Artemide Pititto e Fabio Gallozzi hanno formato La follia di Boedo a inizio anno. Esordiscono con Libera, un brano disco funk "per tutte le donne che si trovano intrappolate in situazioni tossiche". Artemide è di origine siciliana, Weiners – moniker di Fabio – viene da Napoli. Ora vivono entrambi a Milano, la loro città-base, dove si sono conosciuti.
La voce di Artemide e il basso di Weiners si lasciano influenzare da progressive rock, musica latina, cantautorato pop, dance, funk e "una varietà di generi musicali e artisti che spaziano tra diversi decenni e culture". Non vedono l'ora di farci sentire la miscela di generi a cui lavorano per la maggior parte del loro tempo. Ma per ora ci raccontano come è nata questa follia.
Come vi siete formati a livello artistico?
Artemide: Io ho una formazione musicale accademica. Il cantautorato italiano è sempre stato la mia maggiore influenza nella scrittura e nella composizione dei suoi brani.
Weiners: Ho studiato basso elettrico a Napoli e a Milano intraprendendo il percorso di produzione musicale del NAM. Ho partecipato a importanti contest come Castrocaro, Giffoni e Saint-Vincent, proponendo musica pop inedita. Questo è un percorso che ho continuato a seguire prima sotto il suo nome artistico e poi immergendomi completamente nel duo La follia di Boedo.
In questo modo, abbiamo entrambi acquisito una solida formazione musicale e un'esperienza significativa nel panorama musicale italiano. La nostra passione per la musica e il desiderio di esplorare nuovi orizzonti ci hanno portato a collaborare insieme in questo progetto.
Quando vi siete incontrati?
Abbiamo avuto il piacere di incontrarci a marzo 2023 attraverso un sito dedicato ai musicisti. È stato un incontro fortuito che ci ha permesso di unire le nostre passioni e creare insieme come La follia di Boedo.
Di cosa parlate nelle vostre canzoni?
Parliamo di esperienze di vita, emozioni profonde e riflessioni sulla società, cercando di trasmettere un messaggio autentico attraverso le nostre parole e melodie. La nostra musica è un invito a esplorare le sfumature dell'esistenza, abbracciando la varietà di sentimenti che caratterizzano il percorso umano.
Quali sono i vostri ascolti?
Prendiamo ispirazione sia dalle formazioni contemporanee per le sonorità innovative, sia dai grandi autori del passato per le tematiche. Questa combinazione si riflette nel nostro stile. Durante il processo di creazione ci immergiamo in una varietà di generi musicali e artisti che spaziano tra diversi decenni e culture. Ci piace ascoltare le sonorità progressive dei Dream Theater, ma allo stesso tempo ammiriamo artisti come Pino Daniele, La rappresentante di lista, Incognito e persino la musica latina. Siamo affascinati dalla diversità dei generi musicali e dalle sfumature sonore che portano con sé.
Quando mettiamo in riproduzione una playlist creata dall'algoritmo su piattaforme di streaming notiamo che i brani saltano da uno all'altro, apparentemente molto distanti tra loro per genere e anno di pubblicazione. Anche le nostre ispirazioni spaziano tra generi e periodi diversi, ma troviamo un filo conduttore nella profondità delle tematiche affrontate, che esplorano le esperienze umane e sociali.
Qual è il significato di Libera?
Libera ha un significato molto profondo per noi: un grido per tutte le donne che si trovano intrappolate in situazioni tossiche. Affrontiamo la realtà delle donne e ci sforziamo di offrire un piccolo contributo attraverso la musica. Libera è un invito all'emancipazione e all'autodeterminazione, incoraggiando le donne a liberarsi dalle catene che limitano la loro libertà e autostima. Il brano esplora temi di forza, resilienza e speranza, e speriamo possa risuonare nelle vite di molte persone.
Abbiamo cercato di canalizzare le nostre esperienze personali e quelle delle donne che ci circondano per creare un brano con un messaggio universale. Siamo grati per l'energia che abbiamo ricevuto durante la creazione del brano e per l'opportunità di condividere la nostra musica con il mondo.
Avete già suonato live?
Abbiamo avuto l'opportunità di esibirsi su palchi di diverse dimensioni, sia in grandi eventi, sia in contesti più intimi. Sui palchi grandi abbiamo avvertito un'energia travolgente dal pubblico. Suonare di fronte a una folla entusiasta che canta insieme a noi è un'esperienza che ci ha resi felici e grati. La sensazione di connettersi con un pubblico numeroso è unica ma d'altra parte i concerti più piccoli ci hanno permesso di sperimentare un'atmosfera speciale. La vicinanza con il pubblico ha creato un'interazione più personale. Abbiamo sentito ogni sussurro, applauso e manifestazione d'affetto. Si era creata una connessione profonda con chi era presente.
Progetti futuri?
La prossima stagione sarà un momento di crescita e rivelazione per noi. Non vediamo l'ora di condividere nuovi brani che abbiamo scritto e che stanno aspettando di essere rivelati. Stiamo già pianificando concerti che ci porteranno in diverse località, desiderosi di far arrivare la nostra musica ovunque.
Stiamo lavorando instancabilmente anche alla creazione di nuove composizioni, cercando di catturare le sfumature delle emozioni attraverso melodie e testi. Vogliamo offrire al nostro pubblico una continua evoluzione artistica e nuove esperienze musicali da vivere insieme a noi.
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L'articolo Tutti i generi di Boedo di Redazione è apparso su Rockit.it il 2023-08-30 16:26:00
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