(Gli Ovo)
"Bruno, è un onore fare a te la mia prima (e forse anche ultima?) intervista! Spero ti diverta, sono davvero mie curiosità nei tuoi confronti. Allora, ecco qui 20 domande sparse". Lui è Bruno Dorella, fondatore dell'etichetta Bar la muerte, membro degli Ovo, Ronin e Bachi Da Pietra, uno dei maggiori punti di riferimento per la musica indipendente italiana. A scrivere, invece, è Massimo Pupillo degli Zu, altro caposaldo della scena sperimentale del Belpaese. Entrambi in giro da più di una decade, sono due dei nomi più attesi del MI ODI. Gli abbiamo chiesto di farsi una chiacchierata.
Partiamo da una questione fondamentale: qual è il problema della AS Roma secondo te?
L'ambiente, da sempre.
Ci racconti un po' della vicenda Bar la muerte vs. SIAE?
Ero in tour con gli OvO, ci ferma la Finanza, 250 dischi degli OvO pubblicati dalla Load (che ovviamente, essendo americana, non ha idea di cosa sia il bollino SIAE, né lo capirebbe) senza bollino SIAE. Dischi sequestrati, processo penale, chiesti dal PM 6 mesi di reclusione e 6000 euro di multa. Ho dovuto prendere un avvocato e pagarlo, aspettare 2 anni durante i quali ho dovuto lavorare a basso profilo nell'attesa di questa possibile stangata, poi invece ho vinto il processo, ma non mi hanno ancora ridato i dischi. Per fare il processo ho dovuto anche cancellare un tour americano degli OvO... I bollini esistono solo in Italia, Portogallo e Romania, nel resto d'Europa si paga solo una tassa alla stampa del cd e finisce lì... Ora voglio riprendere a pubblicare dischi, è un po' come una droga...
Confessa un tuo "guilty pleasure" musicale, qualcosa che non ti dovrebbe piacere ma invece ti piace eccome. C'è sempre. Io in questo momento ho "American Boy" di Estelle.
Io e te siamo in sintonia. "American Boy" è talmente fantastica da non essere nemmeno un guilty pleasure. Tra i miei GP potrei citare Smiths e Big Country...
Dopo tanti anni, quali conclusioni hai tirato sulle differenze musica in Italia e quella music all'estero. Chi/cosa ti piace in questo momento?
Le conclusioni sono che dobbiamo smetterla di fare gli esterofili e pensare che solo quello che viene dall'estero (= mondo anglosassone) sia buono, e che quello che succede in Italia sia necessariamente meno buono di quello che succede al di fuori. La tendenza a lamentarsi come giustificazione alla nostra inettitudine è una cosa che mi fa veramente incazzare. In generale in questo momento mi piace troppa roba, ma sto ascoltando molta musica da Tuva e Mongolia e molta musica africana.
Tranne la musica cosa ti ispira? Non solo nell'arte ma in qualunque cosa…
Il cibo prima di tutto, poi viaggi, la fotografia, cinema e letteratura, ma il mondo intero è la ovvia ispirazione.
Quali sono state le persone-chiave sul tuo cammino, chi ti ha influenzato all'inizio, sia musicalmente che a livello umano: eroi personali, percorsi, scie, epifanie.
Mauro Montalbetti, mio cugino. A 11 o 12 anni mi ha regalato una cassetta con su "War" degli U2 e una chitarra. Ha dato al mostro gli artigli per graffiare. Da lì è stata un'escalation. Tra le persone che mi hanno poi insegnato tutto sulla vita da tour cito Eric Boros (oggi nei Vialka), l'Enfance Rouge e... gli Zu!
In generale, dai una connotazione anche politica a ciò che fai?
Non ho una connotazione politica anche se fare l'artista nella vita è già di per sè una scelta di anarchia.
Com'è la vita a Berlino? E dopo tutti questi anni a girare come trottole, per te è ancora possibile sentirti a casa da qualche parte?
Touchè… Berlino va bene come andrebbe bene qualunque altro posto. Ovunque a mio agio, in nessuno posto a casa.
Appunto, dopo 10 anni di questa vita, sei stato votato per il ruolo "dai un tuo consiglio ad un musicista giovane". Che palle 'sta domanda eh?
