Venerus: un mago non svela mai i suoi trucchi

Dunque, per scoprire cosa succederà in tour dovrete esserci. A un giorno dalla data sold out di Milano per il MI MANCHI (qui tutte le info), il musicista racconta come sta andando quest’estate di live, tra allineamenti strani e incidenti stradali. Ospiti a sorpresa, ma soprattutto “Magica Musica"

Venerus, Magica Musica tour - Stupinigi Sonic Park - 1 luglio 2021 - foto di Alessandro Bosio
Venerus, Magica Musica tour - Stupinigi Sonic Park - 1 luglio 2021 - foto di Alessandro Bosio

Venerus è in treno quando ci sentiamo. È in tour: sta tornando a Milano da Marina di Camerota, l’ultimo luogo dove ha portato la sua Magica Musica, mi immagino nell’atmosfera estiva della Puglia, con quelle lucine serali in tinta con l’incanto di un concerto come il suo.

Domani Andrea sarà a Milano al Castello Sforzesco, per la rassegna M̶I̶ ̶A̶M̶I̶  MI MANCHI. Sold out da quasi subito, perciò non ci saranno biglietti in cassa. A proposito, alcune info importanti: le porte apriranno alle ore 20:00 (e vi consigliamo di presentarvi almeno 45 minuti prima delle 21, per prendere posto); all'ingresso sarà misurata la febbre (se avete sintomi riconducibili al Covid, vi preghiamo di stare a casa). "Al concerto è obbligatorio stare seduti, ma non temete: la magia sarà seduta con voi", si legge da un post sul profilo IG del MI AMI Festival.

La data del MI MANCHI è sold out, come molte altre date del tour. Che sta andando benissimo, dice: "Le sensazioni sono tutte positive. Ovviamente ci sono delle limitazioni, ma è bello lo stesso. Il Meeting del Mare di Camerota normalmente ospita fino a 20.000 persone. Noi eravamo 700".

"Ma il pubblico ha voglia di vivere la musica assieme, e io ho sentito un’empatia molto forte. Le limitazioni e le precauzioni non stanno minando la nostra energia e l’entusiasmo di tornare a suonare su un palco", dice, mentre la linea va e viene dalle gallerie lungo il tragitto dei binari. "Non so se si percepisce la stessa energia di sempre, però non ci manca nulla", e parla al plurale, perché in viaggio con lui ci sono 11 persone.

Venerus, Magica Musica tour - Stupinigi Sonic Park - 1 luglio 2021 - foto di Alessandro Bosio
Venerus, Magica Musica tour - Stupinigi Sonic Park - 1 luglio 2021 - foto di Alessandro Bosio

"Una famiglia allargata", la chiama. E tornando a quello che succede durante il live, Venerus dice: "Bisogna rimanere seduti. Anche se in alcuni momenti, per alcune canzoni, viene da alzarsi in piedi. È un po' una 'contraccezione dell’entusiasmo', ma noi non ci sentiamo privati di nulla. Spero, credo, sia lo stesso per il pubblico".

"Non ho un confronto diretto con altri colleghi o colleghe", spiega Andrea. Perché spesso è un lupo solitario: soprattutto quando entra in tour sta per i fatti suoi, vive in funzione dei concerti e basta. Cerca un confronto solo con chi è in viaggio e vive il tour con lui: "Mi confronto con le persone che lavorano con me e stiamo avendo tutti questa sensazione: cioè che stiamo portando in giro una fiammella di positività essenziale e indispensabile per le persone. Per tutti noi".

In questa estate strana di ripresa, di confusione, ancora di paura, ma allo stesso tempo di voglia di riprendere a vivere come ci viene più naturale, ci sono stati una serie di accadimenti "belli, che mi hanno fatto sentire che stavo facendo le cose giuste, come dovevo", dice Venerus. Come quando, la prima data del tour a Stupinigi (TO), il suo maestro di pianoforte si è presentato con sua moglie arrivando dal pubblico: "Ma sai che questo è il primo posto dove ho portato Rossella, appena conosciuti?", gli aveva detto.

