ZEUS! - via Mail, 10-09-2010

I due suonano in molte band - tra le più conosciute Calibro 35 e Il Genio ma ce ne sono parecchie altre - e nonostante i tanti impegni sono riusciti a partecipare ugualmente a tutti i principali festival estivi della penisola, oltre a registrare un disco che stranamente - per intenderci: loro si definiscono schizo-progressive-punk-noise - ha fatto breccia anche al di fuori delle nicchie metallare. Il caso Zeus! andava osservato e analizzato a dovere. L'intervista di Stefano Fanti.



Come nasce Zeus!?
Paolo: Zeus! nasce ufficialmente nel marzo 2009, quando, un giorno come tanti, mentre andavamo alla consueta messa nera del mercoledì, abbiamo trovato nella Lamborghini, scivolato proprio lì, sotto il sedile in coccodrillo, un vecchissimo blu ray disc di Giorgio Gaslini del 1929... Dopo aver schiacciato play ci siamo guardati negli occhi e ci siamo detti: "hey! questa merda è una fottutissima bomba!". Solo in quel momento abbiamo capito che non potevamo più tenerci dentro tutti quei segreti e quella polvere da sparo. Da quel giorno, il mondo non è più stato lo stesso.

Avete partecipato a praticamente tutti i festival primavera/estate della penisola. Concerti memorabili? Frangenti particolarmente assurdi?
P: Mah ti dirò, la prerogativa di questo ambizioso progetto è quella di viverne ogni singolo istante come "particolare" ...ogni incontro, ogni concerto, ogni nota deve essere "memorabile", perchè vedi, il carburante di Zeus! sono le mozioni, anzi l'emozioni. Ma giusto per citarne uno su tutti: particolarmente assurdo fu quando, dopo una luccicante performance al "Compro Oro Pagamento in Contanti Festival" ci pagarono con delle otturazioni a 24k ...che però solo dopo scoprimmo essere di ripiene cioccolata.

Rimanendo sui festival: avete partecipato anche al MI ODI, la sera prima, Luca, eri al San Siro con i Calibro 35 in apertura a Muse. Nell'ordine: com'è San Siro? Come sono i Muse? Ma soprattutto, come riuscite far convivere i vostri tanti gruppi?
Luca: Beh, sarei un coglione se volessi fare l'alternativo e dicessi che suonare a San Siro non mi ha fatto nessun effetto. L'aspetto più evidente è stata la reazione del mio vicinato, ho finalmente guadagnato il rispetto del quartiere. Riguardo i Muse, ho notato che il loro desiderio nascosto é di essere un gruppo metal. Durante il loro concerto sono partiti 4-5 volte con dei riffoni metallari a caso, 8 battute e spiattatone finale. Io ho apprezzato. E poi non mi piace sparare sulla croce rossa. Anche se devo dire che l'impiego di mezzi, persone, soldi e camion mobilitati per il loro tour é probabilmente fra i principali responsabili dello scioglimento dei ghiacci. Coniugare progetti musicali diversi tra loro invece non é mai stato un problema e non dovrebbe esserlo, così come, più in generale, mi sembra sano riuscire a rapportarsi con diverse tipologie di ambienti e persone. Anche se poi certamente ci sono habitat e individui più congeniali a noi rispetto ad altri. Se poi si parla di come facciamo a incastrare tutto, beh allora la questione é un po' più complicata.
P: Non ho mai suonato a San Siro... ma adesso che mi ci fai pensare, portare i concerti negli stadi è una grande idea. Certamente i Muse possono avere effetti lassativi, ma per capire e quantificare davvero le loro proprietà evacuanti bisognerà attendere che Luciano Onder ne parli su Medicina 33. E comunque il segreto per coniugare Zeus! con tutto il resto richiede l'utilizzo di un'astutissima invenzione di Nostro Signore: il parto gemellare. Grazie quindi ai nostri fratelli gemelli possiamo turare le lacune e raddoppiare gl'introiti, per poi ridividerli per quattro.

Se con la pistola alla tempia dovessero obbligarvi a scegliere un gruppo tra quelli in cui suonate, quale sarebbe?
P: Ehi amico, noi con la pistola alla tempia ci viviamo tutti i santi giorni del cazzo! Respiriamo tensione 24 ore su 24. Per sbrogliare questa, come qualsiasi altra pelosa questione, Zeus! adotta un solo grande criterio. Un criterio che comincia con Denaro e finisce con Donne. Tra il bianco e il nero, noi compriamo oro.
L: Nel mio caso dipende dal calibro della pistola che mi preme sulla tempia...

Ancora sui festival: fatemi la line up per un festival a cui andreste di sicuro, 5 gruppi italiani e 5 stranieri.
L: Allora, i 5 gruppi italiani: Zeus!, Calibro 35, Transgender, Pixel Johnson e Craxi. Poi farei piazzare uno schermo gigante davanti al palco in cui c'é la ripresa in tempo reale dei concerti, così potrei fare da spettatore oltre che da suonatore. I 5 gruppi esteri non verrebbero invitati a causa dell'ingente spesa per il megaschermo di fronte al palco.
P: Difficile sceglier solo 5 gruppi, ne rimarrebbero fuori troppi a parità di tiro e la mia risaputa onestà intellettuale non me lo permette. Però mi sarebbe piaciuto molto suonare con Mario Merola e Jesus Christ Allin.