Il consiglio è sempre lo stesso: SUONATE DAL VIVO. Nessuno verrà a vedervi in saletta, o al concerto della scuola. Se volete solo sognare, se la musica è la vita che vorreste ma in realtà la sicurezza del posto fisso e dello stipendio vi fungono da favolosa scusa per non farlo, beh, benvenuti nel nutrito mondo degli hobbisti. Se volete diventare dei burattini come i Bastard Sons of Dioniso (non so e non mi interessa sapere se si scrive così) o quegli altri minorenni che facevano la cover di Mondo Marcio fate pure. Ma se volete fare della musica che resterà allora dovete fare come San Francesco o Budda, spogliarvi dei vostri beni terreni e indossare il sacco di iuta del musicista in tour. E poi venitemi a dire che non è un lavoro e che è una vita facile...
(Zu)
Ovo, Ronin, Bachi. C'è qualche angolo della musica in cui devi ancora rovistare? E se si, come, dove, con chi. Cosa ti incuriosisce.
Vorrei fare heavy metal con Antoine Chessex, free jazz con Mat Pogo e canzoni da solo. Vorrei anche eliminare fisicamente i Ronin ma non ce la faccio perchè sono troppo bravi e ci vogliamo troppo bene.
Ora lo chiamano "multitasking": tu per anni hai suonato più strumenti con più gruppi, bookato tutte (o quasi) le tue date, mandato avanti un'etichetta… E' puro istinto di sopravvivenza oppure espressione di qualcos'altro?
Tu sei troppo avanti, io ancora multitasking non so cosa sia e la tua spiegazione me ne dà solo un'idea vaga e abbastanza raccapricciante sebbene corrispondente alla mia realtà... Io voglio suonare. Il resto ho iniziato a farlo perchè nessuno lo voleva fare per me. Continuo a farlo perchè dopo 12 anni non è facile trovare chi lo faccia meglio di me...
Cosa pensi della stampa musicale italiana? Perchè XL di Repubblica è così terrificante? Davvero la sinistra italiana si merita quella robaccia?
La sinistra italiana si merita ben di peggio. Non essere in grado di far meglio di Berlusconi è indice di un'inettitudine da Guinness dei Primati. XL non fa così schifo se pensi al target a cui si rivolge, anzi, lo trovo carino. Trovo molto peggio le riviste che vorrebbero essere "per veri rockers" e che non eccitano neppure mia nonna, pace all'anima sua...
Più o meno abbiamo iniziato negli stessi anni, cosa è cambiato maggiormente per te da allora ad adesso?
Beh io ho iniziato coi Wolfango e finisco con OvO, Ronin e Bachi Da Pietra. Sotto il profilo artistico direi che il miglioramento è netto. Sotto quello del successo un fallimento colossale. Ma questa musica che stiamo facendo io e te e pochi altri, caro Massimo, è quella che resterà domani, anche se moriremo entrambi in povertà... lo sai vero?
Come ti spieghi la rivincita/rinascita del metal? Anche tu eri un metallarissimo quando eri in fasce?
Il metal è immortale, lo dicono tutti. Ha accompagnato tutta la mia vita, gli Iron nella culla, i Neurosis ieri, i Meshuggah oggi... Ah, non so se ve ne siete accorti ma i Sunn non fanno metal.
Da che tipo di famiglia vieni? Perche non ti sei laureato? Sei mai scappato di casa? La fine del mondo è nel 2012?
In ordine: famiglia borghese, onesta e di sani principi, cresciuto viziato ma libero, due sorelle: Oriella Dorella la ballerina, Elsa Dorella webdesigner, scrittrice e neo mamma, e un fratello che non è sopravvissuto agli anni 80.
Non mi sono laureato perchè è arrivato il rock and roll e sono saltato sul treno perdendo lo zaino coi libri. Non sono mai scappato di casa perchè non ne ho mai avuto bisogno, come dicevo, sono cresciuto piuttosto libero. Spero di campare almeno fino al 2012 per vedere come finisce. Comunque se volete salvarvi la Sardegna è l'unica terra che non sprofonderà. Io ve lo dico, poi se non avete i soldi per la casa a Porto Torres potete sempre andare in campeggio...
Mi racconti com'è stato il tuo inizio coi Wolfango nell'ambiente Consorzio Produttori Indipendenti?
