Si scrive Gloria si legge Zelda Mab.
Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Gloria Abbondi, ex Sick Tamburo con cui ha calcato i palchi più importanti d'Italia per cinque anni e ha deciso proprio oggi di cambiare le carte in tavola. Dopo una vita passata a scrivere e comporre, senza mai voler i riflettori puntati solo su di lei, oggi ha deciso che è arrivato il momento giusto per dare vita al suo progetto solista, che porta il nome di Zelda B.
Dopo una vita passata a scrivere e comporre come mai proprio ora senti sia arrivato il momento di esporti ufficialmente come solista?
In realtà mi definisco più una creativa. Nasco come pittrice, polistrumentista e in questi anni ho frequentato l’università di Design. Quindi avere due gruppi, un lavoro e frequentare l’università sarebbe stato un po' complicato. Comunque sia, quando mi metto in testa qualcosa non me la toglie nessuno,
quindi devo ammettere che il mio primo live da solista l’ho fatto di nascosto e mascherata nel 2015.
Allora c’era il Full Tension Festival dove siamo stati chiamati per aprire Salmo e Gemitaiz.
Eravamo gli Adam: Zelda, Dade e Dottor Love, tre musicisti ben rodati. Ma purtroppo il progetto Sick Tamburo aveva bisogno di quelle attenzioni che se hai due band fai fatica a dare. Poi lo scorso anno è uscito il video Caramella dei Tre Allegri Ragazzi Morti, dove attraverso un' immagine che aveva i miei lineamenti stilizzati mi sono sentita trasportata nel loro mondo. Ma a spronarmi in maniera decisiva ad uscire è stata Cabriolet di Salmo. È come se all’improvviso tutto avesse preso un senso. È stata come una sorta di chiamata alle armi. Un evento mistico. Ho sentito che c’era bisogno di qualcosa di diverso e che il momento per cui avevo lavorato negli ultimi 5 anni era arrivato, ora. Ho passato dieci giorni senza mangiare né bere, chiusa in una stanza poco illuminata, ormai non sentivo nemmeno più i morsi della fame. M'importava solo di scrivere. All’improvviso mi sono sentita come Gesù nel deserto, insomma una cosa da film.
È finita che mi hanno ricoverata all'ospedale e ci sono rimasta per più di un mese. Dopo che sono uscita da là, ho deciso che mi sarei dedicata esclusivamente ai progetti per cui avevo lavorato in tutti questi anni. Quindi ho preso uno degli ultimi pezzi che avevo scritto e sono andata a registrarlo.
Mi racconti chi è Zelda Mab?
Zelda Mab è una guerriera della fantasia che viaggia attraverso mondi e dimensioni
alla ricerca di persone simili a lei. È un nome che uso ormai da anni ed è tratto da due leggende:
The Legend of Zelda è il nome di un noto videogame del 1986. Il protagonista è un ragazzo alla ricerca della principessa Zelda, presa in ostaggio da un mago malvagio che terrorizza le popolazioni
cercando di impossessarsi di un oggetto dalla forza inestimabile. Lo stesso nome è stato poi utilizzato anche nell’omonima canzone dei System of a Down.
The Queen Mab è la fata dei sogni citata da Mercuzio nel dramma di Shakespeare Romeo e Giulietta,
si trova inoltre nel XXXI capitolo del romanzo Moby Dick di Herman Melville.
Queen Mab è un personaggio che demitizza le figure del folklore e della superstizione,
ironizzandole e riducendole fino all’assurdo. In Krazy Fly Zelda incontra il Demonio. Lui tenta di sedurla, ma solo perché non aveva la minima idea di chi fosse.
Nobile di cuore, Zelda si lascia dietro ogni tentato inganno per crearsi una sua consapevolezza attraverso l'ironia. Il suo atteggiamento vorrebbe far affiorare tutto quello che c’è nel sottobosco dell’anima
per suggerire a chi l’ascolta una via d’uscita, anche in situazioni limite.
Che cosa racconta Krazy Fly? Nasce da qualcosa di personale?
Ogni cosa che scrivo e creo nasce da un'esperienza personale o vissuta da persone che conosco.
"E fa un pò male vederti così” è il primo verso che ho scritto pensando ad Andrea, un amico finito in coma per colpa delle droghe e dei farmaci. Krazy Fly è una canzone che fa di un caso singolare una massima generale. Spesso alcune persone si trovano in situazioni che possono rovinare la vita, ma non ne vogliono/riescono/possono farne a meno. Qui subentra la tossicità in senso lato, che può essere quella da zucchero come da droghe o da emozioni forti. K.F. è lo sfogo dell’attimo in cui si prende coscienza di queste situazioni o relazioni tossiche. È come se nel ritornello “and i know who you are” si smascherasse un’entità demoniaca, così da toglierle il grande potere dell’ignoto rendendola innocua.
Dopo 5 anni sul palco con i Sick Tamburo cosa ti porti dietro? Cosa si impara facendo parte di una band tanto importante?
Un sacco di bei ricordi e parecchie cicatrici. Ho imparato che non bisogna mai abbassare la guardia, che bisogna sempre stare sul pezzo, che l’unico vero amico sei tu e che bisogna essere sempre pronti a qualsiasi evenienza. Ho imparato ad accettare gli altri e me stessa. Insomma, una bella scuola di vita.
Poi soprattutto ho scoperto che più che andare a vedere i concerti, mi piace un sacco farli!
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L'articolo Zelda Mab: "Canto da sola grazie a Salmo, è stata una crisi mistica" di Chiara Lauretani è apparso su Rockit.it il 2019-11-26 10:26:00
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