Oltre ad una buona dose di Lightning Bolt e naturalmente di jazzcore, sento negli Zeus! certe influenze powerviolence/grindcore statunitensi: dagli Spazz, ai Man is the bastard, ai Locust. Ci ho preso?
L: Ti dirò la verità: il disco di Zeus! non è altro che il "White album" suonato al contrario. Se allora i Beatles avessero pubblicato quel disco nella maniera in cui lo presentiamo noi oggi, la storia della musica degli ultimi 40 anni sarebbe completamente diversa. E Piero Scaruffi non avrebbe aperto il suo sito.
P: Purtroppo non conosciamo minimamente né le band, né questi strani generi che hai citato… jazzché? Noi altri conosciamo un solo genere, quello Bello. Zeus! è venuto sù a pane e rumore rosa… poi sì, magari qualche passacaglia ogni tanto (naturalmente prima che venisse monopolizzata dalla musica colta) e perché no, per calamitare un pò di grinta, il buon vecchio Rock ci dà sempre la carica giusta! Quindi alle volte, prima di una bella scazzottata, i Celtic Frost possono aiutare il gnocco ad arrivare con maggior accuratezza alla faccia.

Il disco d'esordio è uscito in cd e vinile coprodotto da molte ottime realtà indipendenti. Come vi siete interfacciati con tutte queste etichette? E come mai prima il cd e molto dopo il vinile?
P: Come diceva il vecchio George W., "è incredibile quante cose si possono fare da casa!". Ed eccoci a mingere decine di centinaia di migliaia di mail su questa fantastica piattaforma chiamata internet, come tanti messaggi in bottiglie indirizzate là, al cuore della gente... la gente di un certo tipo. Ma la realtà ha superato la fantasia, perché ora ci troviamo con 6 tra le più rispettabili etichette di tutto lo stivale… ma che dico "stivale", per una volta possiamo essere orgogliosi di chiamarlo col suo vero nome, Italy! Ora l'evento discografico del secolo lascerà tutti senza sentimenti il 14 ottobre 2010 e sarà servito su cd con distribuzione Venus. Poco dopo (in realtà speriamo consecutivamente) si affaccerà sul mondo anche la versione in vinile+cd e quel giorno tutte le guerre cesseranno.

Cosa fate per campare oltre ai musicisti?
L: Da gennaio i miei unici introiti provengono dalla musica. Prima, sia io che Paolo leggevamo i contatori di luce, acqua e gas. Conservo comunque la cassetta coi miei attrezzi da lavoro, non si sa mai.
P: Gestisco un mobilificio low cost che abbatte i prezzi grazie al recupero di bare usate... inspiegabilmente però, l'attività non raggiunge il successo sperato, quindi arrotondo come lanciatore di coltelli di plastica.

I titoli dei pezzi sono notevoli e mi piacerebe saperne di più. Uno su tutti, Giacomo Leopardi. Perchè?
L: In realtà i titoli dei pezzi non hanno alcun riferimento coi pezzi stessi. La nostra musica non vuole essere didascalica, per quanto possa a volte avere un potenziale da colonna sonora. Cioé, non volevamo far finta di aver scritto Giacomo Leopardi pensando a lui. Oltretutto Paolo ha fatto l'agraria e dubito che sappia chi é Giacomo Leopardi. Però se sulla scaletta leggo "Grindmaster Flesh" so dove devo mettere le dita sul manico dopo che Paolo ha fatto one two three four.
P: Come ha appena detto Luca, ho fatto l'agraria. Questo mi permette di scindere tra terreno e ultra-terreno e perciò, attraverso i titoli delle nostre canzoni, di poter gettare dei ponti tra Zeus! e le persone comuni, quelle di tutti i giorni.

Quali sono i vostri eroi? Persone che, in qualche modo, hanno lasciato il segno.
L: Se penso a gente che ha lasciato il segno su di me influenzando il mio modo di pensare farei solo dei nomi sconosciuti ai più, o comunque non riuscirei a ripartire le influenze in punti percentuale. Però il mio disco preferito dei Converge é "No Heroes".
P: I mie eroi sono laggiù, nella strada…ma anche lassù, in the sky (with King Diamond)!

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L'articolo ZEUS! - via Mail, 10-09-2010 di Stefano Fanti è apparso su Rockit.it il 2010-09-13 00:00:00

COMMENTI (2)

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  • youwinimstupid 14 anni fa Rispondi

    Oltreutto la censura di Giorello sulla domanda "quanto fanno cagare i Muse" è inaccettabile eh.

  • youwinimstupid 14 anni fa Rispondi

    i Locust (che poi mai hanno fatto powerviolence, se non nel primo split coi MITB) e gli stessi MITB dove ce li hai sentiti? Sembra che siano nomi tirati fuori per impressionare i due interlocutori con un namedropping da "ehy, abbiamo lo stesso background". E infatti mi sa che la loro risposta tendeva a prenderti bonariamente per i fondelli, come un pò tutta l'intervista...ma forse è na mia impressione eh, d'altronde se te ci senti i MITB e i Locust io ci sento che ti han preso per il culo, viva il mondo perchè è vario e viva gli zeus che se non suonavano in alcuni progetti che rockit spinge non ve li sareste mai inculati.