I CCCP erano comunisti quindi ho dovuto aspettare di essere maggiorenne per non venire mangiato. La prima cosa che mi hanno detto Ferretti e Zamboni è stata che non gli piaceva il mio piercing al labbro. Loro erano contrari. Ma tanto io ero solo il batterista. Non mi hanno mai capito e io soffrivo perchè ero arrivato ad essere messo sotto contratto dai miei idoli e loro non mi capivano. Poi ho realizzato che un vero comunista distrugge i propri idoli, e loro volevano solo farmelo capire, trattandomi da mezza calzetta come il maestro di Karate Kid. Tutto questo prima che ci propinassero la Mongolia per 3 anni consecutivi. Lì ho scoperto che l'unico sano di mente era Giorgio Canali. Da allora lui è il mio guru. Posso darvi il numero di conto a cui versare 1000 euro per far parte della Chiesa Evangelica Apocalittica di Giorgio Canali.
Perchè i gruppi italiani girano cosi poco all'estero secondo te? Specialmente in questi tempi di precariato ti immagini sarebbe normale che più gruppi dicessero: ma vaffanculo, andiamocene, tanto qui si muore di fame comunque. O no?
Boh, senza dubbio è quello che penso io, ma come ti dicevo la questione della sopravvivenza e della necessità di lavorare (da schiavi) e avere lo stipendio (da precario) è una scusa favolosa per chi non ha talento: te ne resti a casa e puoi comunque lamentarti perchè questa vita cattiva toglie al mondo la tua grande musica... massimo risultato col minimo sforzo!
La domanda piu scontata del mondo: se non facessi il musicista cosa staresti facendo in questo momento?
C'è un ampio raggio di scelte... farei qualcos'altro di assurdo, sconveniente e antisociale, molto probabilmente nel campo del sesso a pagamento.
Qual è il tuo posto preferito dove suonare in generale? Perché alla fine ci ritroviamo sempre al Cox 18 di Milano? Perchè più passa il tempo e meno rimaniamo in contatto con gli altri centri sociali? A parte qualche rara eccezione.
Andiamo con ordine. I miei posti preferiti sono quelli con un impianto audio sovradimensionato rispetto alla grandezza del locale. Il Cox 18 ha questa caratteristica, più una serie di altre caratteristiche che ce la fanno amare (Baba in cucina, Kubrik ai video, i baristi più lenti del mondo...) anche se sono diventati dei dinosauri snob del cazzo. Ma li amiamo lo stesso, e in occasione del tentato sgombero hanno dimostrato di avere le palle più grosse di tutti ripigliandosi il posto, alla faccia dei vari Bulk, Garibaldi, Pergola, Stecca (altri centri sociali di Milano, ora tutti sgomberati, NdR) e soci autosgomberanti. Noi non abbiamo perso il contatto coi CSOA, sono i CSOA che hanno clamorosamente perso la capacità di intercettare ciò che c'è di vitale in giro. Per fortuna non mancano le eccezioni...
C'è qualcosa che sogni di fare... qualche collaborazione, o un posto dove vorresti proprio andare... oppure qualunque cosa ti tiene vivo?
Devo vedere tutti i posti del mondo che non ho visto e fare ancora un sacco di musica, mangiare a El Bulli... e poi la grande profezia di Massimo Pupillo: gli OvO che aprono per Vasco. Ce lo dicesti in Danimarca, te lo ricordi? Zu + OvO nel 2003, ad Aalborg, davanti a 17 paganti... Ho tempo fino al 2012... ma poi tu hai capito se si intende 31 dicembre 2012 o 31 dicembre 2011? Sai, manca poco, un anno in più o in meno fa una bella differenza....
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L'articolo Ovo - via Mail, 29-05-2009 di Redazione è apparso su Rockit.it il 2009-06-01 00:00:00
COMMENTI (5)
"Ma se volete fare della musica che resterà allora dovete fare come San Francesco o Budda, spogliarvi dei vostri beni terreni e indossare il sacco di iuta del musicista in tour"
Quest'idea dell'artista mi sembra una grande cazzata tipica di chi
ha avuto un'educazione borghese.
Un buon artista può anche fare l'impiegato nella vita.
L'importante è che scriva buone canzoni.
ooooh.. e che piacere leggere qualcosa di così genuino ogni tanto.
Vai Bruno, continua a spaccare tutto!
magnifica ossessione cita Heinrich Boll... dove andremo a finire? vogliamo forse fare di rockit un coacervo di intellettuali parassiti senza nerbo che negano il loro contributo nei campi e nelle fabbriche scegliendo polverose biblioteche dove diffondensi vizio e perversione?
(Messaggio editato da ovo il 06/06/2009 04:28:37)
ANSICHTEN EINES CLOWNS:]
bruno dorella in da space !
(Messaggio editato da zagor il 03/06/2009 19:23:45)