Bemma è Luca Verde, classe 1992. È uno di quei ragazzini che marinava la scuola alle superiori per suonare la batteria tutta la mattina. In quegli anni faceva metal, ma poco dopo ha scoperto la dubstep. Da allora i ritmi della musica elettronica e le battaglie laser dei synth gli sono entrate sottopelle. Ma nel caso di Bemma i portoni si aprono anche senza bisogno di chiudere le porte, anzi continuano ad aprirsene ancora. Suona ancora nei Deisler, la band metal con cui suonava alle superiori, e ha trovato pure il tempo di fondare Mona Muerta, collettivo hip hop pugliese, la regione dove vive. Il suo nuovo esperimento è il singolo Fyah Town, una fusione di dub e reggae composta insieme a Notti Fyah. Abbiamo incontrato Bemma per farci raccontare come mantenere sempre la dubstep come filo rosso tra così tanti generi e progetti.
Come hai scoperto la passione per la musica?
Il mio percorso musicale è iniziato in tenera età, mentre giocavo a videogiochi o guardavo film. Le prime cose che notavo e mi affascinavano erano le colonne sonore, che cercavo di riprodurre col pianoforte che avevo a casa. Inizio a suonare a 14 anni, quando entro come batterista in una band metal/hardcore di nome Deisler. Ho imparato a suonare da autodidatta. Durante i primi anni delle superiori facevo finta di entrare a scuola per poi scappare in garage, dove tenevo la batteria. Mentre i miei genitori erano via per lavoro, passavo tutta la mattinata chiuso li dentro con le cuffie a suonare i brani dei miei artisti preferiti. Con i Deisler – band ancora all'attivo – abbiamo girato per tutta Italia portando la nostra musica, rilasciando diversi ep e videoclip musicali. Abbiamo anche aperto i concerti di artisti affermati della nostra scena.
A 21 anni scopro la produzione di musica digitale e mi si apre un mondo. Comincio a produrre dubstep, genere che tutt'ora pratico. Nel 2017, in parallelo ai miei lavori dub, formo un collettivo hip hop di nome Mona Muerta, del quale sono il produttore principale. Scrivo anche dei testi su molte basi, arrangiando la mia voce e rilasciando diversi album ed ep.
Con quali musicisti preferisci collaborare?
Mi piace collaborare con artisti che abbiano la mia stessa visione e che possano capire e apprezzare il mio genere musicale. La musica dubstep è sempre andata forte e non è mai morta, anzi, negli ultimi anni è in crescita e si evolve sempre più! In Italia meno, visto che qui il mercato sembra puntarsi sugli stessi stili, dando poco spazio a generi diversi.
Quali sono i tuoi ascolti?
Avendo bazzicato più generi e quindi più ascolti, sono tanti gli artisti a cui mi ispiro. Da Skrillex a Moby, dai Rancid ai Bring Me The Horizon, da Mozart fino a $uicideboy$ e Ghostemane. Potrei continuare all'infinito. Insomma c'è spazio per tutto nella mia testa ahaha.
Cosa hai voluto raccontare con il tuo nuovo singolo?
Il mio ultimo singolo si chiama Fyah Town. È un brano prodotto da me, compreso mix e master, con sonorità dubstep e reggae in collaborazione con Notti Fyah, amico e cantante dancehall e rap, sempre delle mie zone. Nel brano vogliamo raccontare quanto siamo a nostro agio nel fare quello che facciamo, senza pensare alla musica di tendenza, alle marche e alle apparenze. Insomma ci basta fare questo e spingerlo, cercando di farlo arrivare alle orecchie di tutti. Ci piace e ci fa stare bene, come si rispecchia anche in tutti i miei ricordi live. Ogni concerto è speciale a modo suo. Porto tutto con me nel mio bagaglio.
Come immagini il futuro del tuo progetto?
Il mio futuro lo vedo in crescita, l'obbiettivo finale è portare la mia roba in tutto il mondo, specie dove viene praticato il mio genere (UK, USA, per citarne dei luoghi). Lavoro duro, dormo su un divano nel mio studio perché appena ho l'occasione di mettermi sui programmi e produrre musica non faccio altro!
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L'articolo Tutta la dubstep di Bemma di Redazione è apparso su Rockit.it il 2024-02-26 12:03:00
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