore, entrepreneur, cantante, bachelor e con una double degree. Quelle cose che succedono ai rapper dopo i 35 anni, insomma", che ridere. E così ci salutiamo, alla fine di un'ora di chiacchiere (trovate la video intervista sul nostro canale Twitch) in cui Pietro Morandi scopre il suo essere ironico, piacevolmente prolisso, pacato, sereno.
Ascoltarlo è curioso: gesticola come fosse un prestigiatore e ti tocca il braccio per farti capire un concetto; tira su gli occhiali di tanto in tanto; è molto simpatico, ed empatico. Vorrà riprendere a studiare all'Università, facoltà di storia (è un "appassionato di Medioevo", dice). Sa parlare più degli altri che di se stesso, però: "La musica che faccio parla al posto delle mie parole e sarà musica da urlare insieme", infatti.
Solito posto, Soliti guai, il suo terzo album, è il completamento di X Questa Notte, le 5 tracce (interamente prodotte da Andry the Hitmaker con i featuring di Mecna, Nayt e Giaime, ndr) che raccontavano la quarantena, le distanze, la solitudine. E che integrano e ampliano il loro significato con il singolo Come se fossi andato via e due tracce inedite. Barre che spaccano, dedicate alla comitiva e ai luoghi con cui è cresciuto, a due passi da Bologna. E anche molto a se stesso, alla sua storia, agli spicchi di fragilità che assalgono quando si è lontani e immersi nei propri pensieri.
Da quel solito posto a quei soliti guai, dal trasferimento a Milano al processo di scrittura dei brani, fino a uno sguardo sul futuro: l'intervista a Tredici Pietro, uno tra rapper più interessanti della nuova generazione, è sul nostro RockitMag. A qualche settimana dal MI AMI Festival il 28 maggio.
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L'articolo I soliti posti e i soliti guai di Tredici Pietro di Claudia Mazziotta è apparso su Rockit.it il 2022-05-10 11:45:00
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