Venerus, Magica Musica tour - Stupinigi Sonic Park - 1 luglio 2021 - foto di Alessandro Bosio
Venerus, Magica Musica tour - Stupinigi Sonic Park - 1 luglio 2021 - foto di Alessandro Bosio

"Il primo concerto che facevamo insieme avveniva nello stesso luogo in cui lui era stato con sua moglie per la prima volta", commenta Venerus. Una serie di allineamenti strani, quelle situazioni in cui per un attimo di rendi conto di essere al momento giusto nel posto giusto: "Mi ha commosso quel momento, ma ce ne sono stati altri. Ho portato il mio maestro di pianoforte con me per alcune date, perché ho voluto dargli indietro un po' di quello che lui sta dando e ha dato a me in questi anni di lavoro insieme", dice. E io percepisco l'umanità di quest'artista che potrebbe essere un'amico o un fratello, che grande.

Mentre viaggiavano in Puglia (vicino Gravina, ndr), invece, la "famiglia allargata" di Venerus ha avuto un incidente, per fortuna non davvero problematico: "Ci trovavamo nel posto più simile a un deserto che abbia mai visto nella mia vita. Pensavo: 'E se ci si fermasse qui la macchina?'".

Proprio in quel momento una signora ha fatto un sorpasso azzardato al loro furgone: "Eravamo in curva e ci siamo completamente decentrati. Fino a bloccarci fuori strada, in questo deserto, in questa specie di California nella Puglia, sotto il sole cocente", racconta. "Per fortuna niente di grave, tutti bene, e abbiamo pure festeggiato questo evento per smorzare l’energia negativa", sento che sorride dall’altra parte del telefono.

Venerus - MI AMI Festival 2019 -  foto di Enrico Rassu
Venerus - MI AMI Festival 2019 - foto di Enrico Rassu

Domani Venerus sarà sul palco del MI MANCHI per l’Estate Sforzesca, e io provo a rubargli di bocca qualche anticipazione sulla scaletta o gli ospiti che ci saranno. Ma lui non si fa fregare: "Il mago non svela mai i suoi trucchi", dice, "poi, che senso ha venire al concerto se si sa tutto prima?". E ha ragione. Vedremo domani cosa succederà.

Sicuramente gli ospiti saranno tanti (Frah Quintale, Calibro 35, Rkomi e Gemitaiz, MACE?), e "anche sul palco saremo in parecchi", dice. C’è il trio storico di Venerus: la band formata da Danilo Menna alla batteria e Vittorio Gervasi al sax. Poi, Danny Bronzini alla chitarra, al basso e contrabasso Andrea Colicchia, e Arya Delgado ai cori. "C’è anche un mio amico storico con cui vivevo a Londra, Filippo Cimassi. Un rumorista abbastanza progressive che fa un po’ di tutto".

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Delle date passate, quella di Melpignano (in provincia di Lecce, ndr) è stata "una cosa speciale": "Eravamo in una location pazzesca nella profonda Puglia, in un paesaggio lunare. Abbiamo suonato nella piazza di un villaggio di pietra, davanti una chiesa bellissima. Sembrava un posto disabitato, ma la sera si è riempito di persone. Faceva un caldo piacevole. Io, poi, sono un fan della Puglia. Mi ha sempre regalato tante emozioni. È un pubblico molto speciale per me", dice Venerus.

Che è curioso di Napoli, dove non ha mai suonato: "Lo so, è assurdo, ma non ci sono mai stato! Mi ero ripromesso che sarei andato lì per la prima volta con la mia musica. Ho aspettato con ansia questo momento, perché la data non arrivava mai. Finalmente quest’estate ci vado e non vedo l’ora".

Le gallerie cominciano a sottrarmi definitivamente alla voce di Andrea, segno nefasto che forse è il momento di salutarci. Tanto ci vediamo domani a Milano, in giro per l’Italia. In giro a portare Magica Musica e altri incanti.

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L'articolo Venerus: un mago non svela mai i suoi trucchi di Claudia Mazziotta è apparso su Rockit.it il 2021-07-28 14:30:00

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